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Autore: DumbledoreFan    29/03/2012    10 recensioni
"Quando Darren riuscì a scovare, in un angolo remoto di un camerino sperduto, la quarta sedia di cui aveva bisogno per concludere il suo ingegnosissimo piano ‘crearsi un letto nelle condizioni più impervie’, avrebbe voluto esultare a gran voce, ma si rese subito conto di essere troppo esausto per farlo, così prese la sedia in silenzio e si avviò mestamente verso l’angolo libero che aveva adocchiato per schiacciare un sentito pisolino.
Arrivò dove aveva raggruppato le sedie e mise l’ultima in fondo alla fila, tirando a quel punto un sospiro trionfante. Finalmente, dopo ore e ore di prove ininterrotte, avrebbe potuto godersi un po’ di meritato riposo, dato lo smisurato accumulo di stanchezza di quei giorni e soprattutto di quelle ultime ore, ed era proprio sul punto di stendersi e crollare senza vergogna sul suo letto ingegnosamente improvvisato, quando nella stanza arrivò Chris."
{CrissColfer inspired by the 29th March CrissColfer riot}
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa ff è dedicata a Giulia C., che mi ha ispirato l'idea, che sclera sempre con me, e che è un vero amore!
Ti voglio bene tesoro









And you still ask why they think you're together?








Quando Darren riuscì a scovare, in un angolo remoto di un camerino sperduto, la quarta sedia di cui aveva bisogno per concludere il suo ingegnosissimo piano ‘crearsi un letto nelle condizioni più impervie’, avrebbe voluto esultare a gran voce, ma si rese subito conto di essere troppo esausto per farlo, così prese la sedia in silenzio e si avviò mestamente verso l’angolo libero che aveva adocchiato per schiacciare un sentito pisolino.

Arrivò dove aveva raggruppato le sedie e mise l’ultima in fondo alla fila, tirando a quel punto un sospiro trionfante. Finalmente, dopo ore e ore di prove ininterrotte, avrebbe potuto godersi un po’ di meritato riposo, dato lo smisurato accumulo di stanchezza di quei giorni e soprattutto di quelle ultime ore, ed era proprio sul punto di stendersi e crollare senza vergogna sul suo letto ingegnosamente improvvisato, quando nella stanza arrivò Chris.

Il ragazzo aveva, come lui d’altronde, ancora indosso i vestiti di scena e il volto allungato dalla stanchezza, con gli occhi appena socchiusi e il passo strascicante. Lanciò un’occhiata spenta al moro e poi alle sedie messe in fila, liberando poi un borbottio gutturale e lasciandosi cadere per terra, chiudendo gli occhi.
Darren rimase in piedi fermo, con le braccia immobili lungo i fianchi, ad osservare il soprano con espressione appena pensierosa.

Chris era bellissimo.

Lo aveva sempre pensato, dalla prima volta che si erano incontrati. Si ricordava di averlo pensato consciamente e chiaramente quella sera che andarono a cena insieme, mentre lo guardavo interessato ascoltando la sua voce cristallina e non riuscendo a fissarlo troppo negli occhi, dato che quelle pozze d’acqua sembravano abbagliarlo. Non avrebbe saputo spiegare a parole che cosa rendesse Chris così bello, eppure tutte le volte che lo vedeva (e questo succedeva praticamente tutti i giorni),  anche nelle sue condizioni peggiori, non riusciva proprio ad evitare di pensare a quanto fosse bello. Anche in quel momento, sdraiato malamente sul pavimento con aria sconvolta ed esausta, era l’unica cosa che era venuta in mente a Darren guardandolo.

E la cosa che poteva sembrare assurda quanto notevole, era che il suddetto Darren Criss, non si era mi posto nessun minimo problema riguardo a tutto questo, in fondo perché avrebbe dovuto? Gli piacevano le ragazze e gli piaceva Chris. Chi avrebbe potuto biasimarlo?

