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Autore: Scar    25/10/2006    1 recensioni
Cosa accadrebbe se un bel giorno i Weasley scoprissero che la loro famiglia non è l’unica tra i maghi ad essere così numerosa?E se tra quelli che dovranno essere i nuovi parenti si celasse una nuova minaccia…forse anche qualcuna in più…?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

TIMIDI APPROCCI


“Cosa guardi?”
“Le stelle!”
“Ma non si vede nemmeno una stella stasera!”
“Lo so…è innaturale…tutta questa nebbia a fine luglio…”
“Sarà per i dissennatori…sembra che abbiano ingoiato la luce del sole e anche quella delle stelle”
“E’ vero… è innaturale…”
Ron aveva lo sguardo diretto verso il cielo di un identificato colore tra il nero e il grigio fumo, ma in realtà non era uscito in veranda per scrutare il cielo alla ricerca di stelle inesistenti, piuttosto per tenere compagnia a Hermione. Da quando era arrivata tre giorni prima alla Tana, non avevano avute molte occasioni per parlare da soli visto che, per le imminenti nozze di Bill, la casa s’era di nuovo popolata di tutti i Weasley al completo.
Si trovò, senza sapere nemmeno come, con gli occhi che si erano spostati dal cielo al profilo della ragazza, con il cuore che gli stava battendo a mille già da un po’ e le narici sature del suo profumo.
Erano così vicini…bastava un gesto…un minuscolo gesto e lui avrebbe potuto trovarsi con il braccio a stringerle le spalle, ma Hermione scelse proprio quel momento per voltarsi verso di lui e la sua mano, che aveva ormai già preso lo slancio, si trovò in un attimo a scorrere in modo impassibile e innocente attraverso i propri capelli.
“Tua madre è molto eccitata, vero?” fece lei con un mezzo sorriso.
“In modo eccessivo, direi…anche questo è innaturale”
Hermione lo guardò accigliandosi.
“…volevo dire affannarsi per un matrimonio…festeggiare…dopo tutto quello che è accaduto…”
Hermione sospirò “Sì…forse hai ragione…ma la vita è così…ci spinge a fare delle cose…a continuare ad andare avanti anche quando pare che non si dovrebbe”
Ron riprese a guardare il suo profilo, le labbra incurvate leggermente verso il basso.
Sì, la vita ci costringe a fare delle cose anche quando sembra che non vanno fatte e in quel momento Ron aveva una dannata voglia di baciare Hermione. Poteva darle un bacio sulla guancia, magari avrebbe capito quanto lei gli piacesse.
Il dolore per la morte di Silente li aveva fatti riavvicinare come non erano riusciti a fare in tanti anni che si conoscevano, ma dopo un ultimo abbraccio alla stazione di King’s Cross, il primo contatto fisico che erano riusciti ad avere dopo poco più di un mese di lontananza era stato una calorosa stretta di mano.
“Sarà meglio rientrare…fa freddo!”
Hermione si voltò con una mossa brusca e Ron mascherò il suo tentativo di avvicinare le labbra con un colpo di tosse.
“Sì…fa davvero freddo!”
Le sue orecchie, però, avevano preso una tonalità bordeaux e una vampata di calore lo aveva avvolto come se fosse appena riemerso da un mare di lava. Rientrarono in casa dove il signor Weasley era seduto comodamente in poltrona a sfogliare un quotidiano e la moglie a lucidare a mano delle coppe di cristallo. I due ragazzi pensarono entrambi a ragione che la donna lo stesse facendo per scaricare il nervoso, visto che era un’operazione che ripeteva tutte le sere da settimane.
“Diventeranno invisibili!” le disse il figlio con un mezzo sorriso.
“Eh?” la donna lo guardò stranita. Probabilmente non aveva nemmeno capito cosa veramente intendesse.
Dopo una buonanotte in coro, i due ragazzi salirono al piano superiore dove si trovavano le rispettive camere da letto.
Ron rimase sulla soglia della camera che la ragazza divideva con Ginny ad osservarla mentre lei scopriva il lettino e prese a sprimacciare il cuscino.
E’ così difficile dire ad una ragazza che ti piace…quanto veramente ti piace?
“Hermione…senti…io…”
“Non farlo Ron!” Hermione lo interruppe senza voltarsi, all’apparenza tutta presa a far diventare la piega del lenzuolo perfetta.
“Non sai nemmeno cosa avrei voluto dirti!”
“Allora qualsiasi cosa avresti voluto dirmi…non dirlo…rovinerebbe tutto!”
Ron si raggelò. Hermione non era stupida e aveva capito da tempo tutti i suoi timidi tentativi di approccio. Ron avvertì un fastidioso pizzicore agli angoli degli occhi. Che stupido era stato a pensare che lui e Hermione avrebbero potuto...
Che stupido!
Continuò a ripetersi prima di smozzicare un frettoloso buonanotte e allontanarsi.
“RON!”
Il ragazzo ritornò con un balzo sulla soglia della stanza sfoggiando un largo sorriso speranzoso ed Hermione si trovò di fronte a lui a mordicchiarsi le labbra, gli occhi lucidi.
“Con permesso!” Ginny spinse il fratello di lato con una spallata senza nemmeno dargli il tempo di spostarsi.
Entrambi i ragazzi la seguirono con lo sguardo mentre s’infilava nel suo lettino e si raggomitolava fino a scomparire tra le lenzuola.
Ron ritornò a fissare di nuovo Hermione e intanto si tormentava le dita fino a farle diventare blu. Negli occhi tanti punti di domanda, quasi una supplica.
“Niente…Ron…volevo solo…” Hermione indirizzò brevemente lo sguardo alla sagoma di Ginny che s’era appallottolata come un riccio e poi di nuovo a Ron. Sembrava estremamente nervosa.
“…volevo solo augurarti buonanotte e…cerca di non dormire fino a tardi…lo sai che dobbiamo andare a…” il resto della frase si spense in un bisbiglio muto mentre di nuovo gettava un’occhiata trasversale nella direzione di Ginny.
“Sì…lo so bene…non preoccuparti!” il suo tono era fin troppo chiaramente deluso.
Quando si allontanò definitivamente e dopo aver sentito lo scatto della porta chiudersi dietro le sue spalle, avrebbe volentieri preso a pugni qualcuno.

  
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