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Autore: Cap_Kela    24/10/2006    2 recensioni
Quando una ragazza del XXI sec. riapre i suoi occhi smeraldo si ritrova, insieme al suo fratellino, nel XVII sec. in un piccolo porto nei pressi di Tortuga...
"Benvenuta ai Caraibi Tesoro!"
=In ristrutturazione =P
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'UNTITLED'
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E dopo quasi un mese, per vostra (s)fortuna siamo tornate!!^^

un nuovo capitolo, per un nuovo anno di vita (e a chi ci riferiamo capirà chiaramente il perchè!)

non vogliamo annoiarvi inutilmente....buona lettura by

Kela and Diddy

(Capitana and Capo)

 

 

Capitolo 10

Una carezza in un pugno.

 

Arrivata sulla nave mi precipito nella cabina per svegliare Dylan. Quel puffo dorme ancora come un ghiro.

IO: "DYLAN sveglia, è giorno!!"

DYLAN: "Uhm… Noo, lasciami dormire... ho sonno mamma!!" farfuglia infastidito.

IO: "DYLAN, Dylan svegliati non sono la mamma sono Jenny... non siamo più a casa!!!" insisto scuotendolo.

DYLAN di ritorno dalle braccia di Morfeo: "Ah si è vero, non mi ricordavo più…" ammette ancora delirante.

“A che ora sei tornata? quando sono andato a letto non c'eri!" domanda esaminante con un occhietto ancora semi chiuso.

IO: "Ehmmm.." farfuglio spiazzata.

TOCK TOCK

Per fortuna in quel momento bussano alla porta, mi precipito subito ad aprire per non rispondergli.

Entra sprizzante Jack dirigendosi verso Dylan con aria rabbuiata: "Siamo ancora a letto.... e chi bada alle funi??"

DYLAN: "Vado subito Capitano, ma prima mia sorella mi deve rispondere... a che ora sei tornata???" ribadisce alterato.

Alzando le maniche della camicia faccio notare sfrontata a mio fratello che non possiedo più l'orologio: "Come avrei fatto a sapere l'ora?!?"

JACK: "Potevi guardare il sole!" afferma tracotante storcendo buffamente il naso.

Taci Jack!!!!

DYLAN: "Come il sole?!?! Sei tornata sta mattina??" chiede a occhi sbarrati.

JACK: "Non preoccuparti ho badato io a lei!" crede di rassicurarlo trionfante inarcando la schiena e dondolando sul posto.

DYLAN: "Cosa??? Avete passato la notte insieme??" dice salendo in piedi sul letto ma rimanendo in ogni caso non del tutto alla nostra stessa altezza.

JACK: "Cosa c'è di male?!?" dice scuotendo le spalle e appoggiando distrattamente una mano sull’impugnatura della pistola.

DYLAN: "Dipende da cosa avete fatto!!" sottolinea guardandomi a occhi stretti.

IO: "NOOOO!!!" nego immediatamente ad alta voce.

JACK: " Noooo Cosa di grazia??" domanda stralunato.

IO: "Dylan, non abbiamo fatto niente di quello che stai pensando!!" gli assicuro innervosita.

DYLAN: "Si si, come no... avrete passato tutta notte a sbaciucchiarvi o peggio ancora..."

Non lo faccio finire.

IO: "Ma cosa diavolo vai a pensare!?!?!"

Senza più dare retta a quei due giro i tacchi e mi dirigo in cucina anche perché è dalla sera prima che non mangio!

Ora la Black Pearl sfreccia di nuovo sul mare blu diretta verso l'orizzonte.

Ho troppo da fare per andare a discutere con Jack, ma appena possibile devo mettermi d'accordo con lui per la storia della mappa.

Dopo aver preparato il pranzo decido di andare a parlargli.

Vedo il Capitano sul ponte che insegna qualcosa a Dylan.

Incuriosita mi avvicino e vedo che gli sta spiegando come fare un nodo con una fune.

IO: "Scusate se vi disturbo, Capitano posso parlarti... (guardo Dylan e dico marcando) IN PRIVATO!!"

JACK: "Certo tesoro, (con un ghigno aggiunge) Andiamo nella mia cabina!"

Insieme ci dirigiamo verso la cabina e sento da dietro mio fratello dire: "Non vi è bastato stare insieme tutta notte, voglio sapere anche io cosa dite!!"

Jack mi sussurra appoggiandomi una mano sulla spalla: "Non ti girare"

Per un attimo la sua vicinanza mi provoca un fremito.

Forse quello è l'unico modo per levarmi dai piedi Dylan, non per cattiveria ma non voglio ricordargli la mappa, avrebbe più fretta di tornare a casa e sarebbe diventato molto triste.

Entrati nella cabina Jack chiude a chiave la porta alle sue spalle.

