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Autore: mamie    26/03/2012    2 recensioni
"La malinconia è un sentimento subdolo. Ti arriva nei momenti inaspettati, tinge di grigio l’oro dei tramonti, eppure ha una sua quieta bellezza, qualcosa di irresistibile nel modo in cui ti avvolge piano, come se fosse consapevole, e dispiaciuta, di farti male."
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Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ukitate Jyuushiro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Vizi e virtù'
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Prompt: Accidia - Malinconia

CON PASSO LEGGERO


 La malinconia è un sentimento subdolo. Ti arriva nei momenti inaspettati, tinge di grigio l’oro dei tramonti, eppure ha una sua quieta bellezza, qualcosa di irresistibile nel modo in cui ti avvolge piano, come se fosse consapevole, e dispiaciuta, di farti male.
La malinconia era, per Jyuushiro, una compagna discreta e silenziosa, che si faceva avanti nella solitudine, quando era ben sicura di non disturbare nessuno. Veniva da lontano, da vecchi ricordi sfumati ai bordi come foto di un’altra epoca, dalla sensazione inevitabile del tempo che ti lascia indietro, dal leggero sciabordare delle stagioni che si susseguono, sempre le stesse ma mai uguali. Veniva a visitarlo quando, la sera, mandava via l’ultimo sottoposto e restava a lungo allo scrittoio a finire qualche lavoro noioso, oppure quei giorni che la sua malattia lo costringeva a letto e poteva vedere il mondo solo dagli spiragli degli shoji socchiusi. A volte arrivava a tradimento mentre contemplava il giardino, una cosa che amava fare ogni giorno.
Allora il suo volto, sempre sorridente, mostrava d’un tratto tutta la sua stanchezza e gli occhi si perdevano in una liquida lontananza, cercando invano qualcosa oltre la linea invalicabile dell’orizzonte.
 
Shunsui era l’unico che riusciva ad entrare in quei momenti col passo leggero di chi ha condiviso cose felici e cose tristi, il fragore delle battaglie e il silenzio del lutto, l’ardore della giovinezza e la quiete della maturità. Arrivava e diceva qualcosa di banale:  Prendiamo il tè? Oppure:  Che ne dici se la settimana prossima andiamo a pescare? E gli metteva sulla spalla una delle sue grandi mani brune e forti. Bastava quello perché la malinconia si addolcisse, facendosi meno dolorosa, fino a ritirarsi discretamente fra le ombre. Allora Shunsui, per cacciarla del tutto, faceva qualche battuta pungente, a cui l’altro era costretto a rispondere a tono, finché l’eco delle loro risate si alzava come uno stormo di passeri nel cielo.
  
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