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Autore: Queen of the Night    28/03/2012    1 recensioni
Proviamo a pensare ad un Kurapika un po' meno deciso e più maneggevole...
Scoprirete tutto all'interno della storia :).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurapika, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, questa è la mia prima FF su HXH, vorrei presentarmi;
Sono Queen of the Night e ho già pubblicato altre due FF
1) Alice e cercatori...Narumi e Karen (Alice Academy)
2) Lacrime di sangue per amore (Criminal Minds)
Spero che anche questa FF vi piaccia, molto probabilmente pubblicherò ogni de settimane.


CHI SEI?

Ciao, mi chiamo Sophie ho 13 anni e abito a Venezia con il mio tutore, Metz.
I miei genitori sono morti quando io avevo poco più di 1 anno per colpa di un
incidente aereo.
Mia mamma si chiamava Sophia, aveva 24 anni ed era una Musical-Hunter e nella
sua vita reale era una famosissima cantante, mentre mio padre si chiamava Kaito,
aveva 26 anni ed era un Archeological-Hunter, un mito.
Alla loro morte sono stata adottata da un amico di mio padre che mi ha cresciuta e
allevata fino ad ora.
Per i primi 4 anni siamo rimasti a vivere in Inghilterra, la città natale di mia madre, e
poi negli ultimi dieci siamo venuti qui a Venezia.
La casa è stupenda, si trova in centro, ha il piano terra, il primo piano e la mansarda;
al piano terra c'è una grande entrata con un tappeto rosso rettangolare, a sinistra la cucina
con la sala e a destra l'ufficio personale di Metz.
Al primo piano ci sono 5 stanze e tre bagni; la stanza di Metz è sbito dopo le scale mentre
la mia è quella in fondo al corridoio a destra.
Ma il posto che adoro in assoluto è la mansarda; quando siamo arrivati era solo un ammasso
di ragnatele e polvere, insomma una vera schifezza, ma con l tempo e con l'aiuto dei miei amici
l'ho trasformata in una specie di base per riunirci, e l'ho fatta insonorizzare per evitare orecchi indiscreti.
Bhe, questa è casa mia e un piccolo riassnto della miavita... ah dimenticavo, io sono
alta nella media e molto magra, con capelli lunghi fino alle spalle neri e gli occhi color
del cielo, Metz dice che sono un dono del celo stesso e che assomiglio molto a ma madre.


 



Era una giornata come tante altre, ma non immaginavo che alla fine avrei avuto
molte domande senza risposta.
Come ttte le mattine, non ho sentito ne Metz che usciva ne le tre sveglie a mia disposizione,
quindi Seiji e Hiroto mi hanno svegliato alla loro maniera, con una trombetta da stadio
che mi ha fatto fare un  salto fino al soffitto.
Seiji e Hiroto sono i miei due migliori amici, Seiji è biondo con gli occhi verdi e un
carattere gentle e affettuoso, ma non è ingenuo, che vede un lato positivo in tutto
quello che accade, mentre Hiroto ha i capelli neri e gli occhi blu e ha una carattere
scontroso e scorbutico, ma nei momenti di bisogno sa darmi la forza di cui ho bisogno.
Dopo avergliene dette di tutti i colori sono andata in bagno, mi sono preparata e mi sono
vestita, con una T-Shirt verde, dei Jeans blu, corti e delle All-star megagalattiche; mi sono
messa una pinza nei capelli e mi sono truccata con la matita e l mascara blu che risaltano
ancora di più i miei occhi.
Dopo essere uscita di casa siamo andati al Parakiss a fare colazione, mentre io bevevo un
cappuccino e una brioche ho ricevuto un messaggio da Anna:

Arriviamo un po' più tardi perchè Satzuki non si è alzato presto,
Baci,
Anna ;)



