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Autore: SerMisty    31/03/2012    9 recensioni
Buon sabato, ragazzi! Come ve la passate? Io sono di nuovo qui per tormentarvi! XD
Dunque, questa shottina è ispirata a una canzone degli All Caps dedicata alla pokéshipping (nella storia il link) che si chiama, ma va, Trainers in love.
Assaggio:
"-Però se vinco io dovrai considerare ripagata la bicicletta!-
-Che cosa!? E allora se vinco io dovrai… camminare sulle mani, ecco!-
-E se vinco io dovrai fare il prossimo chilometro su un piede solo!-
-Se vinco io dovrai vestirti da donna!-
-E tu dovrai dormire in mezzo ai miei pokémon coleottero!-
-Tu dovrai regalarmi il tuo cappello!-
-E tu dovrai uscire con me!-
-E tu dovrai… cosa!?-"
Spero che vi piaccia ^^ Recensite, mi raccomando!
P.S. Oh, e in questa storia Ash e Misty hanno diciotto anni ^^''
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Brock, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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-Ritira subito quello che hai detto!-
-E perché dovrei, pel di carota?-
-Come mi hai chiamata!?-
-Pel di carota, perché?-
-Ascoltami bene, sciocco, rimangiati tutto quello che hai detto negli ultimi dieci minuti e forse non ti farò un occhio nero!-
-Oh ho, sto morendo di paura! Ormai sono anche più alto di te, quindi non temo che tu mi colpisca dall’alto in bass…Ohi!!!-
Il corvino crollò a terra, colpito da un uppercut al mento.
-Dicevi?- la rossa sorrise con superiorità.
Lui si rialzò, massaggiandosi il collo, e già stava per sollevare il pugno e andarle addosso, quando un terzo ragazzo si decise finalmente a mettere da paciere.
-Ragazzi!- li rimproverò –Insomma, avete diciotto anni, ormai! Non potete continuare a litigare come dei bambini! E tu, Ash, abbassa quel pugno, non si trattano così le signore!-
-Signore?- fece lui, guardandosi attorno –Quali signore, Brock? Io qui non ne vedo!-
-Sei spiritoso come uno Slowking!- ringhiò la ragazza.
-Guarda che una come te si scambia facilmente per un maschio! Nemmeno Gary mi lascerebbe un segno così sotto il mento!-
-Perché qui in mezzo io sono l’unica con un po’ di muscoli!-
-Hey, ce li ho anche io, i muscoli!-
-Ma tu, al contrario di me, sei anche senza cervello!-
-Dì quello che vuoi, ma intanto io sono più bravo di te ad allenare i pokémon!-
-Oh, si?-
-Oh, si!-
-Oh, Dio!- Brock si batté una mano sulla fronte, sconsolato –Ragazzi, io non ne posso più!! Vado a cercare un po’ di legna nella foresta. Quando torno, per favore, vedete di esservi chiariti!-
Così detto si allontanò, massaggiandosi la testa che rimbombava.
I due amici però non gli badarono nemmeno. Fronte contro fronte – così vicini che se qualcuno li avesse urtati si sarebbero sicuramente scontrati con le labbra, cadendo in una imbarazzante situazione – continuavano a strillare quanto l’uno fosse migliore dell’altro negli incontri di pokémon.
-Ti potrei battere ad occhi chiusi!- esclamò Ash alla fine.
-Dimostramelo!-
-Ci sto!-
In un istante, i due ragazzi erano scattati all’indietro, posizionandosi ai margini della radura, uno di fronte all’altra.
-E’ da un pezzo che non lottiamo insieme.- constatò il corvino –Voglio proprio vedere se sei diventata più forte!-
-Sveglia, sono la capopalestra di Cerulean City!- rispose la rossa –Non hai nessuna speranza di battermi! Del resto sei solo un fifone con sei sciocche medaglie in tasca!-
-Hey! Gli incontri non prevedono insulti!-
Misty gli fece una linguaccia.
-E comunque, l’ultima volta che abbiamo lottato ti ho stracciato alla grande!- riprese Ash.
