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Autore: Dave1994    30/03/2012    3 recensioni
Ci sono guerre che non vengono raccontate.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardai dietro le spalle, volgendo dolorosamente lo sguardo davanti ai corpi senza vita dei miei compagni.
Avevo scherzato fino alla sera prima, con quelle persone.
Avevo condiviso con loro ogni secondo dei miei ultimi anni, al pari di fratelli mai avuti.
Ricacciai le lacrime e andai avanti. La vetta era ormai vicina, non potevo fermarmi proprio ora.
Non dopo l'enormità di questo sacrificio.
Ci sono guerre che non vengono raccontate. Solo chi le vive sulla pelle ne conosce l'entità, il dolore e la fatica.
Sentii fitte di dolore lungo le gambe, dove due o tre proiettili dovevano essere passati attraverso il muscolo per uscire infine dall'altra parte. Molto meglio così, almeno il rischio di una cancrena indesiderata era ridotto del tutto.
Ciò nonostante, mi trascinai ugualmente lungo la strada, a fatica. Dovevo salire sulla cima della collina e lanciare il segnale agli alleati dall'altra parte della valle, così che sarebbero potuti venire in nostro soccorso.
Ma quanto era faticoso, percorrere ogni metro.
Ci sono guerre la cui violenza ci sconvolge, lasciandoci solo un dubbio.
A cosa serve tutto ciò?

A metà strada crollai a terra, senza forze. Mi slacciai lo zainetto, per gettare zavorra inutile. Cadendo, le munizioni produssero un forte tonfo, attutito dall'erba verde e rigogliosa macchiata qua e là di sangue. Il mio, o comunque quello di un mio compagno. O di un mio nemico, ma che differenza fa a questo punto?
Violenza, sofferenza e dolore. Perchè ci facciamo questo, l'un l'altro? Siamo tutti uguali. Forse avremo colori della pelle diversi, razze diverse, ma in fondo siamo uomini.
Cercai di ignorare il dolore che proveniva dal bacino in giù e andai avanti, in nome di un ideale sconosciuto.
La patria? Era lontana, dall'altra parte del mondo.
L'onore? Non ne vedo, in tutto questo.
Ci sono solo corpi qua e là, targhette di riconoscimento destinate a sprofondare nel terreno e a crescere insieme agli alberi, come a testimoniare gli orrori della guerra. Un giorno, qualcuno li vedrà e capirà.
Capirà a cosa stiamo andando incontro.
Ci sono guerre che non vengono raccontate, né cantate alla luce del fuoco di un falò sperduto sulla spiaggia. Nomi destinati a rimanere sepolti nel tempo, volti che rimarranno anonimi per sempre.
Finalmente, raggiunsi la vetta. Potevo vedere il cielo, da lì.
Un cielo blu come il mare, senza nemmeno una nuvola.
Rimasi estasiato da quella visione, quasi dimenticandomi del mio compito. Poi, riprendendomi, estrassi il razzo segnalatore dalla tasca e lo accesi. Questo partì verso l'alto, in uno sfrigolio di scintille. Esplose in un'acida luce rossa sopra la mia testa, dalla quale distolsi lo sguardo. Mi faceva male agli occhi.
Tornai a guardare quel cielo blu, innocente come un bambino, ripensando ai miei compagni. I miei fratelli, morti, in nome di qualcosa che elude ancora oggi la mia comprensione.
Ci sono guerre che non vengono raccontate.
  
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