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Autore: JOSEeDANISH    26/03/2012    5 recensioni
A cosa si puo' arrivare per amore? Cosa si e' disposti a fare pur di conquistare l'oggetto del proprio desiderio, quali taboo si e' disposti ad infrangere, senza concoscerne le conseguenze?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harlock
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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cap masu

POV masu

 

Fiuuuu! Per un pelo!!

L’antidoto ha funzionato appena in tempo. Quel benedetto ragazzo mi stava palpando da tutte le parti e non so quanto sarei ancora riuscita a tenerlo a bada. Nemmeno tirandolo per i capelli riuscivo a far scollare le sue labbra a ventosa dalla mia spalla….quei lunghi e scomposti capelli castani…che gli danno un’aria così mascolina….ehm..non divaghiamo.

Mi dispiace, povero tesoro, vederlo ridotto in quello stato. Piegato in due sulla tazza del bagno a vomitare l’anima.

Del resto questo è l’unico sistema che conosco per accelerare il processo di eliminazione delle scorie dell’elisir.

Dannato pipillus odorosum! E’ tutta colpa del dottor Zero e del suo libro tarocco!!

Speriamo che Harlock dimentichi tutto quanto accaduto nelle ultime ventiquattro ore.

Ho chiesto a Yuki di condurre l’Arcadia verso Ombra di Morte, prima di portare l’antidoto al capitano, perché sapevo che la cura avrebbe avuto effetti catastrofici ed avremmo avuto bisogno di tranquillità.

Non le ho detto naturalmente quello che stava succedendo anche se, quando le ho chiesto di prestarmi una sua canotta sexy, mi ha guardata con espressione interrogativa.

“E’ per fargli annusare il tuo profumo mentre beve il filtro!” le ho detto con la più sincera delle mie facce.

Roba da non credere….pure lo striptis  ho dovuto fare...alla mia veneranda età!!

Beh, mentre lui riflette seduto sul water, torno in cucina a pensare a cosa raccontare a Yuki…le dirò che il filtro non ha funzionato perché il pipillus era avariato…

Ma..Ma che diamine????

Per tutti i topi della stiva!!

Che è il botto che ho appena sentito???

Non ditemi che…quelle sellerone hanno deciso di attaccarci proprio adesso?!!

“Capitano, sei atteso con urgenza sul ponte di comando. Flotta Mazoniana in arrivo. Ci stanno attaccando in grande stile!!”

La voce di Yuki mi fa tremare come una foglia.

“Signora Masu…….”

E’ Harlock che mi chiama con voce flebile ed affaticata…eh si, sta facendo grandi sforzi là dentro…

Torno sui miei passi e mi avvicino alla porta del bagno che è rimasta socchiusa.

“Che succede? Tutto bene?”

Un lamento mi conferma che tanto bene non sta andando.

Tendo l’orecchio ma odo solo inconfondibili suoni ripugnanti. Attendo pazientemente che abbia finito e che mi dica quello che vuole dirmi.

“Masu, non riesco ad andare sul ponte…andateci voi a dare ordini!”

Cheee??

Ha espulso anche il cervello oltre al pipillus??

Io devo andare a dare ordini?? Gli dico che non ci penso nemmeno. Non ho alcuna intenzione di farlo. Io comando in cucina, non sul ponte!

“Vi prego….assumete voi il comando dell’Arcadia…Siete una donna forte e coraggiosa e il nostro equipaggio ha bisogno di un leader da seguire...andateci, Masu, loro vi rispettano....ve ne prego....Blearghhhhhh...”

Oddio, ancora vomito....

Beh, se me lo chiede in tono così supplichevole non posso tirarmi indietro.

In fondo se siamo senza capitano e’ anche colpa mia, no?

Sento qualcosa colpirmi una gamba.

Mi ha lanciato dal bagno un oggetto non ben identificato che raccolgo e studio con attenzione.

San Polifemo!!

Mi ha tirato la benda nera che porta sull’occhio destro!!! E che ci devo fare con questa???

“Indossatela, Masu! Andate sul ponte e comportatevi da vero Capitano! Io purtroppo non posso far..mmphphhhh….”

Ancora a rimettere...povero figliolo.

E sia.

Capitan Masu prenderà il controllo della nave ed abbatterà quelle screanzate donne vegetali!!

