Gaspare odiava molte persone su quella nave: il Capitano Totari e le sue "lavate di testa", il Comandante in seconda, Gatto, e il suo atteggiamento strafottente, i marinai come lui che non avevano problemi di soldi.
Ma c'era qualcuno, anzi qualcosa che il ragazzo odiava ancora di più: Tresenelle.
Era il cane del capitano, una rompiscatole come poche. Non appena mettevi il piede fuori coperta, a dispetto del divieto di farsi trovare fuori dagli alloggi fuori dall'orario consentito, lei si metteva ad abbaiare, svegliando tutti, Capitano compreso.
Si era scatenata una burrasca violenta, quella notte. Lampi e fulmini scuotevano il cielo plumbeo, mentre il mare era in tempesta.
Gaspare guardò terrorizzato il mare e le sue onde impetuose, e il suo pensiero corse alla giovane moglie incinta che lo aspettava a casa. Un rumore fastidioso interruppe le sue riflessioni e lo fece voltare: era Tresenelle la quale come al solito stava abbaiando. Gaspare sapeva che rischiava molto e che non c'era modo di farla stare zitta, così prese Tresenelle e la scaraventò fuori dalla Nave, giù nel mare in tempesta dello Stretto di Messina. Nessuno la vide mai più...
(Storia veramente accaduta a mio nonno), il