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Autore: otrop    27/03/2012    2 recensioni
Per onorare James Potter, nel giorno della sua nascita.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Come mio augurio di buon compleanno al magnifico James <3
ODE A JAMES POTTER
Ode a colui che,
nato col sole incerto di marzo,
venne ad insegnarci il diletto.
Ode a colui che,
nelle foreste erbose,
nel pavimento oscuro dei boschi,
ci ha mostrato l’amicizia.
Ode ad Egli che,
col sole negli occhi,
abbagliati e intensi,
attraverso le ammalianti lenti,
fu eroe e mietitore.
Ode ad egli perché fu egli,
in qualunque misteriosa tempesta,
e seppe esserlo nel migliore dei modi.
James Potter, colui che ci guidò sulla strada della follia,
nelle strette pianure della giovine spensieratezza,
colui che trovò il mondo nelle segrete pupille verdi della donna lattea,
cogliendo le sue lagrime e mutandole in colture lucenti,
colui che seppe  desiderare di sbagliare,
facendolo con grazia e sentimento ardente,
e sapendo in fondo che quello sbaglio non era lontano dalla giustizia.
Ode a colui che plasmò il sopravvissuto,
e nelle notti di inquieto amore,
gli donò i suoi capelli sconvolti,
e i suoi accenti di pura genialità,
e lo rese grande nell'immenso panorama della vita.
Ode ad egli,
nel giorno della sua nascita,
come in un percorso dipinto,
già coi ricci neri irti sul capo,
nel giorno in cui trovò posto nel mondo,
facendosi spazio tra i gemiti qualunque,
rendendolo di un colore inedito,
nel giorno in cui scese qui,
cavaliere nella tempesta,
a disturbarci con la sua superbia.
Ode ad egli, e alla sua scopa,
nei cieli calmi e tempestosi,
che spiccò nel Quidditch come migliore,
con silente irruenza nelle tetre stanze della disciplina,
che riempì il campo con le sue imprecazioni,
tingendo gli increduli volti di passione sconosciuta,
che portò in alto il nome dei Grifondoro,
con le sue combattute sconfitte e le tracotanti vittorie,
che s’impegnò per l'agognata libertà.
Ode ad egli,
di cui tante illuse donzelle furono preda,
con gli occhi abbagliati e rapiti,
sebben una sola,
la rossa,
fu sua.
Ode ad egli,
con la sua ribellione,
e i suoi impazienti gridi,
con i suoi irriverenti sbagli,
con le sue impetuose infrazioni,
col suo coraggio e i suoi perfetti guai.
Ode ad egli,
colui che non tradì gli amici,
colui che amò troppo,
colui che fu grande ma immensamente superbo,
che ci salvò dall’oleosità di mocciosus,
che salvò Remus dall’autocommiserazione,
che salvò Sirius dall’estrema vanità,
e con questo,
Ode a lui,perché,
che sia stato nei cieli alti e sbiaditi  dell'estate,
in quelli rosei e silenti della primavera,
in quel soffitto acre e grigio dell'autunno,
o nei freddi superstiti allampanati dell'inverno,
seppe davvero divertirsi.
  
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