Corro a perdifiato lungo i corridoi dove c’è molta gente che si muove in evidente stato di agitazione. Prima di salire al ponte passo dalla cucina a prendere una cosa.

Mi metto la benda sull’occhio destro ed entro in plancia di comando.

Gli uomini mi guardano esterrefatti ma non do loro il tempo di parlare perché impartisco subito il primo ordine.

“Yattaran! Preparati a fare fuoco con le torrette due e quattro!”

L’ometto mi guarda con fare sbigottito.

“Muovi quelle chiappe! E’ capitan Masu che te lo ordina!! Tutti ai posti di combattimento!!”

Come per incanto, tutti quei pelandroni-scansafatiche-zoticoni si mettono in riga ed eseguono i comandi.

Guardo il timone della nave.

Mi avvicino e, dopo aver posizionato uno sgabello sotto alla ruota, ci salgo sopra. Coltello tra i denti e maniglia serrata con forza nel mio pugno.

“All’attacco!!! Facciamole a fettine!!”

La ciurma mi guarda con fare sbigottito.

 “Agli ordini, capitano!” mi dice Yuki, cominciando a digitare sulla plancia.

“Fuori il rostro di prua! Speroniamole!!”

Il mio urlo risuona tra le pareti della sala comando mentre roteo il coltello sopra la mia testa.

 

L’impatto e’ violentissimo.

Perdo l’equilibrio sullo sgabello ma rimango attaccata al timone come una cozza allo scoglio, facendo virare la nave in maniera caotica, tanto da spiazzare le navi nemiche che non capiscono cosa diavolo abbiamo in mente.

“Yattaran, continua a far fuoco con le torrette! Tadashi, arma il cannone ad impulsi! Al mio via: fuoco!!!!”

La nave trema ad ogni colpo.

“Capitan Masu, la nave sta battendo in ritirata...che facciamo?” mi chiede Yuki.

Rimango un po’ pensierosa.

“Al nemico che fugge, ponti d’oro...lasciale andare: questa volta Capitan Masu e’ stata magnanima...”

 

Lascio Yuki e Tadashi sul ponte ad occuparsi dei danni alla nave.

Io mi vado ad accertare sui danni al mio capitano.

Lo trovo a terra, nel bagno, seduto con la schiena appoggiata alla parete.

Ha lo stesso colore delle mazoniane, poveretto, un verde pallido malaticcio. Nella stanza ci sono olezzi molesti.

Mi guarda con aria stralunata

“Devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male....” mi dice lui

Altroche’...ed ora come faccio?

Che gli dico?

“Mi dispiace...e’ tutta colpa di Yuki, del dottore e del suo libro di ricette taroccate e...anche mia.”

Lui non capisce.

Gli restituisco la benda.

Gli racconto la verita’.

Di Yuki, e dei suoi sentimenti per lui.

Del filtro d’amore che era descritto in uno dei libri del dottore.

Della scusa per andare su Serenity e prendere il pipillus.

Di come ho preparato il filtro e di come glielo ho fatto bere.

Non gli ho detto di quel piccolo insignificante effetto collaterale che ha avuto.

Non voglio metterlo in imbarazzo.

Mi scruta in silenzio.

Cosa c’e’, capitano, forse qualche piccolo ricordo di cosa e’ successo ti e’ rimasto?

Mi sorride.

Forse ricorda.

Forse no.

O forse preferisce dimenticare.

“Yuki ha fatto questo, per me?” mi chiede lui poi, incredulo.

Annuisco.

Sospiro.

Lui scuote la testa.

“E’ adorabile, Yuki...una ragazza deliziosa. Merita un uomo accanto che la sappia rendere felice, che la ami, la rispetti e renda indimenticabile ogni momento della sua vita. Un uomo  con cui farsi una famiglia, avere dei figli...” dico io, alludendo in maniera ovvia.

Lui capisce.

“...Avere ragione, signora Masu...”

Oh, finalmente quel testone l’ha capito!

“...Ma quell’uomo non sono io....” mi dice lui poi, con un tono un po’ mesto “...io non le darei certezze. Le darei una vita in fuga tra le stelle, perseguitata da chi vogliamo difendere. Voglio bene a quella ragazza, darei la mia vita per lei...non posso farle questo.”

Sospiro io.

Vorrei tanto avere con me il mio mattarello.

Per una volta, sono a corto di parole.

Lui la ama. Talmente tanto da essere disposto a rinunciare a lei.

  
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