-E’ successo solo perché Psyduck è uscito dalla sua sfera poké!-
-Certo, se tu lo controllassi meglio, quel papero col mal di testa…-
-Hey, attento a come parli!-
Stavolta fu lui a farle la linguaccia.
-Adesso ti faccio vedere io!- ringhiò Misty –Scelgo te, Starmie!-
La ragazza lanciò in aria una pokéball, e dal fascio di luce rossa ne uscì un pokémon violaceo a forma di stella, pronto a combattere.
-Starmie vincerà.- dichiarò la giovane capopalestra con orgoglio –Non hai nessuna speranza!-
-Questo è tutto da vedere!- replicò Ash, girando il cappello che portava sulla testa –Pikachu, coraggio, andiamo!-
Il pokémon giallo era steso sull’erba a prendere il sole, del tutto incurante dei litigi dell’allenatore e la sua amica. Ma, sentendosi chiamato, si affrettò a balzare in piedi e a correre in mezzo al campo.
In un momento, i due avversari avevano cominciato ad urlare attacchi su attacchi, ma per la verità i pokémon li ascoltavano distrattamente. Non era la prima volta che lottavano uno contro l’altro, e quindi sapevano come attaccare e come difendersi.
Per loro era un gioco.
E lo era anche per i due ragazzi, anche se non lo avrebbero mai ammesso.
-Ti batterò!- esclamò a un certo punto Misty, resasi conto che tanto i pokémon non avevano bisogno dei loro ordini –Io e il mio Starmie siamo una squadra perfetta!-
-Si, come possono esserlo uno Snorlax e un Caterpie!- la derise Ash –Io mi alleno da anni, la mia strategia è ai massimi livelli!-
-Bum! Sparane un’altra!-
-Il migliore sono io!-
-Te lo scordi! Starmie, usa comete!-
Il pokémon stella lanciò contro Pikachu l’attacco ordinatogli.
-Pikachu, evitalo e poi usa Agilità!-
Il topo elettrico obbedì. Con la sua rapidità, riuscì a colpire in pieno Starmie, che precipitò a terra.
Misty però non si scompose per nulla.
-Starmie, Ripresa!-
Il pokémon si illuminò di una luce biancastra. Quando questa si dissolse, ogni graffio sul suo corpo era sparito.
La giovane capopalestra sorrise con superiorità.
-Credevi davvero di battermi così facilmente?- disse –Bhe, hai fatto male i tuoi conti!-
Ash sorrise. Vederla così determinata a vincere quel gioco gli metteva un’allegria indescrivibile.
Ora non era più un bambino di dieci anni. Tutto quel tempo passato in compagnia di lei e di Brock lo aveva cambiato. L’amico gli aveva insegnato diverse cose riguardanti le ragazze – e ce n’era voluto di tempo, poiché era davvero parecchio indietro – ma lei gli aveva insegnato ad essere se stesso. Gli aveva insegnato a credere nelle sue potenzialità e – per dirla tutta – gli aveva pure salvato la vita innumerevoli volte.
-Sai che ti dico?- disse a quel punto –Sei davvero carina quando ti ostini!-
Quel complimento inaspettato la lasciò di stucco.
-Oh.- arrossì –Ti… ti ringrazio…-
-Prego… Pikachu, Codacciaio!-
Approfittando della sua distrazione, Pikachu colpì il pokémon stella, facendolo rimbalzare sul terreno.
-Hey!- esclamò la rossa –Vigliacco, era tutta una tattica!-
-Te l’avevo detto che la mia strategia era ai massimi livelli!- ridacchiò Ash, mostrandole la lingua.
-Ti vorrei far notare che questo è un incontro pokémon, non un appuntamento!-
-Però ho raggiunto il mio scopo, no? Ti sei distratta!-
-Io non mi sono distratta!- mentì Misty, stizzita –Perché mai i tuoi complimenti dovrebbero farmi distrarre?- poi sorrise –Se proprio vuoi flirtare con me, fallo almeno dopo la battaglia!-
-Flirtare con te? E quale essere vivente vorrebbe farlo?-
-Cosa!? Rimangiatelo subito!-
Il corvino scoppiò in una sonora risata. Misty, ancora furiosa – non tanto per essersi distratta, ma perché quello che aveva ricevuto da lui era un falso complimento – non si accorse che intanto Pikachu aveva messo Starmie con le spalle al muro.
