Dolore della mancanza.
[109 parole]
Le dita d’alabastro sfioravano lente il margine del libro.
C’era troppo silenzio per essere vero.
Un sibilo, fin troppo vicino, la distolse.
Solo quando realizzò che non poteva trattarsi di chi lei pensava, tornò ad abbassare lo sguardo sulla pagina.
Il tonfo di una ghianda a terra, a pochi centimetri di distanza, la fece sussultare.
Di solito c’era sempre Ares che la distraeva ogni qual volta tentava di concentrarsi.
Possibile che in sua assenza fosse tanto vulnerabile?
Se lui avesse udito quei discorsi non avrebbe esisto a sottolineare –con malcelato entusiasmo- quanto debole fosse.
“Sbrigati a tornare” bisbigliò, lasciando che il tomo le scivolasse di mano.