-Ci siamo, siete pronti!?!
Chi
offre 5000 dollari per Naya?-
Chiese il co-presentatore, animando il pubblico
dei GLAAD Awards per la tanto attesa asta dei baci. John e
Cory avevano
già trovato i rispettivi offerenti, mentre l’asta
per un bacio della latina era
ancora aperta.
Le luci della sala si soffermarono sul tavolo
numero 12 dove un giovane
uomo si era proposto per accettare l’offerta.
-Ok!
C’è qualcuno che offre 7000
dollari?- Chiese ancora
il
direttore dell’asta, che individuò subito nella
sala una ragazza bionda alzare
il braccio in segno di risposta affermativa all’offerta.
Naya, che maneggiava
nervosamente il microfono tra le mani sul palco, guardò in
direzione
dell’indice puntato verso il tavolo e quasi credette di avere
un infarto
fulmineo quando vide chi era il suo partner per l’asta.
Chiusa ufficialmente l’asta, i vincitori
furono invitati a salire sul
palco per ricevere il costoso premio. Naya incredula, sbatteva
ripetutamente le
palpebre degli occhi, come se cercasse di svegliarsi da un bellissimo
sogno,
frutto della sua fervida immaginazione, ma quando si trovò
davanti quei
bellissimi occhi azzurri come il cielo e quel sorriso più
luminoso del sole,
realizzò che quella era la pura realtà. Lei era
lì. Bellissima, con quel
vestito bianco che metteva in risalto il suo corpo perfetto ed i
capelli raccolti
in una coda stretta ed alta che mostrava la perfezione del suo viso
d’angelo.
Naya non credeva ai suoi occhi ed era più che sicura di aver
un sorriso ebete
stampato sul viso.
-Cosa stai facendo?- Quasi sussurrò la latina, quando Heather
si
avvicinò a lei con quel sorriso contagioso.
-Beneficenza.- Rispose semplicemente la bionda con un tono
di voce quasi impercettibile.
Naya la guardò confusa, ma non ci fu il
tempo per altre domande perché
il direttore dell’asta era già partito per il
contro alla rovescia. Heather si
avvicinò a lei con uno sguardo rassicurante e
posò le mani sui fianchi della
mora, che sentì un brivido lungo la schiena a quel contatto.
Come se vedesse
tutto a rallentatore, Naya sentiva il cuore battere sempre
più veloce man mano
che Heather annullava le distanze tra loro, fino a posare le sue labbra
su
quelle morbide e carnose della latina.
Heather baciò piano le sue labbra,
sentendola leggermente rigida a quel
semplice contatto, ma non si perse d’animo.
Allungò le mani sulla sua schiena
e, sporgendosi in avanti, fece una lieve pressione sulle sue labbra
fino a
quando Naya non si ritrovò sospesa in un casquè,
sorretta dalle braccia forti
della bionda.
Naya, inizialmente sorpresa, chiuse gli occhi e si
lasciò semplicemente
trasportare dalle emozioni e dall’istinto, senza pensare a
nulla. Avvolse le
braccia attorno il collo e le spalle della bionda ed
approfondì lentamente quel
bacio, dimenticandosi di essere su un palco ad un evento importante
come i
GLAAD, ignorando il pubblico che applaudiva e non curandosi degli
sguardi
indiscreti dei giornalisti e fotografi. Non le importava di niente, se
non di
quelle labbra morbide che stava baciando con tutta la passione che
aveva in
corpo.
Nonostante sentissero il fiato mancare, nessuna
delle due accennava a
voler sciogliere quell’interminabile
e
dolce presa. Heather stringeva Naya a sé, annullando ogni
distanza tra i loro
corpi, ed approfondiva sempre di più quel bacio, ignorando i
richiami ironici
dei presentatori sul palco…-
-Signorina Rivera, siamo arrivati.- Disse
improvvisamente l’autista,
risvegliando Naya dallo stato di dormiveglia in cui si trovava. La
latina
sobbalzò spaventata e si portò le mani alle
tempie, cercando di capire dove si
trovasse e cosa stesse facendo. Si guardò intorno stordita e
realizzò di essere
nella sua limousine, parcheggiata davanti all’hotel in cui
avrebbe passato la
notte dopo la stancante ma bellissima serata dei GLAAD, presentata in
compagnia
del suo collega Cory Monteith.