Il moro dunque rimase a fissare, immobile e assorto, il ragazzo steso per terra finché non si riscosse appena e decise di avvicinarsi di qualche passo all’altro, inginocchiandosi di fianco a lui e posandogli dolcemente una mano sulla spalla.

“Chris? Chris?!” lo chiamò cercando di non essere troppo brusco e il soprano, in tutta risposta, mugugnò appena aprendo un occhio.

“Vai a dormire sulle sedie, che per terra ti viene il mal di schiena.” gli disse premuroso il ragazzo riccioluto, smuovendolo di nuovo per incoraggiarlo ad alzarsi.

Chris a quel punto aprì del tutto gli occhi e sbatté più volte le palpebre, osservando l’altro con aria perplessa.

“Ma… Le hai sistemate tu le sedie, scusa…” replicò Chris con voce un po’ impastata e chiaramente sfinito.

Il moro fece spallucce e sorrise lievemente.

“Tranquillo, posso stare io sul pavimento… Forza, vai a sdraiarti.” lo spronò di nuovo, guardandosi poi intorno alla ricerca di qualcosa che potesse tramutarsi in un cuscino e in una coperta.

“No, no, sto io sul pavimento.” si oppose il soprano con voce flebile ma decisa, spostandosi leggermente su un fianco, mostrando la fervida convinzione e cocciutaggine che lo caratterizzavano. Darren sospirò rumorosamente e gli afferrò i fianchi, tirandolo un po’ verso di sé.

“Chris, dico sul serio, non puoi dormire sul pavimento sennò ti alzi tutto indolenzito e non puoi ballare bene Single Ladies, e credimi, non mi perdonerai mai se rovinassi uno spettacolo del genere.” insistette il ragazzo riccioluto mentre il sorriso sul suo viso si ampliava a dismisura e scuoteva un altro po’ l’amico, che però si limitò a borbottare qualcosa di incomprensibile e a rimanere perfettamente immobile.

Così Darren si ritrovò a sospirare di nuovo e ad osservare il soprano come per trovare una soluzione efficiente, poi questa parve balzargli in testa e sobbalzò in modo appena percepibile, avvicinandosi a Chris e insinuando le mani sotto le sue ginocchia e sotto la schiena.

L’altro non ebbe nemmeno il tempo di domandare a Darren cosa diamine stesse facendo che questo si era rimesso sui suoi piedi, e con un energico balzo aveva tentato di alzarsi sollevando Chris allo stesso tempo.
Nella mente del moro, la scena era stata molto elegante e teatrale, lui che con una sola spinta tirava su un Chris esausto che gli allacciava le braccia al collo e si faceva stendere sulle sedie, così non c’aveva pensato due volte a fare un tentativo.

Peccato che la realtà non fosse sempre come uno se la immaginava.

E soprattutto, peccato che la realtà tenesse di conto di un paio di cosucce chiamate leggi fisiche.

Darren non era mai stato bravo con masse, pesi, forze gravitazionali e leve.
E il risultato in quel momento fu evidente.

Infatti il ragazzo riccioluto non riuscì neanche ad alzarsi per metà, che il peso morto di Chris sulle sue sole braccia e sulle gambe sbilanciate da terra lo fecero capitombolare rovinosamente sul pavimento, portandosi dietro il malcapitato soprano che squittì risentito mentre cadeva sopra Darren.

“Sei un idiota!” lo rimproverò Chris massaggiandosi la testa mentre l’altro scoppiava a ridere fragorosamente e si dimenava indolenzito sotto il peso dell’amico.

“Scusa! Scusa, credevo di farcela.” si giustificò continuando a ridere senza sosta, contagiando inevitabilmente anche Chris, e finendo entrambi per contorcersi dalle risa l’uno contro l’altro.

