Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MimiRyuugu    25/03/2012    4 recensioni
"Era pieno inverno e mancavano esattamente due giorni a Natale. Il momento in cui tutte le famiglie sono più unite. Così avevano deciso di fare tre di queste. Iniziate le vacanze ad Hogwarts i genitori si erano subito messi in moto per invitare i parenti delle nuove amicizie formate già dal primo anno. Così avevano fatto i Weasley. Che avevano avuto l’idea di invitare i Wyspet e gli Haliwell alla Tana. Insieme a loro si era stabilita la piccola Hermione ed Harry."
Una fan fiction in stile ricordi per farvi conoscere un pò i futuri Tre Uragani di Hogwarts.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Fred Weasley, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I Tre Uragani Saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salvee ** si, aggiorno già, non ce la faccio ad aspettare xD poi scriverò l'ultimo capitolo u.u è corto anche questo stranamente o.ò di solito faccio capitoli lunghissi tanto quanto le introduzioni (come questa xD) che li precedono xD
L'unica canzone che troviamo è Mine di Taylor Swift *-* per questo capitolo slittiamo da Anna e Bill su un'altra simpatica accoppiata u.u

Avvertenze:  come noterete ci vuole un pò ad abituarsi al mio stile di scrittura, che può risultare abbastanza sgrammaticato. Tutto ciò è voluto e spero non me ne vogliate male xD
Altra nota dall'autrice: spesso e volentieri introduco canzoni in ciò che scrivo (scritte in corsivo) in modo da dare un maggiore effetto al momento. Collegare ricordi a canzoni è ciò che faccio anche io nella vita reale e siccome mi immedesimo molto in quello che scrivo l'ho voluto fare anche qui.

Prometto che nelle mie prossime ff non metterò continuamente queste righe qui sopra xD
Grazie alle bimbe per le recensioni **
Ora vi lascio all'aggiornamento,
Buona lettura <3



