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Autore: Exodus    26/03/2012    1 recensioni
Uno sguardo dietro le quinte in dieci atti, uno per ciascun Espada, più una Overture ed un Intervallo a sorpresa; una raccolta di racconti su passato, presente e futuro dei nostri dieci piccoli Hollow preferiti. Popcorn esauriti, Yammy li ha fatti fuori tutti.
Capitolo "Overture" secondo classificato nel contest "La semplificazione - II edizione" indetto da Only Me.
Capitolo "Quinta" primo classificato e vincitore del premio Originalità nel contest "Le Fleurs du Mal" indetto da Pagliaccio di Dio.

Capitolo "Septima" secondo classificato nei contest "Riflettori sui cattivi" indetto da AkaneMikael e "Gratta e Vinci... forse" indetto da Yuri_giovane_contadina
Genere: Commedia, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Espada, Gin Ichimaru, Sosuke Aizen, Tousen Kaname, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Intervallo

...si trattava di scovare il folle che ti correva dentro guastandoti l'esistenza.

Lo rincorrevi,lo incastravi in un angolo e lo acchiappavi.

Ma non lo uccidevi, oh no.

Ucciderlo era troppo poco per un piccolo bastardo come quello.

No, gli appioppavi una cavezza e lo mettevi ad arare.

Il folle lavorava come un demonio, una volta messo in riga,

e ti dava anche il destro per qualche ridacchio, di tanto in tanto.

Ecco, era tutto lì ed era sufficiente.


                                                           (Stephen King, It)




Luce soffusa.



Parte la colonna sonora: Rabbits (David Lynch - Angelo Badalamenti)



Entra (  ), trascinando dietro di sè la Zanpakuto. Non guarda il pubblico, ma fissa un punto lontano.



(  ): ..............................................................................



Fine della colonna sonora.



Buio.



Luce su (  ).



(  ): .............................spegnete le luci.



Silenzio.



(  ): Spegnete le luci. Non c'è luce qui. Sta piovendo.



(  ): Lo so perchè siete qui. Siete qui per lui. Ma lui non c'è: quando ci sono io, lui non c'è.



(  ): Lui è là fuori: sta combattendo. Se siete qui per lui, dovreste scorrere le pagine. Capitolo 404; proprio verso la fine. Piove a dirotto, ma proprio a dirotto. E' una tempesta. Mi piace la pioggia.



Buio.



Rumore di pioggia scrosciante.



(  ): Lui combatte, ma ha paura. Ha paura perchè ha visto. E' stato davvero un guaio... ma non potevo fare altrimenti. Mi crepava tra le braccia, se non glielo facevo vedere.


(  ): Non ho potuto resistere: un buco nel petto... uno stramaledetto, gigantesco foro che... da parte a parte... Ah! Cuore; metà del polmone destro; tre quarti del sinistro. Giuro, era.. era da orgasmo: meglio, persino meglio di quando... di quando mi ha infilzato lui da parte a parte. Ho goduto come mai avevo goduto in vita mia; e so che... che un giorno, un giorno non lontano, godrò ancora di più...


(  ):  Morto, stecchito era, se non gli facevo vedere; e adesso ha paura. Pensava di avermi fregato: dopo avermi trapassato. Certo, ho dovuto sparire per un po'...



Luce su (  ). Al centro dell'abito bianco c'è una macchia rossa che si allarga.



(  ): Spegnete le luci. Eh, un errore capita a tutti; mi è costato caro, quella volta... (si passa una mano sul viso) (sibilando) Merda! Quanti... cazzo... di mesi! A fare il... il... (brandendo la Zanpakuto) per quel coglione! Metti la maschera, togli la maschera... metti la maschera, togli la maschera...


(  ) (urlando, improvvisamente): E all'inizio, non poteva farlo durare dieci secondi! Dieci secondi a guardare in faccia la realtà, e si prendeva scaga! Il signorino!


(  ) (più calmo): ... ma basta cazzate. E' stata dura... è stata umiliante: ma è servita. Sono tornato in forze, senza che se ne accorgesse. Senza che mi vedesse. E adesso non può più ignorarmi. Adesso non può più fermarmi. Per un po', sono tornato ad essere il re: ho potuto di nuovo gustare il mondo con queste mie mani, e quello che ho visto... mi ha fatto venire l'acquolina in bocca. E la prossima volta...


