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Autore: giormoments    26/03/2012    7 recensioni
Song-fic scritta di getto mentre ascoltavo la cover di Louis di Look After you dei The Fray.
RIGOROSAMENTE Larry, con qualche accenno di Ziam!
«E tutto questo perché? Perché siamo due maschi. Perché è sbagliato. E’ giusto invece, che stia con delle persone che di lui se ne fregano? Che si interessano a lui solo perché è ‘Harry degli One Direction? Per loro è giusto?»
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera!
Finalmente ho trovato il coraggio di postare questa.. cosa. Non so nemmeno io come definirla.
Era da tanto tempo che volevo riuscire a scrivere una Larry, e oggi mentre studiavo letteratura, lampo di genio. E tutto grazie alla meravigliosa voce di Louis che mi cantava Look after you. Non so come possa aver avuto ispirazione mentre studiavo la letteratura illuminista, ma va bene così :)
Ora, qui non vengono descritti atti impuri tra due maschi, ma sono comunque descritti dei baci. Se avete qualcosa contro l'omosessualità (ehi? sveglia! siamo nel ventunesimo secolo!!) non andate avanti!
Personalmente trovo che questi due insieme facciano scintille e che, sì, stiano già insieme da un pezzo e si facciano beffe di noi fan che sognamo di vederli fare un giorno coming-out!
C'è anche un pizzico di Ziam, ma è giusto accennato, perché sì, anche loro fanno i fireworks insieme ;)
Bene, vi lascio alla lettura della..cosa.. fatemi sapere cosa ne pensate e abbiate pietà!
Enjoy! :D

Look After You



«If I don’t say this now, I will surely break..»

 
Se c’era una cosa a cui non resisteva era lui.
Quel ragazzo era la sua criptonite.
Tutto di lui riusciva a rendere vano ogni sforzo di negare ciò che provava. La sua voce angelica, i suoi occhi cangianti.
Ora che ci pensava, Louis non aveva mai preferito un colore di occhi piuttosto che un altro, gli piacevano tutti.
Beh, ‘allora’, pensò, ‘i suoi sono perfetti’.
Infatti i suoi occhi non avevano un colore definito, ma cambiavano spesso. Verdi, grigi ed azzurri.
E le sue labbra..  Piene e rosate. Molte volte Louis si era imbambolato per qualche minuto a guardarlo parlare, cantare.
Per non parlare dei suoi ricci. Dio solo sa quanto gli piacesse giocarci.
In quel momento non desiderò altro se non che il piccoletto fosse sul letto con lui per poterglieli toccare.
Ogni volta il profumo del suo shampoo all’albicocca gli entrava fin dentro le ossa.
«Lou? Ci sei?» Louis aprì di scatto gli occhi e si trovò gli enormi occhi di Harry che lo fissavano a cinque centimetri dal suo viso.
«Lou, stai bene? E’ un po’ che ti chiamo!» disse il riccio.
«Sì.. Sì, scusa, sto bene» farfugliò, cercando di riprendersi.
«A chi pensavi, eh Boo? A quella Eleonor? E’ carina!» esclamò Harry dando un colpetto alla gamba di Louis.
«Sì, in effetti potrei farci un pensierino..» ‘’tanto con te non ho nessuna possibilità’’ continuò una vocina nella sua testa. Scosse la testa per scacciare quel pensiero ed Harry tornò a guardarlo con aria preoccupata.
«Sicuro di stare bene?» chiese.
«Sì, ti ho già detto di si..» lo rassicurò il più grande.
«Ok. Comunque volevo dirti che la partita sta iniziando!» lo avvertì Harry, alzandosi e porgendo la mano a Louis per aiutarlo ad alzarsi.
Dopo essersi tirato su, Harry e Louis si trovarono l’uno addosso all’altro.
Louis lo guardò e avvertì una forza che lo attirava verso Harry, sempre più vicini..
«Ehi, voi due!! Se non vi sbrigate, Niall si mangia tutto!!» urlò Liam dal salotto.
Imbarazzati, i due cantanti si recarono in salotto dove Liam e Niall stavano discutendo scherzosamente.
«No, seriamente! Perché dovete farmi sempre passare come il pozzo senza fondo della band?» chiedeva Niall.
«Perché è la verità, è quello che sei!» rispose Liam arruffandogli amorevolmente i capelli.
In TV, i giocatori si erano già posizionati in campo e si attendeva solo il fischio dell’arbitro.
Nel frattempo, i cinque si sistemarono: Niall seduto per terra, vicino al tavolino con il cibo-spazzatura, Louis seduto sul divano con il braccio destro sulla spalliera, Harry accanto a lui con la testa sulla sua spalla, Zayn e Liam seduti vicini.
Come al solito, Louis prestò ben poca attenzione alla partita. Non perché non gli interessasse, ma semplicemente perché l’essere riccioluto accanto a lui lo distraeva continuamente. Il suo profumo, la sua risata, l’aria ironica con cui ogni tanto si girava a guardarlo.
Fatto sta che Louis, dall’inizio della partita fino alla fine, non fece altro che giocare con i ricci di Harry.
Nel frattempo, rimuginava  a tutti i ‘’segnali’’ da parte di Harry che gli sembrava di aver notato. Il modo in cui lo aveva guardato poco prima, il dormire insieme da un anno e mezzo. Il modo in cui lo svegliava.. Ogni mattina gli passava delicatamente un dito sulla fronte, accarezzandolo più volte, passando poi sul naso. Ad Harry piaceva perché diceva che in quel momento Louis somigliava ad un gatto.
E a Louis.. beh, a lui piaceva per il semplice fatto che fosse Harry a farlo.
Ma ogni volta che Louis pensava a tutti questi piccoli gesti che Harry gli riservava, finiva sempre col concludere che si stava immaginando tutto.
Finì la partita che Louis nemmeno se ne accorse. Per lui, che aveva passato quelle due ore a pensare a quel pervertito spalmato al suo fianco sul divano e a giocare con i suoi capelli, il tempo era volato.
«Bene signori. Con permesso, vado a cambiarmi!» esclamò Harry, alzandosi.
«Esci?» chiese Louis, infastidito dal vuoto rimasto al suo fianco.
«Già! Una signora mi aspetta!» disse il più piccolo, sorridendo malizioso.
«Harry, ma sei fissato!!» scherzò Niall, mentre Zayn batteva il 5 al riccio.
«E sentiamo, questa quanti anni avrebbe? 25?» disse Liam serio.
«No, Daddy. Ne ha 30!» lo informò Harry.
«Sei un cazzo di pervertito, Styles!»  disse Zayn.
L’unico che non aveva proferito parola era Louis.
Ormai c’era abituato. Era anche per quello che quelle poche volte in cui aveva pensato di confessare i suoi sentimenti ad Harry, aveva rinunciato.
Ad Harry piacevano chiaramente le donne.
Ma non importava, abitudine o meno, ogni volta era una pugnalata al cuore.
 