Il soprano si mise una mano sulla pancia e si voltò trovandosi ad un paio di spanne dal viso di Darren, rosso di ilarità, con il mento appoggiato sul suo petto e la visione lo divertì ancor di più, tanto da rasentare le lacrime. Era una risata con una piccola nota isterica dovuta a stress e stanchezza, ma per di più una sana risata liberatoria e sentita, di vero sfogo.
In quel momento passarono lì accanto a loro Chord e Mark, che presi dalla loro fitta conversazione, si accorsero dei due stesi a terra solo quando rischiarono di inciamparci e, dopo averli saltati all’ultimo secondo, Mark si voltò verso di loro con espressione esasperata sbraitando: “Prendetevi una camera!”.

“Magari, così avremmo un letto!” ribattè Chris ironico, alludendo alle mirabile peripezie in cui si stavano cimentando per trovare un po’ di riposo, ma quando i due colleghi si girarono con tanto d’occhi a guardarlo quasi sconvolti, capì il gigantesco doppio senso e si mise, se possibile, a ridere ancor più forte, mentre Darren stava praticamente soffocando.

Dopo degli interminabili minuti, finalmente i due amici riuscirono a calmarsi e a riprendere un respiro regolare e un colorito decente, scambiandosi uno sguardo divertito, mentre Darren cingeva del tutto la vita di Chris e se lo tirava ancor più vicino per abbracciarlo.

“Per quanto sappia di essere estremamente comodo e piacevole, penso davvero che dovresti alzarti e andare a riposarti sulle sedie. Inoltre, la milza mi servirebbe.” commentò il ragazzo riccioluto passando delicatamente le dita fra i capelli di Chris.

“Mi stai dicendo che sono grasso?” replicò risentito il soprano inarcando un sopracciglio, facendo roteare gli occhi a Darren.

“Per l’amor del cielo.” sbuffò quasi indignato, per poi incrociare lo sguardo azzurro dell’altro.

“Sei bellissimo” terminò con il tono più convinto del suo repertorio.

A quelle parole Chris boccheggiò appena, non sapendo cosa rispondere, ma comunque non ne ebbe il tempo perché qualcuno appena dietro di loro si schiarì pesantemente la gola.

I due ragazzi alzarono la testa per trovarsi di fronte a Lea che li stava osservando con le mani sui fianchi e un cipiglio tra il divertito e il rassegnato.

“E vi chiedete ancora perché pensano che state insieme?”










Spazio dell'Autrice.



 

Sì, ormai mi sento una specie di macchinetta, invece di "inserire moneta - esce il prodotto", sono "inserire riot - esce fanfiction".
Ma come, come potevo trattenermi dallo scrivere dopo una riot del genere? Semplicemente non potevo.

Tra l'altro io adoro scrivere così, trascinata dalla sola e pura ispirazione, niente idee, niente premeditazioni, solo...l'emozione e una pagina bianca.

Naturalmente vengono fuori cose senza senso, tipo questa, ma alla fine vale la pena, no? 

Così eccomi qui, dopo le foto che stamani mi hanno fatto letteralmente crollare in classe (ho cominciato a sbraitare e piagnucolare tra le braccia dei miei compagni di classe), sentivo il viscerale bisogno di dare una scena a quelle foto...e così eccola la scena, ispirata alla foto di loro che dormono vicini nel backstage del tour.

Chissà, magari se mi va butterò giù qualcosa anche sull'altra. Più sconcia. Molto più sconcia (qui lo dico e qui lo nego xDD).

Non ho appunti naturalmente, spero solo che vi sia piaciuta <3

Grazie mille al mio amore Jessika, aka Chemical Lady, che mi ha betato subito (come farei senza di te? **) e a tutti quelli che leggeranno!!

Un grazie particolare anche a tutte le meravigliose persone che commentano o semplicemente mettono mi piace nella mia pagina di Facebook ( http://www.facebook.com/pages/Some-dudes-are-straight-Until-they-meet-the-right-guy-DumbledoreFans-FF/247446328619609 ) e chi mi sostengono e mi fanno sempre compagnia! Vi adoro e vorrei abbracciarvi uno ad uno! Grazie **

Buona notte amori <3 

   
 
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