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Autore: Ilikegirlswhoeatcarrots    26/03/2012    6 recensioni
Tratto dal capitolo 1:
Tutti sgattaiolarono via «ciao gattina» mi sussurrò Styles in un orecchio prima di entrare in classe «Alice! Dai andiamo, la preside ci guarda male!» mi disse Lucy trascinandomi in classe.
Come mi aveva chiamata? Gattina? Cosa voleva che gli facessi anche le fusa? Era ufficiale, odiavo Harry Styles.
Cosa dicevo a proposito degli uomini? Ah, sì, sono dei completi imbecilli.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Shakespeare, Are you fucking kidding me?

                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Guess this means you’re sorry
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  You’re standing at my door
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  
Guess this means you take back
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    What you said before

 

Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei. Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale e d'un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi. Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore! Se solo sapesse di esserlo! Parla eppure non dice nulla. Come accade? È il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò. No, sono troppo audace, non è a me che parla. Due delle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte. “ Tratto da Romeo e Giulietta. Forse il mio libro preferito, forse l'unico che abbia mai interamente letto, eppure, pur non essendo amante della letteratura Shakespeare è come il mio idolo. Durante i compiti in classe i miei voti oscillavano dalla pessima F alla scarsissima D, con lui era diverso. Una bella A+ , oltretutto giusto in tempo, risollevando così la mia media scolastica e raggiungendo, per la pagella, una mediocre ma sufficiente C.
Avevo riflettuto parecchio sulle parole di quel libro, l'avevo letto più volte. Davvero William Shakespeare credeva in un amore così profondo e vero da andare contro la morte? O erano tutte menzogne? Non mi sarei stupita, o forse si. La verità è che più penso all'amore tratto da un film o da un libro, più ragiono sulle differenze dalla realtà: lieto fine che nella vita vera raramente esiste.
Ogni ragazza adolescente crede, cerca o immagina l'amore, quello dolce e romantico, quello da popcorn e abbracci. Ogni ragazza dentro il suo cuore vuole un Romeo, tutte, nessuna esclusa, perfino le troiette dentro vogliono il loro principe azzurro.
Per i ragazzi, beh, per loro le cose cambiano. Alla mia età i maschi vedono solo due cose: tette e culo. Non gli si può dare torto o contraddire, viviamo in una società in cui le donne immagine sono tutto e vengono sfruttate ogni giorno in televisione e sui giornali ma data la loro scarsa intelligenza non posso capire. Quando si usa l'espressione “tutto muscoli e niente cervello” si ha ragione, i ragazzi sono invertebrati, esseri così poco sviluppati da avere dei piccoli e innocui girini al posto dei neuroni.
“Occhi, guardatela un'ultima volta, braccia, stringetela nell'ultimo abbraccio, o labbra, voi, porta del respiro, con un bacio puro suggellate un patto senza tempo con la morte che porta via ogni cosa.” esiste un uomo così? Forse, si dovrebbe tornare indietro nel tempo, all'epoca di questo scrittore, forse lui ha raccontato tutto ciò perché semplicemente, gli uomini a quel tempo erano tutti come Romeo e le donne tutte come Giulietta. Allora vi prego costruitemi una macchina del tempo, un teletrasporto, qualsiasi cosa, anche un razzo che va nell'iperspazio ma portatemi via da questo posto. Di una cosa ero certa, se William fosse nato in quest'epoca di certo sarebbe famoso come attore drammatico o come “colui che recita così seriamente da far sembrare tutto vero”.
Sospirai. Più volte, poi il suono della campanella mi travolse riportandomi alla triste e amara realtà.