Quando Anna e Satzuchi furono arrivati, aspettammo che finissero la colazione e mentre loro
si dirigevano verso scuola io, Seiji e Hiroto andammo Central Town a fare un nuovo record,
arrivare a scuola in meno di 5 minuti in skate... record superato.
Dopo di questo ci fuorono solo lezioni noiosamente noiose che passai a dormire.
Nel pomeriggio andammo tutti alla spiaggia veneta a fare surf e a prendere il sole, poi sono
tornata a casa.
Seiji e Hirot son fratelli e hanno in coprifuoco alle dieci, ma i loro genitori son sempre fuori
per lavoro fino a tardi, quindi anche quella sera a mezzanotte erano li a fari compagnia mentre
aspettavo il ritorno di Metz.
Sentii aprire la porta, era Metz, fec uscire i due agazzi dalla finestra per non essere
scoperti e andai alla porta ad accoglierlo.
Ma Metz non era da solo, con lui c'era un ragazzo alto più o meno come me, era coperto
con un mantello marrone davvero orrendo e aveva lo sguardo basso.
" Lui è Kurapika, i suoi genitori sono stati uccisi da delle persone molto cattive; te lo affido,
io devo andare alla poliza " Detto questo se ne andò.
Lui restò li, immobile, mi avvicinai e lo portai dentro, andammo nel bagno;
riempii la vasca di acqua calda e finalmente gli feci togliere quell obrobrio che aveva addosso.
VISIONE CELESTIALE... E DEPRIMENTE ALLO STESSO TEMPO...
Aveva i capelli biondi a caschetto e una corporatura magrissima.
I suoi occhi mi spaventavano, erano di un colore rosso, scarlatti all'interno dei quali c'era
tutto l'odio e la sofferenza del mondo.
Gli tolsi la maglia, era ricoperto di sangue, non suo; continuava a rimanere mmobile, così
presi una spugna e iniziai a pulirlo, molto delicatamente, come se quel ragazzi dagli occhi
color cremisi si potesse infrangere come il vetro se toccato troppo forte.
Gli diedi dei vestit puliti di Metz, troppo lunghi, ma non avevo altro e buttai i suoi che erano
inutilizzabili anche se lavati con amuchina.
Come ho detto la casa è molto grande quindi non ebbi difficoltà a trovagli una stanza,
di fianco alla mia; era molto ampia, con pavimento riscaldato, camino, letto a una piazza e 
mezza e una scrivania; le pareti blu e il legni marrone.
Si sedette sul letto a guardare il fuoco; andai a prenderle qualcosa di caldo.
Scesa in salotto trovai Metz che leggeva un giornale, ero talmente impegnata ad osservare
Kurapika che non lo avevo sentito arrivare.
" Come sta? " Mi chiese.
" Non lo so, non ha detto una parola, ma... " Non ebbi il tempo di finire la domanda.
" Sono le due, è tardi vai a dormire, domani ti darò tutte le spiegazioni che vuoi. "
Certo, come no, e come sempre se la sarebbe filata per evitare di rispondere alle mie domande.
Tornai nella stanza di Kurapika, con una tazza di the fumante; era ancora li a fissare
il fuoco con i suoi occhi rossi. Alimetai il fuoco in modo che rimanesse acceso tutta la notte.
Quando ne uscii la casa era piombata nell'oscurità, i camini si erano spenti e Metz 
era andato a dormire, così anche io andai nella mia camera, ma non riuscivo a prendere sonno,
pensavo a quel ragazzo che sitrovava nella stanza a fianco alla mia.
Erano le 5 del mattino finalmente la stancezza prese il sopravvento sui miei pensieri.


Fineeeeeeeeeeeeeeeee... primo capitolo :) bhe rispetto alle mie aòtre storie è piuttosto lungo, ne vado fiera.
Mi raccomando recensite in molto voglio sapere cosa ne pensate anche se negativamente, le critiche sono ben accette.
Baci,
Queen of the Night! :)









 

  
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