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Autore: Alana85    25/03/2012    2 recensioni
Una ragazza che non sapeva di essere una strega, che non conosceva il significato di amicizia, rispetto e amore...finché arriva ad Hogwarts.
Un uomo che non conosceva altro che la tristezza e la solitudine...finché incontra lei.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Accidenti!"
Il vento gelido soffiava ormai da più di una settimana.
Era nervosa. Parecchio nervosa. L'ultima volta che si sentiva così doveva essere stato il giorno degli esami a scuola.
Oltre alla già fastidiosa sensazione di nervoso si aggiungeva anche una buona dose di imbarazzo.
"E' stata una pessima idea! Pessima! Adesso manderò un gufo, mando tutto al diavolo e me ne torno a casa dove dovrei essere."
...ma sapeva che ormai era troppo tardi per tornare indietro. Aveva accettato ed ora era il momento di affrontare una vita nuova. Almeno per i prossimi mesi. 
 
Thaila aveva 27 anni, era figlia di babbani e convinta di essere altrettanto.
Fino a quel giorno.
Suo padre venne a mancare improvvisamente, senza preavviso. Si era coricato per la solita ora di riposo pomeridiano e non si era più svegliato. Morte nel sonno, "la più bella che esista" si era sempre detta per consolarsi, ma sapeva che era solo un modo per mascherare quanto le faceva male non aver potuto passare più tempo con lui. Aveva solamente 14 anni quando è mancato.
Quella sera sentì sua madre piangere e urlare dalla disperazione. Si sentiva impotente, furiosa, triste. Sedeva sul letto stringendo i pugni talmente tanto che le facevano male le mani, ma quel dolore fisico era una carezza in confronto a quello che provò dentro di sè. 
Ad un certo punto tutti i vetri della casa esplosero. Un botto assordante! La casa rimase in silenzio per qualche minuto prima che Thaila trovasse il coraggio di alzarsi e realizzare quello che era appena successo. 
Sua madre non ne parlò mai. Forse perchè in fondo sapeva la verità ma non ebbe il coraggio di ammetterlo.
Thaila più ci pensava e meno ci credette che proprio lei potesse avere qualcosa come l'ombra di un potere magico. 
Gli anni passarono senza altri eventi simili, d'altronde non le era più capitato di provare sentimenti così forti come quel giorno. Si era distaccata da tutti, non voleva più provare affetto verso qualcuno per non sentire dolore se qualcun altro se ne fosse andato.
Pochi giorni dopo il suo vetisettesimo compleanno trovò una busta per terra in camera sua.
...una lettera da Hogwarts.
 
La notizia di una strega non addestrata e senza alcun insegnamento di arti magiche era giunta  a Silente. 
La storia della ragazza lo aveva molto incuriosito e gli sembrava necessario insegnarle il minimo indispensabile per controllare i suoi poteri evitando altre spiacevoli situazioni. Doveva imparare a controllarsi, dato che la magia "impulsiva" poteva essere pericolosa se non si conoscevano i propri limiti.
 
"Santo cielo non ci posso credere!"
Prima di decidersi a partire passarono parecchi giorni, pieni di dubbi, esitazioni ma anche gioia e impazienza.
Aveva sempre sognato di andare a vivere altrove. La vita che stava facendo non le era mai appartenuto del tutto. Non si sentiva mai soddisfatta completamente.
A 6 anni i suoi genitori avevano deciso di trasferirsi in un altro paese, ma ora che l'infanzia e la vita priva di responsabilità era finita, si rendeva conto che non avrebbe voluto costruirsi un futuro qui. La proposta da Hogwarts era come un dono del cielo.
Però i dubbi non erano pochi. "Cosa penseranno di me? Devo mollare tutto e tutti e partire da capo. E poi non appena avrò stretto qualche amicizia o avrò iniziato a sentirmi a mio agio arriverà il momento di tornare indietro".
...alla fine la curiosità e il suo desiderio di libertà ebbero la migliore ed accettò.
 
