Fuggire, fuggire, correre…

Verso dove, non ha importanza. Fosse anche verso la morte.

E a nessuno potrebbe importare se Faith morisse, giusto?

La Monna Lisa continuerebbe a sorridere, giusto?

Perchè Faith è cattiva, Faith tende la mano alla Signora con la falce e le sorride lasciva, Faith è la puttana del Male, personificato nelle sue mani lorde di sangue e nella sua bocca affamata di dolore.

Faith è una pantera che se la fa con i lupi.

Ma non per lui…

Guardati ora, in quel pallido riflesso… cosa è rimasto di te?

Alla pantera hanno strappato le zanne e spezzato le unghie.

Qualcuno ha guardato i suoi occhi maligni e ha visto un'anima sofferente, qualcuno ha addomesticato la belva, le ha tolto le armi che usava per difendersi contro chi voleva violare il suo mondo.

Non puoi accarezzare una pantera. Ne rimarrai ferito. Prima devi avvicinarla lentamente, farle capire che non sei una minaccia. Devi sussurrarle parole di zucchero filato e mostrare le tue mani inermi.

Se non sai entrare dolcemente in lei, ne sarai dilaniato.

E chi aveva tentato di comprenderla, ne era consapevole.

Cattiva…

Malvagia…

Distruttiva…

Semplicemente diversa. Dannatamente tormentata. Inesorabilmente sola.

Tenti di fuggire dall'abisso… ma anche l'abisso guarda… ti entra dentro, t'invade i capillari e ti avvelena il cervello… Non puoi combattere i mostri, senza diventare un mostro.

Perché non mi hai uccisa?

Compagna della Morte, amante dell'Oblio, avrebbe voluto abbandonarsi tra le loro compassionevoli braccia, in una stretta eterna. Dimenticare così l'odio, il dolore, la rabbia…

…semplicemente, lasciarsi andare…

…semplicemente, permettere al fiume impetuoso che le scorre dentro di essere fermato…

…semplicemente, annientare la paura…

Allora corri, piccola Faith, scappa da tutti, scappa da nessuno, fuggi da un impietoso angelo biondo, da un compassionevole demone oscuro.

Fingi di non vedere gli sguardi che ti esaminano, ti scrutano, ti trafiggono. Fingi di non sentire gli apprezzamenti su quel corpo, che troppo spesso hai usato come tabernacolo d'angoscia e come strumento dell'odio che dilania la tua anima.

Fingi di essere ancora una pantera.

Ma sei solo una bestia addomesticata con un animo nero. Non come la notte, affascinante e incantevole, ma come la pece, come il petrolio. Fetido. Viscido. Sporcato dalle macchie rosse che tu stessa hai provocato, vittima del tuo crimine.

E ormai sai la verità.

Sei sporca, come le tue ginocchia ora che cadi a terra…

Sei sudicia, come il tuo viso, dove il fango delle tue mani si mescola alle lacrime che stai versando…

Senza più speranza. Senza più nulla. Solo dolore e dolore e dolore.

Come può l'inferno essere peggio della mia vita? Tragedia interminabile, imperitura…

………………………………………

Ma io non vedrò la fine di questa tragedia.

La pantera è entrata nella gabbia.