-Le do una mano con le valigie.- Disse
ancora il gentile autista,
ricevendo un sorriso radioso da parte della mora come ringraziamento.
In realtà
Naya era stanchissima, ma soddisfatta per la serata e per come aveva
svolto il
suo lavoro di presentatrice. L’avrebbe rifatto altre mille
volte, si era
divertita molto con Cory, ma in quel momento aveva un urgente bisogno
di
riposare, visto che la sua mente iniziava a vaneggiare. Aveva ancora
impresse
le immagini nitide del sogno che aveva appena fatto e, passandosi le
mani sul
viso, si accorse di avere le guance accaldate. Non capiva
perché il suo
inconscio l’aveva portata ad immaginare una cosa del genere e
non capiva
neanche perché desiderava ardentemente che quel sogno non
fosse solo pura
fantasia. Scosse la testa, cercando di cancellare quei pensieri dalla
sua
mente, attribuendone la causa alla stanchezza e si affrettò
a scendere dalla
limousine, respirando un po’ di aria fresca in una calda
serata a New York.
Accompagnata
dall’autista, che si
fece volontariamente carico delle sue valigie, arrivò alla
reception dell’hotel.
Sbrigate le solite e noiose faccende burocratiche, salì in
ascensore che la
portò al secondo piano, dove avrebbe trovato la sua camera.
La latina camminava
a passo lento, a causa della stanchezza, lungo
il lungo e silenzioso corridoio
illuminato da luci calde e soffuse, mentre con la mente ripercorreva
tutta la
serata andata a gonfie vele ed in modo particolare a quel sogno che
aveva fatto
poco prima, su quei sedili comodi della limousine. Tutto le era
sembrato così
reale tanto che la latina sembrava poter sentire ancora il sapore di
quelle
labbra schiacciate dolcemente sulle sue, quel profumo inconfondibile
inebriarle
tutti i sensi, quella presa così forte che sembrava non
volere lasciarla andare
via mai più.
Si
diede della stupida mentalmente
per le fantasie irrealizzabili e fuori luogo che abitavano la sua
mente,
ripetendosi che quello era stato solo ed esclusivamente un sogno.
Raggiunse
finalmente la sua camera e non potette fare a meno di notare che la
porta era
socchiusa. Guardò nuovamente il numero sulla chiave
magnetica che aveva tra le
mani, chiedendosi se avesse sbagliato camera, ma le cifre
corrispondevano
esattamente con quelle incise sulla porta. Scrollò le spalle
e decise ugualmente
di aprire la porta ed entrare nella camera molto spaziosa e ben
arredata,
guardandosi intorno. Non
c’era nessuno
all’interno, se non una piccola valigia rosa poggiata contro
la parete. La
latina lasciò i suoi bagagli fuori, nel corridoio, per
avvicinarsi a quella
piccola valigia, cercando di capire chi fosse il proprietario e di come
si
trovasse nella sua camera.
-Finalmente sei arrivata!- Una voce
inconfondibile arrivò chiara e
forte alle spalle della mora, che sobbalzò spaventata.
-Oh mio Dio, mi hai fatto prendere un colpo!- Esclamò
Naya, con una
mano sul petto.
-Scusa, non volevo.- Rispose Heather
sorridendo, prima di entrare
nella camera con i bagagli che Naya aveva lasciato nel corridoio. –Wow, sono più pesanti di te!-
Commentò
ironica, chiudendo la porta alle sue spalle.
Naya
la guardava confusa, ma allo
stesso tempo con un’aria felice. -Heather,
cosa ci fai qui?-
-Sono appena passata nella sala ristoro per mettere
qualcosa sotto i
denti prima di andare a letto…a proposito, hai fame?- Chiese
la bionda
tranquillamente.
Naya
scosse la testa, sorridendo.
–Intendevo dire… cosa ci
fai qui a New
York? – Chiese ancora la latina, togliendosi la
giacca.
-Oh…- HeMo sorrise. –Mi trovavo
di passaggio a New York ed ho deciso di fermarmi per salutare la mia
migliore
amica. E se ti chiederai come ho fatto ad entrare nella tua camera,
bhe…mi sono
affidata alle mie tecniche di seduzione!-Esclamò
ironica, facendole l’occhiolino.
-Quanto sei scema!- Disse la latina,
contagiando HeMo con la sua
risata.
-Dove sono quei meravigliosi vestiti? Eri a dir
poco…perfetta.- Commentò
la bionda, notando l’abbigliamento casual che vestiva adesso
Naya.
