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Autore: Wany97    27/03/2012    1 recensioni
Il tempo parve prendersi una lunga pausa, di nuovo. Si misero in guardia. Yuna teneva le braccia dritte davanti a se, impugnando le pistole. Idem Aya, che però ne teneva una, ma più grossa. Tifa si rimise in posizione di guardia, con i pugni davanti a se, e Lightning levò la lama poco sopra la sua fronte. Si guardarono ancora. -Alla fine siete qui- Disse Yuna, la prima a rompere il silenzio. Aya sorrise, amara. Tifa strinse gli occhi a due fessure. Lightning pure. Poi, il tempo riprese a scorrere, più veloce di prima. Partirono nello stesso istante. In un tutti contro tutti che poteva risolversi in un solo modo. In quel momento, cominciò a piovere.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aeris fissava i fiori gialli all'interno della chiesa.
Li fissava come se fossero la sua ultima speranza. Il che era una schiocchezza, vero, i fiori non l'avrebbero salvata. Sarebbero stati lì, immobili, a guardare il suo destino compiersi. Perchè lei da sola sapeva di non bastare contro la guerriera che le stava dinnanzi. Aveva la pelle d'oca, segno di quanta paura provasse, e le mani congiunte sul petto, come in una preghiera senza voce. I capelli castani era tenuti come sempre in una treccia. Li aveva sempre tenuti così. I giorni dei suoi compleanni, e quelli dei suoi amici. Il giorno in cui aveva visto Zack dichiararsi, e perfino quello in cui era morto. E quella treccia l'accompagnava anche quel giorno. Il giorno della sua morte.
Dietro alla guerriera, c'era una figura accasciata a terra. La ragazza aveva gli occhi aperti, rigati di lacrime. Stava dietro alla guerriera, e sembrava supplicarla. Aeris non l'aveva mai vista, ma le era grata. Grata, per essersi frapposta fra lei e la lama della soldier. Grata, per averle salvato la vita un momento prima. Ma ne avrebbe pagato le conseguenze.
-Light...- Sussurrò la ragazza a terra. Aveva dei capelli rosa, come la guerriera. Erano molto simili, forse anche sorelle, pensò Aeris. -Light... Non farlo...- Supplicò di nuovo. Con quella voce flebile.
-Mi dispiace, Serah- La voce della soldiers era diversa da quella della ragazzina, e parlava con gli occhi fissi su Aeris, di fronte a lei, ma qualche metro più in la. -è l'unico modo- Era una voce dura, pensò Aeris, una voce spietata. Che non ammette repliche. Vide la soldiers aprire quella strana lama che portava. Non aveva mai visto armi simili. Si fece avanti, impugnandola. La ragazza chiuse gli occhi e strinse le mani sul petto. Attendendo il colpo. Se con le palpebre chiuse Aeris vedeva il buio, quello che lo attese dopo era molto più intenso
. Da cui non sarebbe scappata, mai più. I suoi fiori non l'avevano salvata.
 
