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Autore: nil    29/03/2012    1 recensioni
Quando l'amore è l'arma più forte che possa esistere, e niente può riuscire a fermare due cuori innamorati che si cercano senza sosta.
Nella vita... nella morte... e oltre...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XX: La luna in aiuto…

 

Nessuno di loro poteva sapere che quello sarebbe stato l’ultimo giorno…

L’ultimo…

E la lotta contro Sauron sarebbe terminata…

Cupe tenebre a fare da sfondo alla guerra…

Nella terra di Mordor il sole non sorgeva mai, solo fuoco nero e oscurità davanti ai loro occhi…

Uomini…

Elfi…

Nani…

I popoli della Terra di Mezzo combattevano fianco a fianco, come forse non avevano mai fatto prima…

Erano stati in molti a cadere sotto l’oscura potenza dello sterminato esercito di orchi, eppure…

Ancora forza nelle mani per stringere ben salde le armi…

Ancora tenacia nei loro occhi quando si trovavano di fronte al nemico…

Ancora rabbia a spingere i loro cuori nella lotta contro l’Oscuro Signore…

No…

Nessuno si sarebbe arreso…

Nessuno si sarebbe tirato indietro…

Neanche due pacifici Hobbit che, sfidando la loro paura, erano penetrati nelle viscere del Monte Fato…

Gandalf con loro…

E quando la battaglia sembrava favorire le forze del Male, accadeva sempre…

Sempre…

Un miracolo forse…

O forse no…

Nondimeno…

Improvvisi lampi di fuoco bianco scendevano dal cielo e facevano strage di orchi…

E terrificanti vortici di limpida acqua si aprivano spaccando il terreno ed inghiottendo inesorabili i nemici…

Si…

Altre due forze affiancavano il Bene nella lotta contro Sauron…

Aragorn l’aveva capito quando, gettato a terra ferito e disarmato, aveva visto l’orco che lo sovrastava scomparire in una voragine d’acqua…

Noi ci rivedremo ancora”…

Allora si era ricordato della promessa…

 

Un inferno…

Come altro definire altrimenti il terrificante scenario che gli si presentava in quel momento davanti agli occhi…?

La paura aveva ormai invaso il suo cuore, eppure doveva farcela…!

La voce di Gandalf gli rimbombava nelle orecchie…

" GETTALO FRODO! GETTA L’ANELLO! "

Spaventose lingue di fuoco intorno a lui…

E disumane grida…

Uno strano pensiero gli attraversò d’improvviso la mente: quante cose avrebbe dovuto raccontare a Bilbo, una volta tornato a Gran Burrone…!

Le miniere di Moria e la loro buia pesantezza… e l’opposta fresca leggiadria di Lothlòrien e di Dama Galadriel…

" PRESTO FRODO, FA PRESTO! "

La prigionia ad Isengard, la tortura subita da Legolas, la loro evasione dalle prigioni di Saruman e la fuga dell’Elfo…

" GETTA L’ANELLO NEL FUOCO, FRODO! "

E poi… la guerra contro Sauron naturalmente…

La terribile guerra che aveva coinvolto tutti i popoli della Terra di Mezzo…

Una repentina folgorazione ad attraversargli improvvisamente il cuore: ancora un passo verso quel fuoco, e la causa di tutte le sofferenze patite dalla gente della Terra di Mezzo, sarebbe scomparsa per sempre…

Doveva solo… tendere il braccio e lasciare cadere quel nero gioiello, che ora risplendeva di una tetra luce nel palmo della sua mano, nelle viscere del Monte Fato…

Ancora un passo…

Solo uno…

Riuscì a percepire distintamente la scia di fuoco che l’Anello gli disegnò sulla pelle mentre, piegata la mano da un lato, lo lasciava cadere…

Lo guardò piombare in quella lava fumante, allontanandosi sempre più da lui, e trascinare con sé tutto il regno del Male.

E quando quella nera fiamma lo accolse facendolo scomparire alla sua vista, atroci grida riempirono le sue orecchie, mentre una gigantesca onda di fuoco si levò innanzi a lui, di un bagliore talmente accecante che lo Hobbit fu costretto a coprirsi gli occhi con le mani, convinto che non sarebbe più uscito vivo da quell’inferno che ormai, lo sapeva, lo aveva inghiottito…

 

" Cosa… cosa succede…? " chiese ansimante Gimli.

" Io non… non capisco… " mormorò Haldir che era al suo fianco.

I due orchi che si stavano preparando a fronteggiare, avevano improvvisamente arrestato la loro corsa, ed erano caduti pesantemente a terra.

E come loro, tutto l’esercito del Male si era lentamente spento…

Sauron era scomparso… e come a voler seguire il loro padrone, tutti gli orchi l’avevano seguito, dissolvendosi in una piccola nube di fumo nero…

 

Grida di gioia iniziarono a levarsi quando, aggrappati l’uno all’altro, feriti, stremati, due giovani Hobbit emersero dalla gola del Monte Fato, ed insieme alle armate del Bene, salutarono la splendente luna piena che aveva finalmente squarciato le tenebre ed illuminato quella chiara notte, regalando un cielo perfetto imbrattato di lucenti stelle.

 

Frodo e Sam raggiunsero Merry, Pipino, e gli altri.

Immensa fu la gioia che riempì i loro cuori quando si persero in quel caloroso abbraccio…

Re Elrond, accompagnato da Aragorn e Thranduil, si fece loro incontro, e si inginocchiò di fronte a Frodo poggiandogli una mano sulla spalla.

" Mio coraggioso Hobbit, la Terra di Mezzo ora è salva grazie a te… "

" Sire Elrond… io… io… "

" Ti sia dunque fatto onore Frodo Baggins…! " disse Aragorn sorridendogli ed inginocchiandosi a sua volta in segno di rispetto.

" ONORE A TE…! " una voce si alzò nell’aria e si espanse come un’eco mentre, con stupore, gli occhi del giovane Hobbit poterono vedere tutto lo sconfinato esercito del Bene che si inginocchiava di fronte a lui… per lui… Frodo Baggins… il portatore dell’Unico Anello che aveva sconfitto le forze del Male…


 

  
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