-Avevo bisogno di qualcosa più comodo.- Rispose
la mora, sorridendo
timidamente per quel complimento. –Sono
stanchissima.-
Aggiunse, strofinandosi gli occhi con le dita.
-Immagino…- Heather si
avvicinò a lei, poggiando le dita ai lati
della sua testa per iniziare un lento massaggio alle tempie, in modo
che Naya
potesse rilassarsi. –Ho seguito la
diretta, tu e Cory siete stati fantastici.-
Naya
ricambiò il sorriso della
bionda e chiuse gli occhi, godendosi quel delicato massaggio. –Quindi…resterai qui
stanotte?-
HeMo
annuì con il capo. -Prometto
che ti lascerò dormire!- Esclamò
ridacchiando la bionda, prima di stamparle
un affettuoso bacio sulla guancia. Il cuore di Naya sussultò
a quel lieve
contatto con quelle labbra che fino a poco fa aveva sognato e
desiderato.
-Buon per te, perché sai che divento una
furia quando non dormo almeno
otto ore.- Rispose ridendo la mora, che ne
approfittò per allontanarsi da
lei e stendersi sul letto.
-Prima però, voglio sapere tutto sulla
cerimonia dei GLAAD!- Heather
la raggiunse subito, sedendosi comodamente al suo fianco.
-Cosa vuoi sapere in particolare?-
-Mmh…credo che la parte più
interessante sia stata quella dei baci.- Rispose
pungente la bionda.
Naya
si lasciò scappare un
sorrisino. –Bhe, abbiamo
totalizzato in
tutto 15.000 dollari.-
-Wow, niente male…ma io avrei offerto
molto di più.-
-Per baciare Cory?-
-Per baciare te.- Rispose diretta la
bionda, con quel meraviglioso
sorriso stampato sul viso che non permetteva a Naya di capire se fosse
seria o
se stesse scherzando.
La
latina si puntellò sui gomiti,
alzandosi leggermente con il busto. –Allora
perché non sei venuta a proporre la tua generosa offerta?- Chiese
Naya,
sorridendo divertita.
-Per il semplice fatto che…- Heather
si sporse lentamente verso la
latina. -…posso baciarti
gratuitamente,
quando voglio.- La bionda sorrise maliziosa, prima di
annullare ogni
distanza e premere dolcemente le sue labbra su quelle di Naya. Come nel
suo
sogno, la latina restò interdetta per alcuni secondi, colta
alla sprovvista,
non sapendo cosa fare o cosa pensare. Le bastò sentire le
labbra di Heather
muoversi lentamente sulle sue, per capire che doveva semplicemente
affidarsi al
suo istinto ed ai suoi sentimenti. Chiuse gli occhi e, proprio quando
stava per
approfondire quel bacio appena accennato, la bionda si
allontanò da lei,
lasciandola con l’amaro in bocca.
-Dovevi esserci tu su quel palco…- Disse
Naya, guardandola dritta
negli occhi.
-Se fossi stata lì, non avrei potuto
fare questo…- Sussurrò HeMo
contro la sua bocca, mentre con la mano destra accarezzava lentamente
la gamba
della mora, fino a salire lentamente sotto la sua maglia. Naya
rabbrividì di
piacere sentendo la mano calda di Heather a contatto diretto con la sua
pelle e
non fu più capace di controllare il suo istinto.
Afferrò il viso della bionda
tra le mani e lo attirò a sé per un nuovo bacio.
HeMo
approfondì quel bacio,
dischiudendo appena le labbra per lasciar intrufolare la lingua nella
sua bocca
che l’accolse volentieri, mentre si portò a
cavalcioni sopra di lei. Naya
avvolse le braccia attorno il suo collo, mentre rispondeva a quel bacio
così
intenso e passionale, sentiva il cuore battere così forte
come se volesse
uscire dal suo petto per congiungersi con quello di Heather, che
iniziò a
muoversi lentamente su di lei. La bionda, senza mai interrompere il
contatto
con quelle labbra roventi, accarezzò lentamente
l’addome della
ragazza, bramando la sua pelle d’ambra
come se fosse oro, salendo lentamente verso il seno che
sfiorò appena. Naya non
riuscì a trattenere un ansito, quando la bionda
spostò le labbra sul suo collo,
lasciando segni rossi sulla sua pelle. La latina strinse le ginocchia
attorno i
fianchi di Heather, quasi ad impedirle di muoversi dal suo corpo e
lasciò
intrufolare le mani sotto la sua maglia leggera, accarezzando la sua
schiena.