Che combina?! Spero che lo faccia solo per non far entrare Dylan all’improvviso!!!

IO: "Dobbiamo PARLARE della mappa Capitano" evidenzio stranita.

JACK: "Immaginavo… " risponde piatto.

Si si come no... chissà veramente cosa immaginava !!

JACK inizia con: "Per prima cosa, precisamente cosa vi ha fatto "viaggiare" nel tempo?" domanda incredibilmente serio.

Dopo aver detto questo mi indica una sedia ed entrambi ci accomodiamo l’uno di fronte all’altra.

IO: "Noi possedevamo la mappa integra, per sbaglio l'abbiamo strappata e ne è fuoriuscito un biglietto, non ricordo le parole esatte, ma sia io che mio fratello abbiamo letto il contenuto e… ci siamo ritrovati su un molo" spiego a sguardo basso sforzandomi il più possibile di ricordare.

JACK: "Che fine ha fatto il biglietto?"

IO: "Non ne ho idea, sarà rimasto nel futuro! ...ho notato che sulla mappa c'erano segnate delle città ma non mi ricordo i nomi…"

JACK: "Bhè noi ne possediamo tre quarti... ma come farai a tornare nel futuro senza più il biglietto?"

IO: "Già non ci avevo pensato..." la mia voce e la mia espressione divengono tristi, non per via del biglietto ma perché saremmo dovuti tornare subito nel futuro senza correre rischi inutili!!!

Che sciocca sono, bisogna che ritorniamo nel nostro mondo immediatamente al posto che rimanere qui a perdere tempo!

Jack mi prende le mani e le avvicina al suo volto dicendo: "Non preoccuparti, troveremo un modo per farvi tornare a casa!" cerca di tranquillizzarmi con una espressione confortante.

Rispondo a mia volta con un sorriso imbarazzato sbattendo più volte le ciglia.

Non sono mai riuscita a vedere il suo viso da così vicino, i suoi tratti incisivi e ben disegnati mi lasciano del tutto ammaliata, mi ritrovo a scrutarlo incantata.

In una mossa che deduco come istintiva appoggia una mano sulla mia schiena, porgendomi di più a se, per unire alle mie quelle sue labbra beffarde bramose di un bacio.

Una manciata di secondi sospesa nel tempo...

Rimango del tutto di sasso, mi lascio avvolgere completamente dalle sue braccia senza contrappormi.

…In quel momento capii che non avrei più voluto sfiorare altre labbra al di fuori delle sue…

Dopo appena qualche istante il comandante del bel galeone corvino su cui navighiamo si allontana leggermente da me rimanendo comunque a un soffio di distanza.

Forse si aspetta che questa volta sia io a ricambiare il suo gesto.

D’impulso sollevo una mano per appoggiarla sulla sua guancia…

Ma… Perché l’ha fatto, perché mi ha dato un bacio? …Oh si ecco il motivo… Gli faccio pietà!

La mia mano pronta a offrire una carezza si ferma di colpo chiudendosi in un pungo.

Sì, non c’è dubbio è così! Conto qualcosa solo per il fatto che non so neanche io come gli ho procurato una delle parti mancanti della mappa.

Se dovesse scegliere tra sacrificare quel prezioso foglio di carta o la mia vita non tarderebbe a optare subito per la seconda opzione. Meglio non portare altro disturbo.

Mi alzo di scatto diretta alla porta, ma il Capitano prontamente mi trattiene per un braccio dicendo: "Hai nostalgia di casa dolcezza?"

IO rispondo adirata d’impulso scrollandomi della sua presa: "Cosa centra casa mia adesso?? Ma tu cosa vuoi da me?!" l’attacco con voce spezzata.

Non so bene nemmeno io perché ho detto questo, ma voglio a tutti i costi andarmene da qui, lui non è per niente interessato a fornir alcun supporto e io non lo biasimo.

L'espressione del Capitano da beffarda diventa stupita.

Mi volto decisa a seguire il mio intento senza alcun impedimento, cerco di aprire la porta ma... Dannazione, è chiusa a chiave!

IO: "APRILA" scandisco brusca.

JACK: "No, dimmi cosa sta succedendo!" nega rabbuiato.

IO "APRILA!!! JACK APRI LA PORTA" ribatto agitata.

Il Capitano non si preoccupa del fatto che l'abbia chiamato solo JACK e si siede sul letto con aria di sfida.

Dannato pirata!!!

Girando la testa verso destra vedo la porta che conduce verso la mia cabina.

Sorridendo adempiuta guardo per un secondo Jack prima di fiondarmi verso la porta che trovo... aperta!

Mi appresto a richiuderla subito alle mie spalle, ma il Capitano è più veloce di me e si trova già nella mia stessa stanza.

Dannazione, è stato una saetta, mi ha raggiunto in un lampo!

