Il contrappasso
-Capitolo 1-
L’idea di Roberta
-Che cosa è successo?-chiese Adrien allibito.
Il ragazzo osservava quella che fino a qualche ora fa era una terrazza e che ora sembrava un giardino botanico.Infatti un ammasso di rami color carbone avevano circondato la veranda fino a formare una parete molto spessa da cui tuttavia penetrava qualche debole raggio di luce.
-Non ti conviene entrare-esclamò Pierre
-Ma che cosa è diventata?Una nuova stanza?-
-No…somiglia più ad una cappella-osservò Roberta sorridente
-Una cappella?Ma è il luogo in cui si conservano i cadaveri!-
Il ragazzo dai capelli biondi ci pensò un attimo e poi inorridito esclamò:-Pierre cosa hai fatto?-
-Non è mica un reato portarsi un cadavere in casa?-
-Ma è da squilibrati!-
-Ascolta,zietto c’è una ragione!-
Adrien curioso di scoprire le ragioni di un atto così sconsiderato si appoggiò ad un muro ed ascoltò il racconto di Roberta.
-L’idea è stata mia.Ieri mentre sfogliavo distrattamente alcune pagine del diario di mamma ho avuto un lampo di genio!Lei e Pierre hanno lottato tempo fa contro Ice e dopo aver cercato di purificare il suo noir sono stati annientati.Sono finiti senza vita nella foresta e lì i folletti li hanno trovati e salvati.Ora che Chocola è morta ho pensato che i folletti potrebbero fare lo stesso…-
Pierre completò il racconto:-Allora io avendo pensato che era una grande idea sono andato al cimitero e con molta fatica ho sollevato il masso che ricopriva il suo corpo.Ho dato un’occhiata al suo corpo pallido e candido,poi l’ho afferrato e l’ho portato qui.-
-Allora che ne pensi?-chiese Roberta euforica.
-Non credo che abbiate tutte le rotelle a posto…e poi come fate a convincere i folletti ad aiutarvi?-chiese perplesso
-Abbiamo pensato anche a questo-
Le spine delle piante si allontanarono fino a formare un arco che portava alla veranda.Questa adesso aveva un aspetto spettrale e macabro soprattutto a causa del cadavere contenuto al suo interno.I tre si avvicinarono alla grande bara posta al centro e osservarono il corpo di Chocola.
Contemplarono il viso impassibile e sereno della donna e la sua pelle candida e dura come il marmo.Quello spettacolo apparve ad Adrien come qualcosa di ripugante ed irreale,ma gli altri due (soprattutto uno) non la pensavano così.
-Come è bella…sembra che stia dormendo-esclamò Pierre pensieroso accarezzandole una guancia-e adesso tocca a me cercare di svegliarla-
Si mise al centro della stanza e alzò le mani al cielo.I pochi raggi di luce che entravano attraverso i rami scuri erano adesso tutti concentrati su di lui.
Alzò lo sguardo e cominciò a gridare:
-Folletti del bosco,vi ringrazio di avermi salvato la vita una volta ma devo chiedervi un altro favore.Salvate Chocola,vi prego!So che lo farete perché la conoscete…sapete che è cresciuta tra voi e vi ha sempre aiutato…inoltre è la persona più generosa di tutte!Se vi serve un sacrificio io mi propongo come candidato.Spero mi abbiate ascoltato-
Detto questo chiuse gli occhi e rimase in attesa.
I due spettatori però guardarono in alto senza alcuna speranza.Anche Roberta,che aveva ideato il piano adesso non ci credeva più.Erano passati ben dieci minuti e non era accaduto nulla.
-Sicura che funzionerà?-chiese Adrien alla bambina.
-Non ne sono molto sicura…ora-
In quell’istante però quasi a punire la loro malafede una grande luce investì la stanza e costrinse tutti a chiudere gli occhi.
Quando aprirono gli occhi la camera era di nuovo scura.Questo perché tutta la luce era stata raccolta in una sfera che fluttuava sulla testa del cadavere.
-Ce l’hai fatta-
-Così sembrerebbe…adesso però dobbiamo aspettare.-
Sapevano che il cammino sarebbe stato lungo e tortuoso ma adesso avevano la certezza che la loro cara Chocola era di nuovo tra loro.