-Non avevi detto di essere stanca?- Sussurrò
HeMo al suo orecchio,
prima di afferrare il lobo tra i denti.
-Mai troppo stanca per te.- Rispose Naya
con tono malizioso, prima
di sfilarle via la maglia. Heather si morse il labbro inferiore, prima
di
stringere tra le mani i seni prosperosi della mora, massaggiandoli con
delicatezza e facendola ansimare. Stanca
dell’ostacolo-maglia, la sfilò via con
l’aiuto della mora, prima di ritornare a baciare le sue
labbra, mordendole e
succhiandole. Le sue mani corsero dietro la sua schiena ambrata per
sganciare
il gancetto del reggiseno, che volò via, mostrando ad
Heather la perfezione di
quel seno. Naya
fece lo stesso con lei,
mentre la guardava negli occhi, dandole il permesso di continuare
nell’esplorazione
del suo corpo.
Heather
le sorrise, prima di
affondare il viso nel suo petto, baciando e leccando la sua pelle
bollente, per
poi chiudere le labbra attorno un suo capezzolo e stimolare
l’altro con le
dita. La bionda
alzò lo sguardo verso il
viso stravolto di piacere di Naya, che non riusciva a trattenere gemiti
di
piacere, ed iniziò ad intensificare quelle carezze con la
lingua, mentre lasciò
scivolare la mano destra dal suo seno lungo il suo addome piatto fino a
posarsi
tra le sue gambe. Naya gemette più forte e si
aggrappò alle spalle di Heather,
lasciando segni rossi con le unghie sulla sua pelle candida, mentre
spingeva il
bacino in direzione della mano della ballerina. Terminata la tortura ai
suoi
seni, Heather lasciò una scia di baci roventi sugli
addominali della mora,
mentre sbottonava i suoi pantaloni, che tirò giù
insieme agli slip. Accarezzò
la sua intimità umida di piacere con le dita, ma Naya,
impaziente, afferrò la
testa di Heather cercando di indirizzare le sue labbra verso i punti
che
richiedevano più attenzioni. HeMo
rinunciò a tutti i giochetti che aveva in mente
perché davanti a quella dea
latina che aveva davanti agli occhi ed alle sue richieste insistenti
non era
più in grado di ragionare razionalmente. Seguì le
sue indicazioni e si apprestò
a regalarle il vero piacere.
A
Naya sembrò di toccare il cielo
con un dito quando liberò tutta la tensione accumulata nel
corpo, gridando il
nome della ragazza che le aveva regalato le sensazioni più
belle della sua
vita. Heather, ansimante, risalì lungo il corpo di Naya,
depositando dei baci
sulla sua pelle, fino a raggiungere le sue labbra che sfiorò
appena. Entrambe
avevano bisogno di riprendere fiato e di calmare il battito irregolare
dei loro
cuori.
-Davvero sei qui per caso?- Chiese Naya,
incrociando il suo
sguardo.
-Sono qui per te.- Rispose
sorridendo amorevolmente Heather,
prima di trovarsi scaraventata sul letto, schiacciata dal corpo nudo e
perfetto
di Naya. Le
bastarono pochi minuti per
riprendere tutte le energie necessarie per far provare ad HeMo
ciò che lei
aveva sentito ad ogni suo bacio o carezza. Le bastarono pochi secondi
per
capire che si appartenevano e che si sarebbero amate per tutta la notte.
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Angolo dell’autrice
Chi non è stato
stregato dalla
bellezza di Naya ai GLAAD? Sono sempre più convinta che
quella donna sia
perfetta <3
Basandomi su vari rumours,
veri o
falsi che siano, che dicevano di aver visto HeMo a New York nello
stesso giorno
dei Glaad, non ho potuto fare a meno di scrivere questa one shot! HeYa
is LOVE
<3
Fatemi sapere cosa ne
pensate ^^
Accetto consigli e critiche!
PS. Ho in forno per voi
un’altra
one shot HEYA decisamente vietata ai minori, che pubblicherò
a seconda delle
vostre opinioni su questa fanfiction u.u No, scherzi a parte xD
E se siete fan Brittana,
date un
occhio alla mia Future Fic Deep
In My Heart
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