«Will you, won't you be the one I’ll always know?»
 
Perché a tutte quelle troie non interessava niente di Harry se non la sua popolarità ed il suo conto in banca. Loro però potevano averlo, mentre lui doveva limitarsi sempre ad un rapporto d’amicizia.
«Bene, vado!» Harry si alzò e si diresse verso la sua, la loro, stanza.
«Io vado a buttare l’immondizia» annunciò Liam.
«Ti seguo, ho bisogno di sgranchirmi un po’ le gambe!» lo seguì Niall.
Louis rimase seduto sul divano con lo sguardo vacuo, Zayn si era alzato per prendere una bottiglia d’acqua.
«Zayn! Sigaretta. Adesso.» ordinò Louis, ormai sull’orlo delle lacrime, alzandosi di scatto e dirigendosi verso l’enorme porta-finestra che conduceva ad un balcone con vista su Londra.
Zayn lo raggiunse poco dopo, il pacchetto di sigarette in mano e l’aria visibilmente preoccupata.
«Lou, che succede?» chiese Zayn, la voce leggermente ansiosa.
Louis prese una sigaretta, l’accese e aspirò la prima boccata, sentendo subito i muscoli rilassarsi.
Se ne rimase così per qualche secondo, appoggiato alla ringhiera con il leggero venticello tardo-pomeridiano di metà settembre.
«Posso farti una domanda?» se ne uscì all’improvviso Louis.
«Spara», sorrise Zayn.
«Come avete fatto tu e Liam a.. a capire che volevate stare insieme? L’hai detto tu a lui o il contrario?» chiese curioso Louis.
Zayn sorrise al ricordo di quel momento, poi iniziò a raccontare.
«Gliene ho parlato io, la prima volta. O meglio, ho iniziato, ma poi non c’è stato nulla di cui parlare. Hai presente quando tu, Niall ed Harry siete andati al cinema a vedere quel film che Niall voleva tanto vedere?»
«Sì, certo.» Come dimenticarlo? La pelle di Harry illuminata dal maxischermo era ancora più bella, se possibile.
«Ecco. Niall l’ha fatto di proposito per lasciarci da soli. E’ stata quella la sera in cui mi sono dichiarato a Liam. Ma non c’è stato bisogno di parole, mi ha baciato prima che riuscissi a finire il discorso.» sorrise.
«Ma come sei stato certo che non ti avrebbe respinto?»
«Non.. non lo sapevo. Mi sono buttato e basta. Non ne potevo più di convivere con quella morsa allo stomaco ogni volta che lo vedevo con Danielle. Così mi sono buttato, con tutti i rischi. Ma lui non mi ha respinto e.. beh, lo sai, ora stiamo insieme.»
Louis si soffermò a pensare alle parole del più piccolo. Avrebbe mai avuto il coraggio di fare quello che Zayn aveva fatto con Liam?
«E’ per Harry?» Zayn ruppe il silenzio.
Louis rimase pietrificato. «Come..?»
«Avanti Lou, si vede lontano un chilometro che tra voi due c’è qualcosa di più che una semplice amicizia!» esclamò Zayn.
Louis tirò un’altra boccata di sigaretta poi lo ammise: «E’ per lui.»
«Da quando..?» chiese Zayn.
«Da.. da sempre, che io ricordi.»
«Wow.. Hai resistito tanto Lou. Io non ce l’avrei fatta. O meglio, non ce l’ho fatta.» sorrise.
«Non hai idea di quanto vorrei dirgli tutto. Ma ho paura di come potrebbe reagire, di come potrebbe reagire il mondo se si venisse a sapere.»
«Ehi, se pensi a tutte queste cose non ne esci più.» cercò di rassicurarlo il più piccolo, posandogli una mano sulla spalla. «E poi le fans già sospettano qualcosa e vi appoggiano completamente.»
«Oh, le fans non sono il mondo. So che loro ci appoggiano, ma mi preoccupano i titoli dei giornali, gli insulti.» Gli si spezzò la voce. «E tutto questo perché? Perché siamo due maschi. Perché è sbagliato. E’ giusto invece, che stia con delle persone che di lui se ne fregano? Che si interessano a lui solo perché è ‘Harry degli One Direction? Per loro è giusto?» Ormai era un fiume in piena, aveva lasciato libere le sue emozioni e ora le stava letteralmente urlando a Zayn.
«Oh, tutto bene qua fuori?» Harry, con i capelli umidi, jeans e t-shirt, era appena apparso sulla soglia della finestra. «Lou, che succede?» chiese avvicinandosi preoccupato, vedendolo arrossato e con gli occhi lucidi.
Zayn, notando che il fidanzato e Niall erano appena rientrati, si eclissò portandoli entrambi con sé.
«Oh, mi dici che successo?» insistette Harry.
«Ma tu non dovevi uscire con la trentenne?» rispose acido Louis.
Harry, senza rispondere, si fece scuro in viso e si avviò verso la finestra, quando Louis gettò la sigaretta ormai spenta oltre il parapetto, raggiunse Harry e gli prese la mano per fermarlo.
Harry si girò verso di lui e senza lasciargli la mano tornarono verso la ringhiera. Lui si appoggiò con la schiena, Louis di fronte a lui, la sua mano ancora in quella del riccio.
 
