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Autore: asly    28/03/2012    1 recensioni
Introduzione:
-FFF … che noia!- mormorai orami esausta da quell’interminabile lezione. Distrutta cambiai nuovamente posizione del braccio, e finalmente le mie preghiere vennero accettate e la campanella suonò. Mi affrettai a raggiungere la mandria di studenti che tentava di uscire il più velocemente possibile dalla classe. Quando arrivai in corridoio una nuova ondata di studenti mi travolse: era proprio brutto essere una matricola!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzai e vidi un ragazzo sul balcone dei nuovi vicini, che rideva di gusto. Poi mi fece cenno con la mano in segno di saluto ed entrò in casa. Ma tutte a me?! Furibonda rientrai in camera e non ci uscii fino alla mattina seguente.
Aprii gli occhi piano piano  sbattendoli più volte nel tentare di svegliarmi. La luce dalla finestra illuminava la mia stanza disordinata. Mi girai a pancia in su e rimasi qualche minuto ad osservare il soffitto. Solo pochi istanti dopo realizzai che cosa sarebbe successo fra poche ore. –Bah tanto vale divertirsi e approfittarne…-mormorai tra me e me.
Scesi in cucina  a fare colazione. Presi il pacco dei cereali dallo scaffale e vi infilai la mano dentro energicamente, iniziando a sgranocchiare.
Poche ore dopo iniziarono i preparativi per la festa, e mia sorella saltava da una parte all’altra della casa mentre io mi limitavo a oziare in giardino. Nessun segno  del ragazzo misterioso. Beh, almeno, dopo quella figuraccia non è che ci tenessi molto a rivederlo, ma comunque mi incuriosiva. Beh lo ammetto era proprio bello.. con tutti quei ricciolini!! Ma sapevo benissimo che non avevo speranze quindi limitavo i miei “film mentali” cercando di scrollarmi dalla testa il suo viso. Ma per quanto ci provassi il mio pensiero ricadeva sempre su di lui. Un esempio accadde quella mattina mentre facevo colazione sgranocchiando i cereali . Ad un certo punto mi sono chiesta : chissà se a lui piacciono i cereali… E il risultato? Il suo bellissimo volto stampato nella mia testa.

Forse troppo poco tempo dopo arrivò l’ora X  e subito il campanello iniziò a suonare all’impazzata con gente in ogni angolo della casa.
Dopo poco più di dieci minuti mi ritrovai in balcone. Mi arrampicai sul muretto del terrazzo a guardare il panorama. Diana perché non riesci a divertirti come tutti gli altri? Pensai. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua…Sospirai per le troppe domande che mi frullavano in testa, poi mi sdraiai  sul muretto a guardare il cielo. Dio quanto mi mancava Marta! Era stata la mia migliore amica per diversi anni ma tutto finì quando i suoi decisero di trasferirsi in un'altra città ed io rimasi sola. Quell’unica amica era scomparsa. Una lacrima  scese sulle mie guance ma la riasciugai subito. Non era proprio da me piagere. Tirai fuori il telefono dalla tasca dei jeans e guardai l’ora. Solo le dieci?? Per quanto sarebbe durata questa tortura? Sbuffai irritata e rimisi il telefono al suo posto con forza.
Poi un rumore mi fece tirare su di scatto e mi voltai verso la casa di fronte. Non so cosa fosse successo ma ero sicura di avere visto una sagoma rientrare in fretta e furia in casa.
-Perfetto pure i vicini che non si fanno i fatti loro!- grugnii saltando giù dal muretto e ritornando in camera.
Intanto nella casa di fronte un ragazzo ,affacciato alla finestra, sorrise.
  
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