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Autore: Finn    30/03/2012    1 recensioni
La fine del mondo : un roseo passato , un presente frenetico, un grigio futuro : si sviluppano alle spalle di tre protagonisti diversi, con i loro drammi e le loro vite...
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali :

Eccomi qua, con qualcosa di molto... stupido, ecco.
Ascoltavo Mad world ( Gary Jules ) e ho iniziato a pensare ad una possibile fine del mondo. Una possibile, ciclica, naturale apocalisse. Le parole della prima strofa della canzone, accompagnate alle mie deliranze, mostrano quanto è secondo me lo sviluppo degli eventi. Il passato, dolce ed evanescente, il presente frenetico e razionale e il futuro , povero e nero che corre incontro alla sua fine.

Enjoy your reading guyz ~♥

 

{ All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces }


 

 


Una vecchia foto in bianco e nero danzò nell'aria. Il meraviglioso minuetto suonato dal vento colmava la stanza di note chiare e dolci come pasticcini.
Tutto intorno c'era un forte profumo di pane appena sfornato, ancora caldo.
Due mani bianche ed affusolate lo sfornavano e lo ponevano su di un lungo vassoio in metallo con gesti delicati ed armonici.
Dalle mani bianche salivano due braccia altrettanto candide che si univano a due spalle ossute per raggiungere un busto esile , bardato da vecchi ed ampi vestiti .
Nessun viso sovrastava il corpo di quella donna. Lineamenti ideali , dipinti dalla poesia dell'immaginazione, ma quegli occhi celesti e quelle labbra sottili non appartenevano a nessuna persona realmente esistente.
Fuori dalla finestra, solo un vasto cielo color albicocca e le polpose foglie di un pero.
Non era inverno.





{ Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere }

 

 


Una ventiquattr'ore in pelle nera ciondola dalla stretta presa del suo proprietario.
Nuvole grigie ricoprono la città , tinta dello stesso colore in più sfumature: il grigio scuro delle fabbriche, quello sporco del fumo, quello granuloso della strada, quello gessato degli abiti eleganti.
Cravatte rosse e taxi gialli non rallegrano affatto la metropoli in frenetico movimento. E' mattina.
Bisogna produrre.
Bisogna lavorare.
Due uomini si incrociano, le loro scarpe firmate producono un ticchettìo snervante sull'asfalto.
Il primo, alto un metro e ottantaquattro, capelli castani e occhi verdi, ama il paracadutismo ed ha un compagno più piccolo di lui. Gli mancano i suoi riccioli corvini e il suo corpo stretto al proprio senza alcuna vergogna per la loro diversità.
Il secondo, alto un metro e ottantaquattro, capelli castani e occhi verdi, ha una bella moglie che lo aspetta a casa, tagliata a piccoli pezzi e nascosta in un frigorifero in attesa di essere nascosta e sepellita per sempre.
I due sorridono e si salutano, uno prosegue verso nord, l'altro verso sud
E nessuno dei due saprà mai quali paure si celano dietro ai loro sorrisi pronti a presentarsi puntuali sul posto di lavoro.
Sembrano simili, entrambi pieni di timori.
Ma lo sono davvero?
E non è primavera.


{ Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression }



 


Un tovagliolino di seta pulirà le lenti chiare degli occhiali che il signor Smith starà tenendo in mano. Lo ha guadagnato con tanta fatica, per far sentire un po' ricca la sua famigliola.
Quello stesso tovagliolo passerà a sua figlia e a sua moglie e ancora al suo vecchio padre.
La prima, come al solito si lamenterà di non poter avere un fazzoletto tutto suo, e lui le rammenterà che non avranno nemmeno soldi a sufficienza per mangiare quel mese.
La seconda sorriderà riconoscente, decidendo di pulire i propri con il bordo della maglietta e lascerà che sia l'anziano ad usufruire di quel prezioso dono senza che lei l'abbia nemmeno scalfito.
Quest'ultimo non riconoscerà la funzione del pregiato tessuto e vi ci soffierà il naso, lanciandolo a terra con disinvoltura e tornando a lamentarsi del tempo in costante peggioramento. E' cieco.
Il primo tornerà quindi a lavorare i merletti neri che gli permetteranno , alla vendita, di ricavare qualche dollaro per la cena.
Piangerà dal retro di quegli occhiali, cosciente di non poterli ripulire con quel meraviglioso pezzo di seta.
Ma il suo viso sarà impassibile, vuoto, forse sorridente, forse no.
La sua bella famigliola presto perderà l'uso della vista, a causa delle 10 ore quotidiane passate a lavorare merletti neri.
Allora la seta non servirà più a nulla.
E non sarà estate.




{ Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow }


<< Papà , perchè le foglie cadono? >>
<< Perchè il mondo sta per finire, tesoro. >>
<< Papà, perchè il mondo sta per finire? >>
<< Perchè Dio ha deciso così, tesoro. >>
<< Papà, perchè Dio ci fa morire tutti quanti? Non ci vuole bene? >>
<< Non lo so, tesoro. >>
<< Papà, perchè piangi? >>
<< Andiamo a casa. La mamma ha cucinato le uova con il prosciutto >>
<< Papà, perchè le foglie cadono? E' già arrivato l'autunno vero? Non morirete tu e la mamma vero? >>
<< No tesoro. E' proprio così. E' arrivato l'autunno. >>


E mai più sarà autunno.


   
 
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