Buona Sera!
Eccomi di nuovo nel mio spazio.
Ed eccomi con una nuova Nenny un po' strana.
Essa infatti è una  raccolta di pure e semplici lettere, come se i personaggi imprimessero sulla carta i pensieri che non riescono a dire.
Lo sviluppo è tutto da vedersi quindi non so come procederà.
L' ispirazione  mi  è venuta ripensando alla mia professoressa di latino e greco del liceo.
Una volta, lei entrò in classe tutta contenta e iniziò a parlarci di uno scrittore latino.
Un "tale" chiamato Ovidio.
E ci consigliò di leggere  un liro chiamato "Heroides" dove gli eroi della mitologia erano visti sotto una luce più umana e si mandavano lettere a cui l' amato/a rispondeva.
Solo  Fedra non aveva ricevuto una risposta.
E io ricordo di aver pensato che quella donna, in tutta la sua umanità mi faceva pena: innamorata del figliastro,
e ovviamente non ricambiata.
Che poi il suo amore fosse solo frutto di una magia poco importa.
Ciò che importa era il modo in quella donna tentava di resistere, provava a essere felice.
Eppure, per una qualche ragione, non ci riusciva.
E l' amore, sebbene frutto della dea, era comunque così vero nelle sue sfaccettature.
Questo Ovidio non lo coglie, però coglie lo struggimento delle donne in altri punti, come in Arianna se non sbaglio.
E quindi ho pensato: "Se tutte quelle donne,  non avessero scritto, come sarebbero diventate?"
E la risposta non l' ho trovata.
Semplicemente, forse dovevano mettere sulla carta quelle cose per ricordarsi cosa si prova ad essere innamorati e ad avere il cuore spezzato.
E da quì è nata la storia.
Spero vi sia piaciuta.
-J<3