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Autore: GinevraCorvino    27/03/2012    1 recensioni
La Storia di Bellatrix attraverso gli occhi di Sirius.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black | Coppie: Sirius Black/Bellatrix Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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"A last fire will rise behind those eyes
Black house will rock, blind boys don't lie
Immortal fear, that voice so clear
Through broken walls, that scream I hear

Cry, little sister - (Thou shall not fall)
Come, come to your brother - (Thou shall not die)
Unchain me, sister - (Thou shall not fear)
Love is with your brother - (Thou shall not kill) "


( CRY LITTLE SISTER Gerard McMann )

Bellatrix...

Nata così, da uno sbadiglio di Dio, un sospiro involontario, solo una casuale emissione di fiato e nulla più. Nata così, solo così, semplicemente in un attimo di noia di Dio, un Suo incontrollato mancamento. Leggera, nata così fatalmente sospesa tra cielo e mare, su quel lembo di sabbia dove non vi è più confine tra caso e destino e l’inevitabile si confonde con il superfluo.

Nata così, banale macchia scura sulla riva; colore dimenticato o forse solo sbadata sbavatura su una tela che avrebbe potuto con tutta tranquillità essere perfetta.

E invece lei …

Lei straordinaria imprecisione,eccellenza del fuori luogo.

Lei sovrana dell’incongruenza … Solo uno sbadiglio,un accidente imprevisto.

Necessaria inutilità lei è là, dispersa casualità, immensa piccolezza a lambire la lingua voluttuosa del mare.

Lei, insensibile peccato di Dio, assassina l’ancestrale disordine esatto del mare, perché lei sa uccidere il mare.

Così, solo così, come impercettibile disastro nell’assolutezza di un’assiomatica precisione: lei massacra il mare con il suo essere unicamente esistenza presente.

Lei, crimine senza colpa, è il vento che la muove,sottilissimo giunco.

Scivola come lacrima sul volto di marmo di Dio;non può arrestarsi,è inesorabilmente nata per la caduta da quell’armonia in un determinismo spietato, inalterabile.

E' muta, caduta,non ha avuto il tempo di immaginarsi il vuoto, perché era già pesantemente nel niente,già afferrata dalla vertigine quando ha scoperto l'inevitabile attrazione del suolo; chissà se si è chiesta cosa avrebbe sentito nello schianto... sprofondata a guardare da terra un cielo afono, indifferente. Caduta da ogni Grazia, irrimediabilmente.
Ed è perduta, perduta al mondo, accessibile solo al mare.

Perché ormai è inesattezza purissima nella serenità della luminosissima evidenza delle onde. Bellatrix, corruzione e dolore. L’incidente nel capolavoro, ombra nel diamante.
Lei, dolore tra ciò che non ammetteva impurità, tra ciò che per sua essenza è immacolato.
Lei ciò che non doveva essere ma è: miracolo di imperfezione.
Bellatrix


Lui lo sa, lui che come lei è parte delle costellazzioni oscure, lo sa. Lei pulsa nella tenebra, innamorata del vuoto.
  
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