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Autore: Sweety Lover    25/03/2012    2 recensioni
Una ragazza pura. Un ragazzo dallo sguardo freddo e dai lunghi capelli argentati. L'amore di lei sembra destinato a non essere corrisposto, o almeno così credeva..
Piccola one-shot collocata in Advent Children, prima che Yazoo raggiunga Cloud alla fine del film.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Yazoo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Advent Children
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Sento il rumore ormai famigliare del motore della sua moto; è sempre più forte, segno che si sta avvicinando.
Esco di casa in tempo per vederlo scendere dal mezzo, parcheggiato al di là della recinzione; nel farlo i lunghi capelli argentati oscillano morbidamente sulla sua schiena. 
Di lui adoro perfino questi, i capelli: la loro lunghezza fa risaltare ancora di più la sua eleganza e i tratti delicati del suo volto. Se non conoscessi la sua natura direi che è un angelo.
 
Mi dirigo verso di lui con passo svelto, sorridendogli. -Yazoo!
Apro il cancello ritrovandomi di fronte alla sua figura esile ma allo stesso tempo robusta.
 
-Sali, vieni con me- Mi dice con il suo solito tono pacato.
 
Alzo il capo guardandolo in viso e rimango confusa: ha una strana espressione, i suoi occhi verdi, di solito inespressivi, lasciano trasparire sentimenti che non comprendo, riesco però a cogliere tra questi una nota di tristezza, di cui con capisco la causa.
 
Vorrei domandargli il motivo della sua richiesta, ma rinuncio, capendo che è meglio fare come mi ha detto; salgo quasi a fatica sulla sua enorme moto verde metallizzato, imitata subito da lui. Mi appoggio alla sua schiena, cingendogli i fianchi con le braccia, mentre avvia il motore e parte a velocità elevata.
 
Il viaggio trascorre in un silenzio quasi opprimente, che nessuno dei due ha il coraggio di spezzare.
 
Ad un tratto poggia la sua mano inguantata di nero sulle mie, stringendole forte, come se volesse imprimere nella mente la sensazione del contatto tra i nostri corpi.
 
Giungiamo in un parco fuori città; ferma il motore e scende dal mezzo, aiutandomi immediatamente a fare lo stesso. 
 
Intorno a noi ci sono alcuni alberi con fronde folte, che sembrano filtrare la luce del sole, creando un meraviglioso gioco di ombre.
 
Mi poggia le mani sulle spalle, in una presa delicata ma ferrea; noto che la strana espressione di poco prima non ha abbandonato il suo volto.
 
-Ho bisogno di un favore- asserisce con tono lievemente tremante.
 
-Certo, dimmi pure- rispondo confusa.
 
-Dimmi che mi ami..-
 
Rimango stupita da quella richiesta; quando glielo dicevo di mia iniziativa mi rivolgeva uno sguardo vacuo, senza mai rispondere, tanto che ho smesso di farlo, pensando che gli desse fastidio.
 
Lo guardo in volto, è in attesa -Non è più così?- mi domanda. Riesco a percepire nella sua voce dolore, misto a delusione.
 
-Certo che ti amo, Yazoo, come non potrei?-
 
Mi rivolge un malinconico sorriso, si china su di me e posa le labbra sulle mie, baciandomi gentilmente ma con una grande tristezza. Dopo un primo stupore ricambio, mentre stringe più forte le mie spalle, come se volesse impedirmi di fuggire.
 
Poco dopo allontana il suo volto e mi abbraccia con forza e disperazione, sussurrandomi con voce rotta: -Ti amo anch'io..- Rimango sorpresa da queste parole: non mi aveva mai detto una cosa simile, nè aveva mostrato sentimenti del genere verso di me; mi ero ormai rassegnata a non essere corrisposta.
 
Avvolgo le braccia sulla sua schiena, stringendo tra le mani il suo vestito di pelle nera e poggiando il capo contro il suo petto. Non riesco a spiegarmi il motivo del suo comportamento.
 
Dopo qualche minuto scioglie l'abbraccio, dicendomi: -Addio. Ti ringrazio per il tuo amore..- Non riesco a ribattere, rimango ferma, mentre lui mi rivolge un ultimo sguardo di rassegnazione.
 
Avrei voluto chiedergli il motivo del suo comportamento, il significato di quell' "addio", ma prima che potessi farlo sale sulla sua moto e si allontana, senza voltarsi.
 
In quel momento mi avvolge una profonda tristezza, e la consapevolezza che non l'avrei più rivisto. Cado in ginocchio mentre le lacrime cominciano a scendere copiosamente sulle mie guance. Mi copro il volto con le mani, mentre il rumore del motore della sua moto in lontananza sparisce del tutto, sostituito dal silenzio assordante del mio dolore.


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Ciao a tutti! =) Piccola storiella ispirata da un sogno che ho fatto. E' un po' bruttina, ma ho voluto scriverla ugualmente ^^"
Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere! =3
  
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