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Autore: Tellmesomething    25/03/2012    1 recensioni
L'amore è paragonabile ad una clessidra.
Più si riempie il cuore, più si svuota il cervello.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Zayn.

Soliti coglioni sfigati che camminavano per i corridoi.
Solite troie che sculettavano.
Soliti fighi che rincorrevano le solite troie che sculettavano.
Solite ragazze anonime che vestivano come maschiacci, e soliti ragazzi che sembravano froci.
Solita scuola perfettina, con le solite uniformi orribili.
Insomma, un anno scolastico come gli altri.
Ero già preparato psicologicamente a qualche insufficienza in matematica e chimica; quel professore di merda mi odiava, ero sicuro. E perché? Perché ero andato a letto con la figlia e lei aveva pianto così tanto da disidratarsi. Io l'avevo avvertita, però, che sarebbe stato solo del semplice sesso, e niente di più. Perché illudersi? Ovviamente, il padre adesso aveva un piano per farmela pagare, che merda.
Quella mattina, dovevo anche andare in segreteria per farmi dare gli orari dato che avevo fatto sega il giorno prima.ù
Notai due ragazze intente ad aprire l’armadietto con solo la combinazione. Pivelline, di certo!
Chissà, magari erano anche scopabili.
Mi avvicinai: sguardo da duro, sorriso strafottente e maniche arrotolate.
Impossibile resistermi.
- Serve aiuto, dolcezze? - chiesi, spostando un ciuffo di capelli dalla ragazza ramata.
Si girarono entrambe, nello stesso momento.
Una mi fulminava, l'altra mi sorrideva.
Quella con i capelli ramati, sembrava una bambola sud-americana! Occhi scurissimi, pelle ambrata, labbra carnose e sorriso da troia. Il tipo di Harry, gliel'avrei presentata.
L'altra ragazza.. cazzo! Capelli di velluto, occhi color smeraldo che sembravano due laghi. Un po’ bassina, ma con tutte le curve al proprio posto. Ispirava sesso, sesso puro. Ma in lei c'era qualcosa che mi irritava terribilmente, forse i suoi occhi impenetrabili.
- Uno, dolcezza ci chiami tua sorella. Due, non ti abbiamo chiesto niente, quindi gira i tacchi, bulletto sexy. - disse, con una freddezza agghiacciante.
Non sapevo se prendere la parola ‘sexy’ come un complimento. Ma d’altronde, io sapevo di essere bello.
- Stai calmina, piccola. - Mi lasciai scappare una risata e lei mi fulminò ancora, mentre l'altra le mandava dei segnali indecifrabili, direi.
Indietreggiai di qualche passo, mantenendo ancora il sorriso.
Probabilmente non avrebbe mai chiesto aiuto, ma la sua amica stava cedendo ai nervi.
- Cazzo, Nya! - Nya, nome insolito. - I fottuti libri di Inglese! Li ho lasciati entrambi in questo armadietto in fin di vita! - sbraitò.
Bingo. Ci avevo preso di nuovo.
Diedi un debole gancio destro all'armadietto di Miss ghiaccio e la sud-americana, il quale si aprì. Ma un momento, perchè avevano lo stesso armadietto? E perchè già il secondo giorno avevano dei libri dentro?
- Mio dio, non sapevo che i Bradfordesi fossero così insistenti! - disse stizzita.
- Io non sapevo che le nuove arrivate fossero così acide. - dissi, mentre l'amica che stava prendendo i libri si girava.
- Picere, Anya. - mi porse la mano, ed io la strinsi.
- Zayn. – guardai lei che continuava a guardarmi, ma io non capivo cosa stesse pensando. I suoi occhi erano così.. misteriosi.
- Se speri che ti dica come mi chiamo, ti sbagli di grosso, dolcezza. - apostrofò l'ultima parola come avevo fatto io pochi minuti prima. Sorrise ed io pensai davvero di poter morire. Mi stava sfidando, ne ero certo.

  
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