-Sei ancora in tempo per ritirarti.- sogghignò Ash –So quanto sono forte… ti capirei se volessi evitare di portare Starmie al centro per pokémon!-
-Molto divertente.- replicò la rossa a denti stretti –Ma io non mi muovo di un centimetro. Ho appena cominciato a scaldarmi.- poi si rivolse al suo pokémon –Starmie, Rapigiro!-
Il pokémon stella obbedì. Ruotando velocemente su se stesso, colse di sorpresa Pikachu, colpendolo e rimandandolo indietro.
-Pikachu, tutto bene?- domandò Ash. Il pokémon giallo, per tutta risposta, si rimise in piedi scrollandosi la polvere da dosso.
-Che lo spettacolo abbia inizio.- sogghignò Misty –Ecco quello che intendo per allenare i pokémon!-
-Non è valido!- si lamentò il ragazzo, che da maturo diciottenne sembrava essere ritornato tutto d’un tratto un bambino di dieci anni –Non ero pronto!-
Misty ridacchiò. Pensò che era il momento di rendergli pan per focaccia.
-Sei proprio dolce quando ti arrabbi!- gli disse.
Lui non poté evitare di arrossire.
-Lo pensi davvero?- chiese.
-Certo che no, stavo scherzando! Starmie, Pistolacqua!-
Il pokémon stella obbedì, e Pikachu, colto impreparato, fu centrato in pieno.
-Pikachu!- esclamò Ash –Hey, non vale, quella tecnica è mia!-
-Un bravo capopalestra sfrutta le strategie dei suoi avversari.-
-Ma non vale lo stesso!-
I due pokémon ripresero a combattere. Erano entrambi piuttosto stanchi.
-Sai che ti dico?- fece improvvisamente la rossa –Dovremmo decidere una penitenza per chi perde!-
-In che senso?- chiese Ash.
-Per esempio, quando vincerò tu dovrai chiedermi scusa per come mi hai chiamata prima!-
-Come, pel di carota?-
-Ricominci!?-
-Però se vinco io dovrai considerare ripagata la bicicletta!-
-Che cosa!? E allora se vinco io dovrai… camminare sulle mani, ecco!-
-E se vinco io dovrai fare il prossimo chilometro su un piede solo!-
-Se vinco io dovrai vestirti da donna!-
-E tu dovrai dormire in mezzo ai miei pokémon coleottero!-
-Tu dovrai regalarmi il tuo cappello!-
-E tu dovrai uscire con me!-
-E tu dovrai… cosa!?-
Misty rimase con la bocca semiaperta, scioccata.
Ash, dal canto suo, la fissava sorridendo, con un leggero rossore sulle guance.
Non si sarebbe mai aspettato di chiederglielo così… anche se forse era la cosa migliore da fare.
Ma gli avrebbe creduto? Lo avrebbe preso sul serio? O lo avrebbe sempre e comunque giudicato un bambino, incapace di crescere - come del resto molta altra gente lo riteneva?
Lei non sapeva cosa rispondere. Per quanto il cuore avesse cominciato a batterle all'impazzata nel petto, così forte da attutire ogni altro rumore, tentò comunque di mantenersi calma.
Provò a leggere nel suo sguardo la presa in giro – e non sapeva se sperarlo o temerlo – ma non vide nulla che potesse far credere che stesse scherzando.
Poi però notò che Pikachu stava per usare Codacciaio contro Starmie e credette di aver colto il nocciolo della questione.
-Ottimo trucco,- esclamò allora –ma io non ci casco! Starmie, Rapigiro!-
Il pokémon stella si difese dall’attacco di Pikachu ruotando su se stesso.
Ash, tuttavia, sembrò rimanerci male. Forse non era la risposta che si aspettava da lei.
Misty si accorse di quello sguardo deluso.
