Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: baby_angel98    30/03/2012    0 recensioni
Uno, due, tre..ad ogni pugno mi sembrava di ricevere una pugnalata al cuore.
Parlava, e piangeva..l'avevo vista piangere, ma mai così, e sapere che se era ridotta in quello stato era per colpa mia, mi uccideva..
Sentii una lacrima rigarmi la guancia..aveva ragione, ma faceva male saperlo, faceva male sentire quelle parole, terribilmente.. fu l'unica cosa che riuscii a dire, poi le bloccai i polsi che ancora scalfivano pugni contro il mio petto, e la strinsi in un forte abbraccio.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come al solito a Los Angeles faceva un gran caldo così decisi di fare una passeggiata nel parco. Misi una t-shirt, un paio di jeans, le snikers ed i miei reyban neri. "Nick, vado a fare un giro!" "D'accordo Joe, stai attento e torna per cena" Vivevo con mio fratello Nick da due anni ormai, poichè Kevin, il maggiore, era andato a vivere con sua moglie ed i miei genitori avevano bisogno di "relax", così dicevano, ma in realtà era solo una scusa per renderci più responsabili. Uscii di casa e mi diressi verso il parco: lo adoravo! C'era una tranquillità immensa..si sentiva solo il cinguettio degli uccellini ed il fruscio del vento tra le foglie, sembrava di essere in paradiso. Andavo spesso lì per rilassarmi e comporre musica, ciò che amavo fare. Amavo la musica perchè mi liberava la mente da tutti i problemi, era come se per qui tre minuti in cui la melodia si propagava nell'aria tutto il mondo fosse in pace..era come se focissimo solo io, e la musica, nessun altro..ogni volta che da piccolo mi arrabbiavo mi rinchiudevo in camera, accendevo lo stereo e viaggiavo in quel mondo, in quell'universo che solo la musica sapeva creare, e lo adoravo, perchè una volta finita la canzone mi sentivo bene, mi sentivo felice, ed andavo a fare pace, perchè pensavo che fosse inutile sprecare del tempo che poi avrei rimpianto a non parlare con persone che mi volevano bene. Ero immerso nei miei pensieri quando sentii dei lamenti..sembrava come se qualcuno stesse piangendo silenziosamente per non farsi sentire, per non far sentire il proprio peso al mondo..andai nella direzione da cui provenivano i lamenti e vidi una ragazza appoggiata a un albero che piangeva, con le ginocchia appoggiate al petto e la testa china su di esse. Mi avvicinai ancora di più e quando sentì i miei passi alzò il capo. Aveva gli occhi rossi, credo che stava piangendo da molto tempo, e l'impronta rosso-violaceo di una mano sulla guancia; aveva sicuramente subito violenze. Mi guardava con un espressione trafitta dal dolore, ma non parlava, così mi sedetti vicino a lei e le accarezzai la testa "Ehi, che c'è che non va?". Continuava a piangere, disse solo "Vattene" con voce flebile. Aveva bisogno di aiuto, ne ero sicuro. "Voglio solo aiutarti" "Non ho bisogno di aiuto, vattene!" "Sappi che non me ne andrò, perchè tu hai bisogno di aiuto e io non ti lascia qui da sola a piangere" "Sono abituata a stare sola" altre lacrime le rigarono le guance. "Cos'hai fatto alla guancia? Chi ti ha tirato quello schiaffo?" "Cosa te ne frega della mia vita? Non mi conosci, perchè dovrei fidarmi di te? Mi illuderesti anche tu, vero? Mi prometteresti un futuro rose e fiori per poi abbandonarmi, vero?" urlava, e la mia voglia di aiutarla cresceva..la abbracciai e la strinsi forte, volevo che fidasse di me, volevo solo conoscerla e farla uscire da quel vortice che la stava uccidendo. Iniziò a parlare, a sfogarsi.. "Non ho mai avuto amici, mi hanno sempre emarginata, lasciata in disparte..Quando avevo sette anni i miei genitori sono morti in un incidente, e con loro anche Ricky, il mio fratellino..da allora non sono mai andata a trovarli al cimitero, perchè non ne è il coraggio, perchè sono una vigliacca..Due anni dopo, quando avevo nove anni, Dereck iniziò a violentarmi, tutti i giorni alle cinque..Io mi opponevo, così lui mi piacchiava, fino a quando non rimanevo senza forze per reagire e faceva di me quel che voelva, da allora la scena si è ripetuta giornalmente, ed io non posso sottrarmi, o mi ammazzerebbe di botte..e mi faccio schifo, perchè dato che il solore era troppo grande, dato che non riuscivo più a sopportare tale sofferenza ho iniziato a tagliarmi i polsi, ed ora non c'è più un rimedio..voglio solo morire, per porre fine a tutte queste sofferenza..voglio solo morire, niente di più" La strinsi ancora più forte, mentre lei continuava a piangere. "Ti aiuterò piccola, ti aiuterò ad uscire da tutta questa sofferenza..ti aiuterò a tornare felice, ti farò riscoprire cosa vuol dire vivere" Angolo autrice Buon pomeriggio! Eccomi qui con la mia prima FF dedicata e quei tre carciofini dei Jonas Brothers :D Scrivo per occupare un po' di tempo in attesa del loro prossimo cd..spero vi piaccia, leggete e recensite! p.s. Scusate per la grafica schifosa, ma non so come si fa ad andare a capo (perchè poi mi rimuove gli spazi) o mettere dei pezzi in corsivo o grassetto, perchè ci ho provato ma mi e venuto tutta il testo i grassetto ç_ç.. So, vi sarei molto grata se me lo spiegaste, Thanks :D
  
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