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Autore: sawadee    25/03/2012    1 recensioni
Semplicemente un omaggio a Tabucchi condito di pensieri personali. La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. da Tristano muore di Tabucchi. Non è una trama, sono solo riflessioni sul (non) senso della vita e sulla logica dei sentimenti.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ghirigori sulla rena.

Alle mie amiche del caffè.

 

Uno dei miei scrittori preferiti italiani, una volta, scrisse che la vita era come un mucchietto di sabbia e non si sa quale sia il granello che sorregge gli altri e un bel giorno crolla tutto e si possono fare solo i "ghirigori" sulla rena, proprio con la punta di un dito, come i bambini.

Non è sempre facile capire quale è il granello che farà cadere gli altri, perché la costruzione di sabbia non risponde a regole precise, non a quelle della fisica, e, come scrive lo stesso autore, è difficile avere convinzioni quando si ha a che fare con le ragioni del cuore.

Dal mio punto di vista, invece, mi è sempre risultato difficile comprendere, invece, perché le ragioni del cuore siano sempre viste come qualcosa di irrazionale, di illogico, di privo di fondamento, di immaturo e tutti ti giudichino come un cretino se ti lasci andare, se le rendi centrali e cerchi di non razionalizzare.

Non ho mai visto nulla di complicato in questo, perché non credo nell'assoluto, ma non credo nemmeno nel viverle a metà.

Fuori dai denti, quanti piani mi sono fatta perfettamente congegnati e come il famoso granello di sabbia ha fatto crollare tutto per una miseria che non avevo considerato e che non avrei nemmeno potuto prendere in considerazione? E quante volte, invece, il sentierino tracciato con il dito su quanto rimane del cumulo è quello che conta? E magari non voleva nemmeno averlo un senso, è capitato.

E' da qui che nasce la grande dicotomia su quello che provo e quello che dico.

Perché ci sono delle regole del vivere civili, il dover star per forza bene,  il sorridere e, poi, c'è quello che provi.

E l'insensatezza della convinzione e della ragione, in certe situazioni.

E' difficile riuscire a trovare qualcuno che riesca a capirlo davvero e, in parte, è anche per questo che non lo dico a quella che tutti pensano sia una delle mie migliori amiche, ormai da anni. Tolto il fatto che ho smesso di dire le cose più personali anni fa,  sono la facciata pubblica con lei, un po' cinica, un po' snob, sempre pronta ad ascoltare, ma mai a rivelar troppo, tanto più quando sembri che sto dicendo tutto.  Perché io, poco timida, lo divento solo dietro a un pc.

- Sto bene, va tutto apposto.- Non è vero, come non è vero che non vorrei sapere; unica verità è che non mi disturba faccia quello che vuole e veda chi vuole, potrebbe anche sposare l'amore della mia vita senza che la cosa mi ferisca. Può suonare ipocrita, ma l'unica cosa che mi disturba è la mancanza di limpidezza. Il resto è tutto accettabile, come un ghirigoro che non ha senso, ma è composto di una semplice linea e, come tale, è sincero.

E un po', anche perché ho sempre pensato al valore del mantenere quanto viene detto, senza dir nulla, soprattutto se si sa.

Non c'è molto per uscire dall'impasse, alla fine si fa finta di non cogliere questa divisione, ma alla fine mi sento come un noce dopo che è stata aperta per mangiarla, con il gheriglio non diviso alla perfezione tra i due gusci.

Forse oggi lo sto scrivendo perché ho avuto l'ennesima prova di non potermi fidare di nessuno, fuorché del mio istinto, che non ha mai sbagliato in vita sua.

Perché a guardarlo, quel ghirigoro, non sembra aver senso, ma è un arabesco, come quello di un tappeto e tutti i fili sono al loro posto.

 

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Le citazioni prevengono quasi tutte da Tabucchi, anche laddove sono riadattate da altri autori.

"E' difficile avere una convinzione precisa quando si parla delle ragioni del cuore,sostiene Pereira", da "Sostiene Pereira".

La mia preferita è la seguente.

"La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare... un po' qua e un po' là, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l'altro? A volte quello che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme... e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c'è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba lì erano i ghirigori." da "Tristano muore.

 

 

   
 
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