Guardai quel
ragazzo,continuva a fissarmi e la cosa mi stava dando fastidio,incrociai le
braccia e sbuffai.
-Cosa vorresti dire con “lei avrebbe sedici anni?”- Lui mi guardo e sorrise, poi cominciò a parlare con
Louis come se nulla fosse, e io odiavo quando mi trattavano come una bambina,
lo voltai nuovamente verso di me fissandolo in quei grandi occhi castani –Scusami sto parlando con te Payne!, ti ho
fatto una domanda!-
-Datti una calmata Samanta!- disse mio fratello mettendosi fra me e Liam, io lo
guardai male, perché doveva sempre mettersi in mezzo! Sapeva che detestavo il
suo comportamento! –Fatti i cazzi tuoi
Louis!- in meno di un secondo mi ritrovai con il viso girato e una guancia
rossa, vi portai una mano sopra e spalancai gli occhi, mi aveva appena dato uno
schiaffo? Louis Tomlinson aveva osato toccarmi? Mi voltai verso di lui che mi
guardava incredulo dal gesto che aveva appena fatto, indietreggiai già con
occhi lucidi –Fottiti!- urlai è
iniziarono a scendermi delle lacrime, tantissime lacrime che non riuscii a
fermare, corsi velocemente su per le scale ed entrai nella mia stanza sbattendo
la porta, mi buttai sul letto stringendo il cuscino-
-Louis, perché lo hai fatto- Mi avvicinai a lui è lo guardai confuso, lui si
fissava la mano- -Loui- sussurrai
mettendo una mano nella sua spalla- -Che cosa ho fatto Harry- mi disse
sedendosi sul divano e affondando le dita fra i capelli stringendole- -le ho dato uno schiaffo, che razza di
fratello sono?- disse alzando la voce e coprendosi il viso con le mani, mi
avvicinai mettendomi in ginocchio e poggiai le mani sulle sue gambe, -Sei un fratello meraviglioso Louis, forse
hai esagerato, ma vedrai che si aggiusterà tutto- gli sorrisi e lui mi
abbracciò, io lo strinsi passando una mano nelle sue spalle-
P.D.V Sam
Continuavo a piangere
è a stringere il mio cuscino, non riuscivo a credere a quello che aveva fatto
Louis e per giunta davanti quei ragazzi, mettendomi in imbarazzo, lo odiavo,
continuava a rovinarmi la vita.
-Va tutto bene?- chiese una voce dolce e sottile, sollevai piano la
testa dal cuscino e incrociai quei occhioni azzurri che mi guardavano con
compassione
–Perché
sei qui?- mi misi seduta asciugando le lacrime che però non smettevano di
scendere, lui si sedette al mio fianco.
-Bhè,
io odio vedere una persona piangere, soprattutto se quella persona è la sorella
di uno dei miei migliori amici- mi spostò i capelli dal viso, perché mi
trattava cosi? Insomma, io non me lo meritavo, spostai la sua mano abbassando
lo sguardo.
–Niall,
ti prego non parlare con me, non me lo merito cioè io- non finì la frase
che avvolse le sue braccia attorno a me e mi strinse al suo petto, portando una
mano dietro la mia nuca, mi accarezzo la guancia dove Louis mi diede uno
schiaffo, perché sentivo una sensazione cosi strana?
–Shh,
non devi neanche dirlo ok?, io non sopporto le ragazze che si screditano, ti
prego, adesso non piangere- mi sussurrò all’orecchio continuando a
stringermi fra le sue braccia, poggiai le mani nel suo petto e mi allontanai da
lui, sorrisi piano, -Grazie- -lui mi
sorrise dolcemente e mi baciò la fronte, quel ragazzo e dolcissimo in tutti i
sensi. –Dovresti andare di sotto, sai
com’è, potrebbero pensare male- lui annui alzandosi dal letto, ma proprio
in quel momento entrò lui nella stanza, io distolsi lo sguardo è indossai le
cuffie.
P.D.V Louis.
La guardai, riuscivo
a vedere la sua guancia rossa, a causa dello schiaffo che le avevo dato,
guardai Niall sorridermi e mi tocco la spalla per poi uscire dalla stanza, mi
avvicinai a lei sedendomi al suo fianco, non mi degnava nemmeno di uno sguardo,
e come darle torto, le tolsi una cuffia –Ti
prego ascoltami Sam- non mi guardò aveva ancora gli occhi lucidi, mi
sentivo malissimo, tirai un respiro profondo. –Ho fatto l’errore più grande della mia vita dandoti quello schiaffo,
credimi tu non sai come mi senta..- mi scese una lacrima, le accarezzai la
guancia, ma lei mi spostò la mano. –Perdonami,
ti prego- sussurrai, lei si alzò di scatto dal letto e mi guardò con occhi
pieni di rabbia, e non potevo darle torto, tirò l’iphod contro il muro e
strinse i pugni. –Tu mi hai umiliato
davanti a tutti Louis! Ma come hai potuto?- urlò per poi andare verso la
porta, mi alzai di scatto prendendola per un braccio, ma non si voltò teneva la
testa bassa e riuscii a sentire che stava piangendo, senza pensarci due volte
la voltai facendola finire fra le mie braccia e la strinsi, poggiai la testa
contro la sua, la sentii stringere la mia maglietta è continuare a piangere, e
anch’io non riuscii a trattenermi, non sarei mai dovuto arrivare a tanto, perché
lei è la mia sorellina, che lo voglia o no, le accarezzai i capelli cercando di
calmarla. –Ti voglio bene Sam, non
immagini quanto- le sussurrai al suo orecchio, lei non disse nulla e
avvolse i miei fianchi con le mani stringendosi a sua volta a me, questo mi
fece sorridere, quella fù la prima volta dopo 16 anni che ci scambiassimo un’abbraccio.