Due settimane dopo si ritrovò alla stazione di King's Cross.
"Che diavolo mi è passato per la testa ad accettare?"
Così tante persone intorno a lei, ma alla fine era come trovarsi li da soli perchè nessuno badava per nessuno. Erano tutti impegnati a curarsi di sè stessi, di arrivare in tempo al binario, di salutare amici, parenti, di correre verso l'uscita...
Thaila si sentì confusa e sola.
Aveva preso la decisione sbagliata? Cosa sarebbe successo se in quella scuola nessuno avesse voluto avere a che fare con lei? "Oddio sarà un incubo!"
Al pensiero che da lì a poche ore avrebbe ricevuto delle risposta dovette inghiottire, come se volesse mandare giu tutte le sue preoccupazioni e paure. Sospirò profondamente e si diresse verso il binario 9 3/4.
***
Non voleva altro che sedersi in treno.
C'era talmente tanta confusione di maghi, streghe, genitori, fratelli, gufi, carrelli e rospi, che Thaila quasi si precipitò dentro uno dei vagoni. Avrebbe visto come attaccare il discorso con qualcuno più tardi.
Il suo passaggio precipitoso non era rimasto inosservato.
"Ehi Harry! Chi è quella ragazza che è corsa in treno? Era da sola..."
"Chi? Non ho fatto caso Hermione, scusa."
Hermione rimase ancora un momento a guardare la porta del treno, ma poi si voltò per salutare la famiglia Weasley che come ogni anno l'avevano accompagnata.
Lei, Ron e Harry salirono e si diressero come sempre verso l'ultimo vagone.
Anche un altro ragazzo notò Thaila.
I suoi capelli erano biondi e la sua targhetta mostrò che si trattava di un serpeverde.
Chi era quella ragazza così tanto più grande rispetto a loro?
 
Thaila aveva trovato uno scompartimento vuoto e si sedette all'istante. Rimase immobile finchè il treno non si mise in moto. 
La scuola che aveva frequentato lei non le era mai piaciuta particolarmente.
Le ragazze avevano un carattere orribile, facevano di tutto per metterle i bastoni tra le ruote e non aveva mai avuto dei veri amici. Non se la sentiva di confidarsi con persone di cui sapeva bene che erano delle vere e proprie vipere. Preferiva starsene per le sue, finire al più presto gli studi e ritornare a casa per dare una mano a sua madre.
Il treno avanzava e il paesaggio di Londra si allontanò sempre di più, quando ad un tratto tre ragazzi entrarono.
 
"Ciao!" "Ciao!" "Ciao!", la salutarono una dopo l'altro. Thaila rispose con un saluto molto timido.
Ci furono dei minuti interminabili di silenzio imbarazzante.
"Bè....io mi chiamo Hermione! E' la prima volta che ti vedo qui"
"Ehm...sì, infatti sono nuova e mi fermerò ad Hogwarts per qualche mese. Il mio nome è Thaila"
"Molto piacere!" sorrise la ragazza dai capelli disordinati. 
"Io invece mi chiamo Harry e lui è Ron".
"Piacere" sorrise Thaila. Le stavano simpatici a prima vista. 
Le ore successive del viaggio passarono molto in fretta. I tre ragazzi erano molto curiosi di sapere chi fosse Thaila e per quale motivo avrebbe frequentato Hogwarts a 27 anni, ed erano contenti di avere conosciuto una ragazza nuova. Per loro era sempre un'esperienza piacevole.
"Chissà in che casa ti metterà il cappello!"
"Spero Grifondoro ovviamente, adesso che so che starei con voi"
"Bè, basta che glielo chiedi! Ci farebbe molto piacere se ti unissi a noi, anche perchè un pò di sostegno femminile non mi dispiacerebbe affatto" disse Hermione.
Thaila sorrise. Era alleggerita. Il sorriso sincero di Hermione era riuscito a spazzare via gran parte delle sue paure. Forse non c'era da preoccuparsi.
  
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