                                                                                                                 ****

«Buongiorno mia cara!» esclamò Lucy alle mie spalle. Sobbalzai. «Giorno a te Lu! Sei di buon umore?» e quando non lo era? Lucy Hamilton. Era la ragazza perfetta, la dolce allegra e brava figlia che tutti i genitori avrebbero desiderato. A volte, forse spesso, mi chiedevo se davvero fosse umana oppure il semplice frutto di un divertente esperimento, uscito piuttosto bene si intende. Portava i capelli lunghi fino alle spalle, lisci e biondi. Aveva due grandissimi occhi blu, non era molto alta per la sua età, ma d'altronde non lo ero nemmeno io. Aveva un fisico da urlo, talento nella danza ma chissà perché non aveva mai pensato di entrare nelle cheerleaders, sarebbe diventata tranquillamente capitano. «Effettivamente si, grazie per avermelo chiesto! E tu? Dormito bene?» chiese appoggiandosi all'armadietto «si, abbastanza» un'altra cosa, Lucy era perennemente, totalmente gentile e carina, con tutti e per tutti, intendo tutti.
Mentre piuttosto rilassate ci facevamo i cosiddetti cavoli nostri, l'attenzione di tutti fu catturata, studenti e professori, dallo stormo di oche in calore pronte ad accogliere i campioni della scuola:
Lions. Così si facevano chiamare quelli della squadra di calcio. Odiavo quello sport, veramente tutti gli sport, ma il calcio non lo sopportavo. Trovavo inconcepibile il fatto che 22 persone rincorressero, disperatamente, un pallone, si insultassero, si picchiassero per vincere e fare gol.
Il capitano della squadra, Harry Styles, era il maschio per eccellenza. Definito dalle ragazze “un figo pazzesco” questa specie purtroppo non in via di estinzione bensì in via di sviluppo, tendeva a mostrare, con totale egocentrismo, ogni sua caratteristica. Utilizzando questa astuta tecnica era riuscito a ottenere il titolo “mazzetta d'oro”, penso che il doppio senso lo possiate capire tutti, portandosi a letto il 50% delle studentesse dell'istituto.
Oltre a sentirsi i padroni della scuola, Styles e i quattro sfigatelli dietro di lui avevano i professori ai loro piedi. Forse in quel senso, padroni lo erano davvero. «accidenti, che figo!» fulminai Lucy con lo sguardo «lo sai che ho una cotta per lui dal primo anno!» essi, la mia amica era follemente innamorata di uno dei 4 playboy filantropi: Louis Tomlinson, che peggiorando ancora di più la situazione era il miglior amico di Mr porcospino, alias Harry. Passarono di fronte a noi e l'orgia di ragazzine arrapate mi spintonò, facendomi cadere per terra, ai piedi di qualcuno «Ehi, se vuoi un bacio, una foto o qualcosa basta chiedere, non c'è bisogno di buttarti ai miei piedi» mi alzai ed imprecai «veramente io...» cercai di ricompormi «non voglio assolutamente niente da te» dissi schietta. Poco dopo notai che tutti intorno a me mi fissavano blaterando qualcosa con il compagno di fianco «ne sei sicura? Nemmeno un bacetto innocuo?» comincia a ridere «mi dispiace ma davvero, non sono interessata ne a te, ne tanto meno ai tuoi backstreetboys» risposi indicando i suoi amichetti dietro di lui, sorpresi dalla mia reazione. Harry sembrava quasi sconvolto. Forse perché nessuna della scuola lo aveva rifiutato «che sfacciata!» esclamò lui mostrando un sorrisetto malizioso. Si avvicinò a me, osservai con disappunto che la curiosità generale cresceva tra gli alunni «di solito le sfacciate nascondo delle sorpresine, sarei molto interessato all'idea...» risi ancora «mi dispiace ma non sono una delle tue puttanelle!» mormorai, nel momento in cui stava per controbattere arrivò la preside «non avete sentito la campanella?! In classe, tutti!» gridò con voce da trans quale si ritrovava. Tutti sgattaiolarono via «ciao gattina» mi sussurrò Styles in un orecchio prima di entrare in classe «Alice! Dai andiamo, la preside ci guarda male!» mi disse Lucy trascinandomi in classe.
Come mi aveva chiamata? Gattina? Cosa voleva che gli facessi anche le fusa? Era ufficiale, odiavo Harry Styles.
Cosa dicevo a proposito degli uomini? Ah, sì, sono dei completi imbecilli.


#Ilikegirlswhoeatcarrots :)
Come vi sembra? questa è nuova appena sfornata ;) voglio sentire i vostri pareri! se devo essere sincera l'ho scritta senza una trama precisa, poi piano piano l'ho articolata meglio e questo è il risultato :D spero vi piaccia, continuate a seguirmi!

  
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