«It’s always have and never hold..»
 
«Fumi?» chiese Harry.
«No. Avevo bisogno di fare qualcosa che mi sciogliesse i nervi.» confidò Louis.
Rimasero per un po’ così, a guardarsi e ad accarezzarsi distrattamente le mani.
«Allora, mi dici che succede? Mi stai facendo preoccupare e odio vederti così.» disse Harry una volta che Louis si fu calmato.
Il più grande prese un respiro profondo. «Harry, quello che sto per dirti rischia di rovinare per sempre ciò che abbiamo costruito in due anni di duro lavoro.» lo avvertì Louis.
«Non.. Non m’interessa.» Dal suo sguardo, Louis comprese che Harry aveva capito cosa gli stava per confessare. «Dillo.» disse guardandolo negli occhi.
«Io.. Io sono innamorato di te, Harry.» disse tutto d’un fiato. Il sorriso apparso sulle labbra di Harry lo incoraggiò a continuare. «Amo tutto di te. Amo i tuoi ricci, le tue labbra, i tuoi occhi. Amo sentirti accanto a me ogni notte, amo rimanere sveglio per sentire il tuo respiro sul mio collo. Amo il modo in cui mi svegli ogni mattina.» Ormai non riusciva più a smettere di parlare. «Amo anche il tuo amore insensato per i gatti!» scherzò. «Amo il modo in cui mi guardi.. Anche se probabilmente mi sono sempre immaginato tutto..»
Non riuscì a finire la frase che il più piccolo si era impetuosamente impossessato delle sue labbra.
Louis rimase interdetto per un paio di secondi, il tempo di capire cosa stava succedendo e reagire, affondando le mani nei ricci di Harry.
«No.» disse all’improvviso Harry, staccandosi dalle labbra di Louis. «Non ti sei immaginato niente.» disse sorridendo, riprendendo a baciarlo.
Allora Harry ribaltò la situazione e mise Louis spalle alla ringhiera.
 
«Be my baby.. And I’ll look after you.»
 
«E..» iniziò Louis. «E se si viene a sapere?» azzardò.
«Sinceramente? Che si fottano, loro ed i loro pregiudizi Hamish.» sorrise Harry.
La sua sfacciataggine, ecco un’altra cosa che amava follemente di Harry.
«Ti amo anch’io» sussurrò Harry contro le sue labbra, sorridendo, trascinando Louis verso la loro camera da letto.
  
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