L’orologio ticchetta monotono. E’ un suono orribile, in genere, ma non oggi.
Morgan russa al mio fianco. E’ un rumore fastidioso, in genere, ma non oggi.
Fuori alla finestra il vento muove le foglioline. E’ una tortura, in genere,ma non oggi.
(Quante volte ho detto questa frase?)
-Chuck? Ci sei?
-Oh, Morgan! Buongiorno!
Il mio migliore amico ha ancora gli occhi semichiusi, infastidito dal rumore delle pagine del libro di grammatica.
-Bartowski! Non disturbare Grimes!
-Ma io…
-Zitto!
Odio essere ripreso al posto di Morgan.
-Non mi daranno mai la colpa!- gongola quel deficiente.
-Grimes, zitto!
Mai dire mai.
 
N.d.A.: ecco i risultati ^^
Seconda classificata. 
Mai dire mai, di M4RT1 
Stile e lessico: 19/20 punti 
Grammatica: 15/15 punti 
Trama e originalità: 15/15 punti 
Attinenza al tema: 9.5/10 punti 
Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10 punti 
Totale: 68/70 punti 
E’ una drabble simpatica, leggera, che fa sorridere. Mi piace molto. Lo stile è perfettamente adatto al contesto: uno stile più articolato e complesso avrebbe appesantito la storia, rendendola poco scorrevole e venendo meno allo scopo. Hai uno stile molto scorrevole e chiaro, e insieme intenso e dinamico. lessico è semplice, ma preciso; forse un paio di parole più ricercate avrebbe reso la storia un pochino più vivace (mi piacciono moltissimo i cambi di registro linguistico, mi sembra che diano un tocco di movimento alla storia, ma questa è una mia fissazione personale), ma anche così va molto bene. 
Grammatica e sintassi sono assolutamente impeccabile, e mi piace molto l’uso della punteggiatura. 
La ripetizione di “in genere, ma non oggi.” Mi è piaciuta davvero molto: sottolinea che si tratta di un giorno diverso da tutti gli altri, lascia presagire che succederà qualcosa di particolare. 
La trama è divertente, perfettamente plausibile: i soliti bisticci, il solito modo di fare dei due protagonisti, che la rendono una slice-of-life realistica e spiritosa. Ben fatto! I due personaggi sono piuttosto ben caratterizzati, considerando che si tratta di una drabble: un approfondimento maggiore era impossibile, data la brevità, quindi hai fatto un ottimo lavoro. I dialoghi sono davvero buoni: l’uso delle parole è azzeccato, rispecchia il modo di fare dei personaggi. 
Ben fatto anche per ciò che riguarda l’uso delle parole: se io non le avessi cercate non le avrei trovate, e questo è un ottimo segno perché significa che sei stata in grado di inserirle con grande abilità, riuscendo a non farle stonare nella storia. L’unico appunto che posso fare è che, se non fosse per l’introduzione, non sarebbe chiaro che si tratta dell’ultimo giorno di scuola. Ma, proprio perché si tratta di una drabble, capisco che una precisazione del genere avrebbe allungato troppo la storia. 
Infine, complimenti per le cento parole esatte!