3. Mine

Tornando a quei corridoi che si erano svuotati pochi minuti prima, qualcuno cercava di fare meno rumore possibile. Giulia avanzava piano. Una mano poggiata alla parete per non capitombolare in mezzo al buio. Aveva visto Anna sparire fuori dalla porta e non tornare più. Subito dopo la pancia le aveva brontolato. E da allora non era più riuscita a chiudere occhio. Sapeva che l’unica cosa che l’avrebbe calmata sarebbero stati dei biscotti con cialda e cioccolato. Molly li teneva nel vaso sulla mensola più in alto della cucina. E lei sapeva che spostando una sedia ed arrampicandosi sulla credenza ci sarebbe arrivata. Anche se non era buona educazione rubare biscotti in casa altrui. Però ne avrebbe presi due o tre e nessuno se ne sarebbe accorto. Così incespicando sulla camicia da notte la bambina scese le scale. Rischiò un paio di volte di cadere faccia o sedere a terra. Piano avanzò fino in cucina. La fioca luce notturna illuminava a stento la stanza. Però Giulia seppe riconoscere subito il barattolo. Anche se era più in alto di quanto ricordasse. Subito sgambettò verso uno sgabello e tentò di spostarlo senza fare rumore. Ma non ci riuscì. Era troppo pesante perfino per lei. Così si avvicinò alla credenza e tentò si saltarci su. Una volta salita in piedi li sopra la missione sarebbe diventata facilissima. Giulia poggiò le mani sul bordo e provò a tirarsi su. Non era un asso nello sforzo fisico se non si trattava di risse. Sembrava di più che stesse facendo delle flessioni che salire sulla credenza. Al quarto tentativo la bambina si accasciò col fiatone. “Santo Billie Joe voglio i biscotti!” sbottò. Dopo alcuni minuti si rialzò e allungò un braccio nella vana speranza di toccare il barattolo. In realtà era realisticamente impossibile. A meno che si fosse allungata durante quei pochi minuti di riposo. Oh-oh-oh, oh-oh-oh.“Ma guarda chi abbiamo qui…” esordì d’improvviso Fred. Giulia sobbalzò e arrossì a dismisura. Il rosso si chinò sogghignando. “Che stai cercando di fare nanetto?” la prese in giro. La bambina gonfiò le guance offesa. “Non è colpa mia se sono bassa! Devo crescere io!” sbuffò. Fred scosse la testa divertito. E le scompigliò i capelli. Giulia abbassò lo sguardo imbarazzata. Anche lei voleva essere una stangona come i due gemelli. You were in college, workin' part time, waitin' tables, left a small town, never looked back. “Calma, calma uragano! Allora che facevi?” le chiese ancora lui. La bambina indicò il vaso di biscotti. Fred la guardò curioso. “Biscotti a mezzanotte? Sei davvero strana tu!” sorrise. Giulia mantenne basse le iridi nocciola. Era troppo orgogliosa per chiedergli di aiutarla. Dopo tutte le volte che l’aveva presa in giro! Il rosso la scrutò. “Piccola, piccola Giulia Wyspet…come si fa a non divertirsi a prenderti in giro? Sei così carina quando arrossisci…” cantilenò poi. La bambina strinse i pugni. I was a flight risk, with a fear of fallin', wonderin' why we bother with love if it never lasts. Di norma non si sarebbe lasciata punzecchiare così. Anzi l’interlocutore avrebbe già avuto un occhio nero a cui pensare. Però con Fred non ci riusciva. Era più forte di lei. Voleva che la smettesse di trattarla da mocciosa e di prenderla in giro. Voleva essere trattata da vera amica. Perché era quello che lei cercava in lui. Con le sue amiche stava bene e si divertiva. Però anche lui le stava simpatico. I say, "Can you believe it?", as we're lyin' on the couch. Il gemello si sporse di poco per guardarla in viso. Ci rimase perfino male quando vide i suoi occhioni nocciola lucidi. Non voleva di certo farla piangere! “Non c’è bisogno di arrivare fin lassù per avere dei biscotti…io e i miei fratelli li nascondiamo in un posto più accessibile già da anni…” confessò. Allungando una mano e aprendo la credenza li vicino. Quella su cui Giulia voleva arrampicarsi. “Siamo sempre stati dei golosoni…mamma li mette la sopra apposta…” aggiunse poi Fred. Frugando fra le varie scatole ordinate. Infondo, nascosta da tutte le altre, c’era una confezione nuova di biscotti con lo strato di cialda e cioccolato. La bambina spalancò gli occhi. The moment I could see it, yes, yes, I can see it now. Il gemello le aprì la scatola e gliela passò. Giulia prese un biscotto e lo mangiò tutta contenta. Un sorriso le apparve sul faccino e gli occhi lucidi scomparvero. Fred sorrise di rimando. Doveva ammettere che era più soddisfacente vedere questa espressione che quella di quando la prendeva in giro. “Hei Fred…g…grazie…” biascicò timida la bambina. Il rosso le scompigliò ancora i capelli. “Ehm…senti…non è che puoi parlare con George per farmi tornare all’incarico importante? Sai…quello per lo scherzo…ecco…io non sono troppo piccola…” gli chiese poi lei imbarazzata. La confezione di biscotti fra le braccia. Fred alzò le spalle e le rubò un biscotto. You remember, we were sittin' there, by the water You put your arm around me for the first time. “Vedremo…se è vero che non sei così piccola allora se ti chiedo di venire a dormire con me accetterai immagino…questa è una cosa da grandi…” propose. A Giulia quasi si bloccò un biscotto in gola. Mentre le guance le diventarono rosse. Fred rise. “Scema! Stavo scherzando!” confessò. La bambina mise il broncio. Il gemello le fece la linguaccia e si allontanò. You made a rebel of a careless man's careful daughter. “Bene…ora che il mio dovere di gentiluomo qui è compiuto non mi resta che tornare nel mio freddo letto solitario…” recitò. Nemmeno il tempo di fare un altro passo però che Giulia lo bloccò. Prendendogli un lembo della maglia del pigiama. “F…Fred…rimani qui…con me…dividiamo i biscotti…” sussurrò. Il rosso alzò le spalle. Ed intenerito accettò. Passarono altri dieci minuti buoni in cui la confezione venne quasi svuotata. Finito la riposero al suo posto ed uscirono dalla cucina. You are the best thing that's ever been mine. “Vuoi che ti tenga la mano? Conoscendoti rischi di fare le scale di faccia…” la punzecchiò ancora Fred. Giulia sbuffò. E si fece coraggio. “S..senti…se io vengo a dormire con te…mi tratterai come un’amica e non come una mocciosa?” propose. Il gemello la guardò stupito. Do you remember all the city lights on the water? You saw me start to believe for the first time. In effetti la bambina che aveva davanti a se era una valida alleata. Avevano solo due anni di differenza. Ci era andato d’accordo fin dai primi giorni di scuola. E il fatto che fosse goffa ed arrossisse la rendeva incredibilmente carina. Un simile folletto tutto solo nel mondo si sarebbe perso di sicuro. D’improvviso si immaginò loro due fra qualche anno. Giulia cresciuta. Lui all’ultimo anno. Seduti sulle poltrone della Sala Comune di Grifondoro a riempirsi di dolci. Infondo si era sempre chiesto come dovesse essere avere una migliore amica femmina. Di certo non era come con suo fratello. Le ragazze con cui aveva fatto amicizia alla fine avevano sempre dimostrato un certo apprezzamento nei suoi confronti. E ciò rovinava tutto. Forse perché avevano la stessa età e si erano conosciuti troppo tardi. Magari era proprio così che nasceva un’amicizia duratura fra due persone. Da un gesto stupido come mangiare biscotti. You made a rebel of a careless man's careful daughter. “In effetti…si può fare…” ragionò a voce alta il gemello. La bambina arrossì. “Ah scusa…stavo parlando da solo…comunque se vuoi essere trattata come un’amica per me è ok…la storia del dormire assieme però…ecco ti stavo solo prendendo in giro…” precisò Fred. Giulia sbuffò. “Ancora…” gli fece notare. Il rosso rise. “Sei davvero permalosa eh? Se ci tieni tanto verrai a dormire con me, però ti avverto…George russa….” rispose. La bambina sorrise. Però doveva ammettere che l’idea di addormentarsi coccolata da lui non le dispiaceva. Non faceva niente di male. Riempiva solo quel vuoto che sentiva troppo spesso nel letto accanto a lei. E il fatto che fosse Fred a riempirlo. Quello la rendeva ancora più contenta. You are the best thing that's ever been mine. Così il gemello la prese per mano e come promesso si infilarono sotto le coperte. Giulia appoggiò la fronte sul suo petto e si rannicchiò contro di lui. “Buonanotte piccola…non scalciare mi raccomando…” sussurrò quest’ultimo. Ma la bambina aveva già gli occhi chiusi. E dal respiro tranquillo si intuiva che era già nel mondo dei sogni. Oh-oh-oh. Fred sorrise. La strinse e si ripetè che infondo aveva fatto un buon affare. Senza sapere davvero quale grande amicizia sarebbe nata da quella notte di biscotti, prese in giro e sogni condivisi.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MimiRyuugu