Zangetsu: Sembri molto sicuro di te.



La cortina di destra si scosta, rivelando una tela bianca.



Luce sulla tela: dietro, la silhouette di Zangetsu.



(  ): Taci, vecchio. Tu non ci sei. Quando ci sono io, tu non ci sei. Spegnete le luci.


Zangetsu: Và avanti. La prossima volta?


(  ): ..........


Zangetsu: Perchè l'ultima, se non vado errato, non è stato lui a tornarsene a casa reggendosi le budella con le mani...


(  ): Stà zitto. Quando ci sono io, tu non ci sei. Spegnete le luci. E' stato un caso... un colpo fortunato. Non accadrà di nuovo.


Zangetsu: Mi sono goduto un bel periodo di sole, mentre non c'eri. Piuttosto piacevole. Il ragazzo è forte... più forte di quanto pensi. Non te la darà vinta facilmente.


(  ): Parole. Solo parole. Lo conosco quanto te. E' debole. Sono tutti deboli; tutti... patetici, uno più dell'altro. Tutti che si fanno scudo con le parole: tutti che sussurrano nelle tenebre dei loro cuori, invocando aiuto e protezione dagli amici... dagli amanti... dagli dei. Mai incontrato uno diverso. (inclinando la testa da un lato) A parte forse uno... prima pensavo fossero due, ma uno mi sta cadendo parecchio in basso. Guarda, è quello da cui si sta facendo menare adesso; e sottolineo menare. Quanto pensi che resisterà, prima di tirarmi fuori di nuovo...?


(  ): E da uno così... da uno così. Mi garbava quel sorrisetto da volpe, prima, ma adesso comincio a leggergli dentro... è innamorato, questo, vecchio! Innamorato! (comincia a sghignazzare istericamente) Innamorato! Innamorato! Innamorato!


Zangetsu: Troverà la forza. L'ha sempre trovata, come ha trovato me quel giorno, mentre il mondo si sgretolava sotto i nostri piedi: ci sarà sempre qualcosa a spingerlo in avanti. Temo che non l'avrai mai vinta.


(  ) (incapace di smettere di ridere): Pfff... hehehe. Vecchio, è proprio buffo... siamo la stessa cosa, io e te: come possiamo non annoiarci, a parlare l'uno con l'altro? No, dico davvero: sei troppo divertente. Lo hai preso in simpatia, il ragazzetto? Spegnete le luci.


Zangetsu: Anche tu e lui siete la stessa cosa. Quanto a me... lo sai. Finchè posso godermi un po' di sole, io non pretendo altro.



Rombo di tuono. Il rumore della pioggia si infittisce.



(  ): Be', tanti saluti allora. Spero che tu te lo stia godendo, questo bel pomeriggio assolato.


Zangetsu: .............



Buio.



Rombo di tuono. Stridio fuori campo. Crepitio di microfono.



Gin: Oh là là... questo non mi aspettavo che lo dicessi. Se parli in quel modo, sembra quasi che tu dia per scontato che morirai. Non è che tu... da qualche parte dentro di te... hai già rinunciato a questa battaglia?



Luce su (  ).



 (  ): Ow... touchè! Questa... questa deve averla proprio incassata, eh vecchio?



Luce sulla tela, ora vuota.



 (  ): ...ma dai, vecchio! Ci stavamo divertendo!


(...)


 (  ): Che palle. Una battutina così, e il suo spirito combattivo si riduce a zero... (A voce alta) Stavi dicendo?!?! Uh guardalo, guarda com'è forte, il rincitrullito! Guarda come gli ficca su per il culo quel sorrisetto compiaciuto, guarda come mostra le palle...! Ah, se solo ci fossi io là fuori! Fammi uscire, povero sfigato! FAMMI USCIRE! FAMMI USCIREEEEEE! (agita la spada, comincia a fare a pezzi la tela).


Gin: Fine avvertimento. Se tu non scappi, io ti ammazzo... qui ed ora.



(  ) (improvvisamente allarmato): Ehi!



Rombo di tuono.



 (  ): Ehi! Non facciamo scherzi!


Aizen: Per quanto riguarda te, ti lascio qui. Ti divorerò... quando tutto sarà finito.



