Quante volte aveva desiderato ardentemente ritornare nel suo amato pianeta d’origine? Quante volte aveva, per un solo istante, pensato di distruggere l’insulso pianeta al quale si vedeva costretto ad abitare?.
Quante volte, in preda all’agitazione, aveva immaginato cosa ne fosse stata della sua vita se solo Freezer non avesse distrutto il suo pianeta?
Erano trascorsi troppi anni, per poter in un solo istante, cercare di ritornare al passato.
Bulma l’aveva lasciato ormai da due anni, era morta di vecchiaia. Ricordava ancora il panico che si impossessò di lui il giorno del suo funerale. Odiava mostrarsi debole davanti a tutti, soprattutto davanti a quei stupidi terrestri che ormai erano diventati parte integrante della sua vita. Nonostante l’orgoglio, quel maledetto giorno, le lacrime solcarono il suo viso, e con un urlo disumano, si era ritrovato a piangere sulla tomba della moglie.
Ormai i figli erano diventati adulti, pertanto lui era costretto a vivere la sua insulsa vita da solo in quella enorme casa, testimone di tanti ricordi.
Kakaroth non c’era più, Chichi era scomparsa da già molto e pian piano stavano scomparendo anche il resto della ciurmaglia.
Aveva radunato tutte le sfere del drago, sapeva di non poter riportare in vita sua moglie, ma voleva commettere un errore che gli sarebbe costato per tutta la vita. Voleva ritornare indietro nel tempo, chiedere al drago di non far esistere Freezer, ma soprattutto chiedere di poter dimenticare tutto.
Il dolore della scomparsa di Bulma era troppo grande, e il suo cuore non avrebbe retto ancora per molto.
Era ad un passo dal suo traguardo, finalmente sarebbe ritornato giovane e spietato e non avrebbe mai vissuto una vita da normale terrestre.
Poi, come in una favola, gli tornarono in mente tutti i suoi vecchi ricordi. I nemici, le battaglie, i dolori, le gioie, il rancore per Kakaroth, il coraggio del super sayan, i figli e infine….lei….Bulma.
La donna della sua vita, l’unica ad aver amato realmente un mostro, come lui osava definirsi.
Stava per evocare il drago, ma preferì non farlo. Mandò al diavolo i suoi piani e i suoi pensieri e decise di continuare a vivere la sua insulsa vita.
Avrebbe preferito vivere nel ricordo dolce di lei, che scegliere di non averla mai incontrata.

 

 
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