Mi guarda con aria divertita e dice: "Non ci si può liberare facilmente di Capitan JACK SPARROW tesoro!"

IO: "Me ne sono accorta!!!" controbatto adirata.

JACK: "Meglio!" schernisce lui in un sorriso.

Come fuggo da qui adesso?!

Indietreggio credendo di poter scappare dalla porta principale della mia camera...

Ma nel momento in cui l’ apro… BOOOOOOM!

Mi ritrovo rovinosamente a faccia in giù, davanti alla porta, mi sono ritrovata mio fratello che stava spiando all’interno e uscendo gli sono finita addosso.

IO: "Che cosa ci facevi qua??" sbotto di rimprovero tornando con i piedi per terra.

DYLAN rimane sbigottito da quello che è accaduto e rimane in silenzio con sguardo basso e contrariato.

Da dietro di me sento Jack mettermi le mani intorno ai fianchi, mi alza facendomi rientrare nella cabina, poi rivolgendosi a Dylan dice: "Tutto bene?? vado a finire l'interessantissima conversazione con tua sorella... Puoi tornare a badare alle funi!!" cerca di liberarsene senza tante cerimonie.

Con un filo di voce Dylan risponde: "Ma io..."

JACK: "NO NO NO ragazzo, se vuoi diventare un pirata devi saper cogliere il momento opportuno, e questo non lo è!!!!!" lo zittisce del tutto facendo il vocione serio.

DYLAN: "Agli ordini Capitano" dice offeso e triste per poi avviarsi verso il ponte.

Il Capitano richiude la porta con un sorrisetto soddisfatto.

JACK: "Bene bene, siamo di nuovo soli...”afferma in un ghigno.

IO: “Voglio che esci subito da questa cabina!!” intimo scontrosa. Non mi piace per niente come si sta comportando.

Lui straluna gli occhi porgendoli al soffitto: “Non ricordo che eravamo rimasti a questo…”

IO: “La sottoscritta invece non rammenta altro per cui se mi vuole scusare, Capitano, quella è la porta. Prego, se ne vada!” concludo adirata indicando l’uscita.

L’osservo per qualche istante scrutarmi indagatore in una posa del tutto buffa, ma in questo momento non sono in vena di cedere a certe sue stranezze che solitamente mi fanno ridere a più non posso.

Vedendomi impassibile stabilisce a sua volta: "Come desideri Jennyfer, ho anche io altre cose più importanti da fare!!!" decide freddamente prima di voltarsi e scomparire dietro la porta.

Un vuoto mi duole al petto.

Credevo che una volta liberatami di lui ne sarei stata compiaciuta, posso finalmente riflettere in pace.

E invece No… Tutto l’opposto.

Ancora non so spiegarmi il suo gesto… Andiamo Jenny, di che ti preoccupi?? Lo farà con tutte, figuriamoci!

Ma al contrario di quelle tutte io inizio ad aver paura di provare qualcosa per lui… Forse ora mi odierà anche!

Per tutto il giorno cerco di evitare lo sguardo di Jack, finalmente quando cala la sera trovo un attimo di pace per godermi da sola il tramonto.

Caspita questa volta l'ho combinata veramente grossa! Non so se troverò il modo per scusarmi con il Capitano. Aspetterò che le acque si calmino da sole…

Dei passi mi si avvicinano, spero con tutto il cuore che sia Jack ma non ho il coraggio di girarmi.

Sento la voce del Capitano dire in tono piatto: "Tra un giorno raggiungeremo PORT ROYAL, ci sarà un evento al quale non posso mancare."

Senza girarmi rispondo: "Non so se la seguirò questa volta Capitano"

JACK: "Fai come vuoi dolcezza, la scelta è tua... Buona notte!!" si affretta a concludere.

IO: "Buona notte anche a lei!"

Il suo passo instabile si dilegua velocemente confondendosi in fretta con quelli del resto della ciurma stranamente più sobria del solito.

Cosa si sarà inventato adesso??

Il tono della sua voce sembrava abbastanza normale… allora non è arrabbiato con me…! o forse si?? Non ne ho idea…

Jack Sparrow è come un pianeta inesplorato dell’universo: strano, affascinante ed imprevedibile.

Quando entro nella stanza Dylan sta già dormendo, meglio non ho voglia di discutere anche con lui.

Dopo essermi svestita mi infilo sotto le coperte e mi giro guardando la finestra.

Non riuscendo a prender sonno facilmente ripenso a tutte le avventure che ho vissuto fino ad ora.

Credo che in fondo questa litigata con Jack mi permetterà di tornare nel futuro senza rimpianti… anche se adesso mi fa molto male!!

Delle lacrime mi rigano il viso, mi giro rassegnata verso Dylan, chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo.

   
 
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