Il sudore colava a rivoli sulla fronte, obbligando i capelli neri ad attaccarsi in alcuni punti. I muscoli delle gambe si contraevano e si scioglievano, a ritmo sempre più frenetico, nel disperato tentativo di essere più rapidi.
Gli occhi scuri, erano già proiettati verso una porta che non avevano ancora trovato. Verso una chiesa dal soffitto rotto, e un campanile caduto a pezzi. La cattedrale distava ancora molto, e Tifa sentiva dentro di se il bisogno immediato di fermarsi, smettere di correre. Non aveva più fiato. Ma d'altrocanto, il desiderio ardente di arrivare in tempo maturava dentro di lei, più impellente dell'esigenze fisiche. Il battito del cuore sembrava voler impazzire, da un momento all'altro. Sarebbe scoppiato, pensò Tifa. Ma anche morto, se fosse arrivata troppo tardi.
Correva, mentre sopra di lei il cielo si tingeva del grigio cupo portato dalle nubi. Avrebbe piovuto, quel giorno. Ma a lei non interessava. Finalmente eccola, in lontananza. La cattedrale. Tifa aumentò la corsa raggiungendola. "Sono qui Aeris" pensò.
Ne spalancò la porta, con tutta la furia del suo braccio. Il cigolio dei caridini e il colpo del legno contro alla pietra delle pareti rimbombò attorno a lei. Spaccando brutalmente in due il silenzio che fino a poco prima avvolgeva la chiesa. Lightning si voltò di scatto verso quel rumore. Negli occhi una fredda determinazione, e neppure l'ombra della sorpresa. Sapeva che sarebbe arrivata.
Era destino che arrivasse. Dietro di lei, tra i fiori gialli, giaceva il corpo inerme di una ragazza. Le palpebre chiuse celavano il colore verde delle iridi che Tifa avrebbe riconosciuto fra mille. La treccia a terra era disordinata, ma legata come sempre dal fiocco rosa. Le mani vicine fra loro, in una preghiera. Mentre che lentamente dalla lama che la guerriera teneva in mano colavano goccie rosse. Regolari.  Tifa fissò il corpo, e per un attimo non ci fu più nulla. Le sue viscere si ribaltarono. Il respiro si fece affannato. Le sue mani tremarono. Per un attimo, non esistette null'altro che quel corpo morto. Il corpo della sua migliore amica. Che non era riuscita a proteggere. C'era di nuovo silenzio. Notò Serah, ancora a terra per una ferita. Il silenzio che precede uno scontro duro. Interrotto solo dal sangue che con un tonfo sordo si tuffava dalla lama della soldier, ai fiori gialli sul terreno.
La nuova arrivata spostò lo sguardo su Lightning. Non c'erano lacrime, nei suoi occhi. Era passato il tempo di piangere. Lightning ricambiò quello sguardo carico di rabbia con uno altrettanto determinato, ma freddo, gelido. Pieno di calma. La calma di un assassina che ragionerà fino al suo ultimo momento di vita. Tifa portò le mani alla cinta, prendendo i suoi guanti neri. Se li mise alle mani, assicurandosi che fossero su bene, e poi si posizionò in guardia. Lightning posizionò il suo pugnale davanti a se, attentendendo che l'altra scattasse. Cosa che accadde. I muscoli di Tifa si sciolsero all'istante, mentre questa partiva alla carica. Con un ringhio. Il suono che emette una belva assetata di sangue, pensò Serah, guardandola correre veloce verso sua sorella. Le due si scontrarono. Il pugno di Tifa venne deviato, ma anche la lama della soldier.
Poi il tempo, che fino a quel momento aveva avuto gli stessi tempi di una lenta processione, sembrò cominciare a correre irrefrenabile. Ma solo attorno alle due guerriere, perchè la cattedrale era come congelata in un unico attimo. Si muovevano veloci, talvolta ruggendo, o sibilando. Tifa sembrava una furia. No, era una furia. Una furia che lascia che a guidarla sia l'istinto, scatenata dalla rabbia che l'avvolge.
Ecco cos'era, una belva assetata di sangue. Che pretendeva quel sangue. A sua volta Lightning aveva una fredda scintilla di razionalità negli occhi, che faceva capire quanto rimanesse lucida, anche in uno scontro come quello. Non faceva azioni avventate. Ne si lasciava guidare dai sentimenti, che sembravano scomparsi dai suoi occhi. Quella lotta sembrava più un braccio di ferro, pensò Serah.
Fra istinto e ragione.
Emozione e razionalità.
In poche parole, tra Tifa e Lightning.
Serah non seppe dire per quanto quello scontro continuò, ma venne bruscamente interrotto un attimo prima degli spari. Le due guerriere, intente a fronteggiarsi di nuovo, scattarono all'improvviso indietro, l'una a destra l'altra a sinistra. Con movimenti fluidi. Mentre due pallottole da direzioni opposte volteggiavano loro appena accanto. Ma senza prenderle.
Le due si ritrovano nuovamente lontane, ma l'una di fronte all'altra. Non erano più sole. Dalla parte della porta emerse una figura coi capelli a caschetto, biondi. Indossava una camicia nera senza maniche e un paio di Jeans. Aya Brea era arrivata. Lightning si voltò a fissarla. Tifa invece guardava dalla parte opposta della nuova arrivata. Scesa dal muro rotto della cattedrale, una figura famigliare puntò due pistole davanti a sè. Yuna. Capelli castani, piuttosto corti, e gli occhi colmi di determinazione. Le quattro guerriere si guardarono a vicenda. Senza dire una parola. Il tempo parve prendersi una lunga pausa, di nuovo. Si misero in guardia. Yuna teneva le braccia dritte davanti a se, impugnando le pistole.
Idem Aya, che però ne teneva una, ma più grossa. Tifa si rimise in posizione di guardia, con i pugni davanti a se, e Lightning levò la lama poco sopra la sua fronte. Si guardarono ancora. -Alla fine siete qui- Disse Yuna, la prima a rompere il silenzio.
Aya sorrise, amara. Tifa strinse gli occhi a due fessure. Lightning pure. Poi, il tempo riprese a scorrere, più veloce di prima. Partirono nello stesso istante. In un tutti contro tutti che poteva risolversi in un solo modo. In quel momento, cominciò a piovere.
 