Stridio fuori campo. (  ) barcolla, come colpito da un pugno.



(  ): Che aspetti, sfigato? Tirami fuori! E' lui! E' lui che dobbiamo combattere! Lo hai dimenticato?!



Stridio. Rombo di tuono. (  ) si porta la mano alla tempia.



(  ): Aaaah... Non... non è possibile! Perchè... perchè non mi lasci andare? Vuoi dargliela vinta? Vuoi arrenderti? Non siamo fatti così, noi! Non ha senso combattere e basta... non ha senso sopravvivere e basta! E tu lo sai! Sei tu che lo hai detto...


 (  ) (conficcando la Zanpakuto per terra, ed appoggiandosi all'elsa ansimando): Bastardo... bastardo. Non puoi crepare adesso. Non puoi crepare proprio adesso... non devi avere paura di me! Soffriremo meno, se mi lasci andare... Non proveremo più questa disperazione... che ci smussa la spada... renditene conto! Non sei nulla... senza di me...



Stridio fuori campo. Crepitio di microfono.



 Isshin: Se tu non ci vai... sia quelli che vuoi proteggere, che il resto della gente che si trova lì moriranno per mano sua! (stridio) Le Zanpakuto non vogliono insegnarci questa tecnica... la ragione, la capirai subito.



Il rumore di pioggia si spegne lentamente. (  ) scivola in ginocchio.



 (  ): Non puoi farmi questo...



Entra Tensa Zangetsu.



Tensa Zangetsu: Ecco. Lo vedi? Sarà sempre più forte di te; il desiderio di proteggere. La mia faccia della lama. Rammenti le parole che tu stesso hai pronunciato? E' inciso profondamente nella matrice originaria. Lo sguardo gentile: l'impulso a fare da scudo con il proprio corpo a coloro che ama. Sconfiggerà anche il destino. Abbatterà persino questo immortale... con il nostro aiuto, cavalcandoci. E dopo... noi torneremo quello che siamo, quello che avremmo dovuto essere: io la sua volontà di proteggere, tu un pensiero selvaggio sepolto in profondità nell'oceano della psiche. Non ti sarà concesso di divorare il mondo: non uscirai mai più. Io non te lo permetterò; lui non te lo permetterà.



 (  ): ..................................................... taci, ragazzino............... stà.......... (con un filo di voce) zitto.



Rombo di tuono. Serie di suoni secchi. Serie di flash abbaglianti. Rombo di tuono: silenzio.



Ichigo (con voce ferma): Mugetsu: Luna Assente.



Buio.




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Segue una lunga pausa di silenzio, che dura finchè il pubblico non comincia ad applaudire.



Riparte la colonna sonora.



Luce sul centro del palco: (  ) è ancora in ginocchio, aggrappato alla Zanpakuto, il viso nascosto nell'incavo delle braccia: i suoi vestiti e la spada sono completamente inzuppati di sangue fresco, che gocciola sul palco. Lentamente, si rialza, rivelando il viso nascosto dalla maschera bianca con le corna. Parla con voce alterata.



Fine della colonna sonora.



(  ): E vissero per sempre felici e contenti. (lasciando cadere la spada a terra) Volete crederci. Per questo siete qui.


(  ): Un nobile sacrificio. La sconfitta di un cattivo. Il trionfo della volontà, del bene, degli affetti su ogni avversità.

     
(  ): E' così che volete che finisca. E' così che vi aspettate di voltare l'ultima pagina, prima di un capitolo conclusivo... prima dell'ultima pagina, dove si rivela il futuro luminoso. I vostri eroi cresciuti, forse ammogliati, che sorridono ai loro bambini... finalmente liberi dal dolore e dalla disperazione, passati attraverso la catarsi della battaglia finale, per approdare alla spiaggia della maturità.


(  ): E' così che volete che finisca... come avete voluto anche, fino a poco prima, il dolore, il sangue, la battaglia feroce sospesa ad un filo, priva di speranza fino all'ultimo momento, perchè altrimenti... senza la paura... senza il dolore... senza di me...


(  ): ...che storia è?


(  ): Ma lasciatemi parlare. Lo so che lo farete: perchè sono interessante. Molto più di lui. Perchè da lui, lo sapete quello che potete aspettarvi: quel capitolo finale... è noioso, vero? Quanti ne avete visti? Libri, film, fumetti... è sempre la stessa solfa. Perchè è un bel problema, quando non va a finire così. E' un bel problema... perchè vi ricorda la realtà. E se leggete, se guardate, se vi appassionate alla favola, è perchè alla realtà volete sfuggire; almeno per un po'.


(  ): Perchè volete credere, che al mondo... un lieto fine possa esistere. Anche se è noioso. Anche se è sempre lo stesso. Non ve ne stancate mai... perchè siete invidiosi.



Sirena in lontananza. La luce si abbassa.



(  ): E' ora di dormire... e sarà un sonno lungo, per me. Per voi, giusto il tempo di voltare pagina: già lo sapete, che l'eroe ha sconfitto il mostro, sacrificando ciò che aveva di più caro. E sapete anche che presto tornerà in carreggiata. Ma prima di andare, voglio lasciarvi qualcosa di me: qualcosa che vi aiuti a non dimenticare come vanno le cose, nella realtà...




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La pioggia scrosciante percuote impietosa i marciapiedi, offuscando tanto la vista quanto l'udito; il resto di Karakura, al di là della fermata dell'autobus deserta e della coppia di ragazzi sotto la tettoia, potrebbe avere smesso di esistere.
Forse, ha smesso di esistere per davvero; almeno per uno dei due. Perchè per lui, è un momento importante. Ci ha messo dei mesi, per trovare quel coraggio che prima non gli era mai mancato: e quante volte si era domandato come aveva potuto il mondo capovolgersi in quella maniera, in un battito di ciglia.  
Lei sembrava non essersi accorta di nulla: aveva continuato a chiacchierare a ruota libera fino ad un minuto prima, sempre di ottimo umore nonostante il tempo infame, senza accorgersi del suo sguardo nervoso fisso sui suoi capelli color nocciola, e sul suo viso di bambina: e non erano più bambini. E lui se ne era accorto troppo tardi.
Quando il fiato gli esce finalmente di bocca, la sua voce gli suona orrendamente stridula: Inoue Orihime si volta a guardarlo, l'espressione improvvisamente preoccupata di fronte al suo imbarazzo. Allora, per poco la briciola di determinazione che ha costruito e cesellato con cura per tutto questo tempo non viene meno: e alla fine, è solo il desiderio di togliersi finalmente quella spina dal cuore che lo spinge a dichiararsi velocemente, con voce roca, abbassando lo sguardo.
Il silenzio congelato che segue non ha qualità: le poche parole che lo hanno preceduto sono uno squarcio su una tela bianca, che lascia Orihime a bocca aperta per lo stupore. Il ricordo di un antico sentimento le attraversa la mente per un attimo - il tempo per un cervello che non ha perso un briciolo di bizzarria di escludere il doppelganger, il pesce d'aprile, l'allucinazione ed il tappo di cerume, il tempo di rendersi conto della serietà delle sue parole, e ricordare come proprio quell'espressione un tempo avesse fatto nascere... qualcosa. La mano della ragazza corre allora alla tempia, prima che quell'attimo incolore sia passato: ma non trova quello che cerca, perchè quel fermacapelli non viene indossato da ormai molto tempo; e non appena il momento è passato, ed entrambi ricominciano a respirare, Inoue Orihime si rende conto che Kurosaki la vede ora con occhi diversi... e che deve mettere assieme una risposta.




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 (  ): ... vi piace? Di mio, ho messo solo la pioggia: spero che lo troviate appropriato. Si addice ai due di picche, la pioggia...


 (  ) (sorreggendosi il volto con la mano): Aaaaah... che cosa ironica... non fa morire dal ridere?
...che l'amore... in fondo in fondo... sia di mia competenza?


 (  ): ...il sesso, certo... ma anche l'amore! Nasce da qui, che cosa credevi? Nasce da me! L'impulso... il desiderio... lo hai dimenticato? Tu e la tua spada avrete pure sconfitto un dio... ma chi è stato, dimmelo, ad abbattere il suo angelo nero?! SPEGNETE LE LUCI!


 (  ): Al suono di quale voce siamo resuscitati, per spazzare il pavimento con la sua lurida carcassa?
Al richiamo di chi, abbiamo preso in giro la morte? Ipocrita!