Quando smise di piovere, i fiori erano ancora arrossati. Le macchie scure si distinguevano da quella macchia gialla sul pavimento. Schiacciata, deturpata. E infine sporcata dal sangue umano. Le nuvole in cielo si diradarono. Il sole del tramonto, roseo, si fece largo in cielo. Illuminando la cattedrale di una luce rossa, magica. Serah si alzò a fatica in piedi. Aveva il respiro mozzato.
Dalla ferita all'addome colavano piccole goccie di sangue. Ma lei non ci fece caso. Si appoggiò a una panca per non cadere, e si mosse a passi lenti verso la macchia un tempo gialla sul terreno. Doveva esserci una vincitrice. Per forza. Forse Lightning, non ci sarebbe stato da sorprendersi, era una soldier eccellente. Eppure Yuna daltro canto un' invocatrice in gamba.
E con le pistole.. Ma poi c'era Tifa, un osso duro. E piena di rabbia, forse aveva compiuto la sua vendetta. O Aya. Aveva il fucile carico, e sembrava così sicura di se stessa... Si, forse Aya. Serah si avvicinò barcollando ai fiori. Guardò in quella macchia fino a scorgergi le loro figure.
Deve esserci una vincitrice.
Individuò Aeris stesa più in là.
Non importa chi, basta che ci sia.
Spostò freneticamente lo sguardo.
Una di loro non mi ha lasciata. Le trovò.
Le ginocchia cedettero, la mano corse alla bocca. Le lacrime spinsero con veemenza agli occhi. La gola bruciò e l'urlo le fuoriuscì. Così forte da rompere il silenzio. Spaccarlo in due.
No, così forte da unirsi al silenzio stesso, come un tuttuno.
In seguito, le dissero che urlava ancora, quando arrivarono i soccorsi.
 
Nessuno spostò i corpi delle quattro guerriere. Venne spostato quello di Aeris, pronto per una tomba. Ma gli altri cadavere rimasero lì. Su richiesta di Serah. Quando aveva dichiarato che doveva essere così tutti pensavano che fosse impazzita, sotto shock. Dopotutto, aveva visto cinque persone di fila morire lo stesso giorno. L'una per mano dell'altra.
Ma quando giunsero ai fiori, trovarono ad aspettarli qualcosa che nemmeno la ragazza aveva visto. Nel breve arco di tempo in cui non erano stata osservata, la macchia gialla aveva avvolto i corpi delle ragazze, come in uno scudo protettivo. Piccole linee verdi percorrevano i cadaveri e qua e là spuntava un fiore giallo. I fiori di Aeris. Ma non fu solo quello a sorprendere chi era lì per vedere.
Quello che tutti non potero non notare è che le quattro ragazze, a terra, apparivano come segmenti le cui teste, non i visi, erano rivolte verso un fiore, il vertice, l'origine. Un piccolo fiore appena sbocciato, che esibiva petali candidi e meravigliosi. Avevano cercato quel fiore, per tutto il tempo. Prima di morire, avevano tentato invano di aggrapparsi alla sua immagine. Ma non l'avevano trovata, intente com'erano a guardare davanti e non sopra. I loro corpi sono ancora là. In quella cattedrale segnata dal tempo, avvolte dai fiori. Morte l'attimo prima di individuare la purezza di quel luogo.
Nemmeno la pioggia le scalfisce, ora.
 
Nota di quella pazza che osa definirsi autrice^^
Questa idea è nayta sua due piedi, e dato che ho sempre immaginato “promettente” un possibile incontro fra le eroine di Final Fantasy e si, Aya Brea u.uL’ho scritta in un attimo d’ispirazione oggi, ma è solo un vano tentativo di fare una storiella su Final Fantasy decente!! Dunque dunque, per ora è una One-Shot. Pr il semplice motivo che non ho ne tempo per sviluppare l’idea ne so se una cosa del genere possa piacere!! Per cui, credo che più avanti potrei modificare quel “One.shot” e costruirci attorno una storia. Prendendo questo episodio come un punto d’inizio (per esempio introdurre qualcosa tipo discendenti vari ecc…) o come fine, per cui sviluppare un idea che ha portato alla loro tragica morte. Ammetto che ho preso spunto per la frase “in seguito le dissero che urlava ancora quando arrivarono i soccorsi” dal libro “il cacciatore d’aquiloni” .. So di non essere granchè a scrivere, ma ho voluto comunque tentare. Se mi dite che la cosa vi interessa, allora potrei svlupparla, altrimenti resterà per sempre una one-shot!!! Spero recensirete, per darmi consigli, pareri, o criticarmi! Per me sarebbe mooolto!
Grazie
Wany
  
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