 (  ): E potrebbe essere tua... potrebbe essere nostra, Ichigo. Qui ed ora. Sei un eroe: sei l'eroe, in un mondo di comprimari... e hai appena demolito il castello, schiacciato i cattivi... e salvato la principessa. Hime! Hime! Hime!
Devi solo allungare la mano: una mano che ora è finalmente vuota... perchè ha dovuto abbandonare la spada.


 (  ): Se solo tu volessi ascoltare, Ichigo... se solo tu me lo chiedessi, non potrei mentire: perchè la amo quanto la odio!
Ma io... parlo sottovoce: perchè la odio quanto la amo... Perchè è l'unica altra cosa che voglio... a parte ridurre in cenere il tuo mondo! E tu non lo sai, quanto sia costato ad uno come me! Vederla lì, come un unico fiore tra le macerie! (barcolla, si afferra la testa tra le mani) MI HAI COSTRETTO A PROTEGGERTI!



Serie di flash, crepitio.



(  ): E così, ho deciso che te lo meriti... ti meriti di essere lasciato libero, di fare finta di niente... fino all'ultimo! Non ti accorgerai tanto presto, di come dopotutto... fare da guardia del corpo non basti! Ed io sarò lì... a ridere come un folle di fronte al tuo cuore spezzato, quando lei troverà un'altra persona; quando si sarà accorta di come, in fondo, tu non fossi niente di speciale... più assente di un fantasma, più incorporeo di uno spirito! Quando offrirà la vita che tu hai protetto a qualcuno che... magari... non ha salvato il mondo ma... ascolta... (tossisce ed ansima) Ma non preoccuparti... resterai per lei... un buon amico! Forse addirittura... (ride) il MIGLIORE amico!


(  ): Sono proprio curioso... di vedere cosa farai, allora... quando scoprirai che la tua hime non è più una principessa da salvare... quando capirai che lei era il tuo futuro, e non lo spettro di uno squallido passato, annegato nel sangue di nostra madre... quando l'avere scelto il vecchio al mio posto ti condurrà alla tua prima sconfitta, anzichè all'eterna vittoria a cui sei abituato!


(  ): Quando il mondo che hai salvato non avrà più bisogno di un eroe... e rimpiangerai di non aver lasciato andare la spada... la disperazione che proverai... mi chiedo... sarà abbastanza?


(  ): Forse no... questa è la realtà, dopotutto... ed è piccola cosa... gli amanti infelici si sprecano... nella realtà... (cough) non sei il primo... nè l'ultimo! Forse te ne farai... una ragione. E c'è sempre la nanerottola, dopotutto... e il quattrocchi, il troll (cough) e tutto il resto dell'allegra brigata... ma soprattutto... la nanerottola... vero? E scommetto che te l'immagini... che loro saranno i primi... se ti lascerai andare abbastanza alla tristezza... e mi lascerai finalmente... usci...re... (tossisce violentemente, scivola in ginocchio)


(  ): Ma anche uno come me... può sognare, no? (una crepa compare sulla maschera) Che il tuo primo amore... possa diventare la mia occasione...? Che basti questo, a dimostrare quanto sei debole... e fragile... (la maschera comincia a sbriciolarsi, rivelando il volto: lo sguardo è perso in lontananza, e sorride tristemente, quasi con dolcezza) quanto dopotutto... nonostante i tuoi sforzi... io ci sia ancora... dentro di te...?


(  ): Spero di poter sognare, Ichigo... perchè... per colpa tua... sembra che dovrò dormire parecchio...
(cough) è l'ora... finchè non ci rivedremo, finchè non avrai di nuovo... quella benedetta spada in mano... ti saluto e ti maledico... mia dolce metà... (ride) e saluto anche voi... ipocriti! Tanto lo so... che non vedete l'ora... di voltare pagina (cough)!



Crolla a terra, sorreggendosi sulle braccia.



(  ): E adesso... ve lo chiedo per favore...




... le spegnete le luci?



Buio.



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NdA: Dedicato a Francesca, nuova amica e nuova lettrice, sperando che l'intrinseca bellezza (...magari!) della mia scrittura, paragonabile al romantico mare invernale, non la faccia svenire di nuovo  :)
  
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