-Perché era un trucco, vero?- chiese –Stavi solo scherzando, no?-
Lui scosse la testa.
-Ovvio!- dichiarò –Io sono Ash Ketchum, non mi faccio mica distrarre da queste cose! Cercavo solo di farti perdere di nuovo la concentrazione!-
-Bhe, mi spiace deluderti, ma io sono concentratissima! Del resto ci sono abituata, questo è un incontro pokémon!-
Ash fece cenno di no con il dito.
-Questo era un incontro pokémon, ormai siamo alla fine.- sogghignò –Forza, Pikachu, Superfulmine!-
Il topo giallo saltò in aria e lanciò contro l’avversario una potente scarica elettrica.
-Starmie, no!- esclamò la giovane capopalestra.
Ma quando l’attacco si spense, il pokémon stella giaceva a terra, privo di sensi.
-Si!- esultò Ash –Questa è quella che chiamo una vera vittoria! Bravissimo, Pikachu!-
Il pokémon elettrico, soddisfatto dei complimenti, si fece prendere in braccio per poi saltare giù e tornare al sole come se niente fosse.
Misty si avvicinò a Starmie, accarezzandolo dolcemente.
-Sei stato davvero bravo.- sorrise –E anche molto coraggioso, ho visto quanto hai sofferto.-
-Me se non ha nemmeno una faccia!- ribatté Ash, raggiungendola –Mi spieghi com’è che puoi dirlo?-
-Io sono una donna, certo cose le capisco meglio di te!-
-Sarà…-
La rossa fece rientrare il pokémon nella sua sfera e poi si rimise in piedi, di fronte all’amico.
-Bhe…- adesso il ragazzo le era vicino, forse un po’ troppo –A quanto pare ho vinto io… e quindi tu devi uscire con me.-
Misty arrossì.
Il suo sguardo era incredibilmente serio. Non era stato uno scherzo, allora, una tattica, come aveva detto lui… era sincero quando l’aveva detto.
-Io… ecco…- farfugliò. Poi si riprese –Non correre tanto! Brock ti ha inculcato troppe porcherie nella testa, mi sa!-
-E va bene.- Ash scrollò le spalle –Se non accetti di tua spontanea volontà, dovrò costringerti io con la forza.-
Senza darle nemmeno il tempo di chiedergli cosa stesse facendo, il corvino la sollevò e la prese fra le braccia, orgoglioso di poterlo fare, dopo tanti anni.
-Hey, mettimi subito giù!- si dimenò la rossa –Ash, mi hai sentito!? Mettimi a terra, screanzato, fammi scendere! Ash!-
-A-Aspetta, Misty, così mi fai cader…- cercò di calmarla il giovane, ma non riuscì a finire prima di precipitare in avanti insieme a lei.
Arrossirono entrambi quando si resero conto di essere finiti uno sopra l’altra.
Misty lo fissò negli occhi nocciola, mentre il petto, sollevandosi e abbassandosi nei respiri affannosi, quasi sfiorava il suo.
Ash non poté trattenersi dallo sfiorare i suoi morbidi capelli rossi, spostando lo sguardo dai suoi specchi verdissimi alle labbra che tanto bramava e che – glielo leggeva negli occhi – non desideravano altro la pressione delle sue.
-Wow, ragazzi, quando vi ho detto di chiarirvi non pensavo che arrivaste fino a questo punto!-
I due arrossirono fino all’inverosimile, mentre Brock, fissandoli scioccato, contribuì a far cadere nella radura un pesantissimo imbarazzo.
 
 
Angolino di un’autrice non tanto sana di mente: Sono proprio folle. E’ mezzanotte e io mi metto a scrivere questa cavolata. Ma vi pare normale? Inoltre voi starete leggendo queste note domani, cioè oggi, cioè… basta, che mi viene mal di testa XD
Comunque… sapete che ne sono piuttosto soddisfatta? Ebbene si!
Come vi ho già detto, è ispirata a una canzone degli All Caps tutta dedicata alla Pokéshipping che si chiama, appunto, “Trainers in love” (qui il link (guardatevelo ù__ù): http://www.youtube.com/watch?v=lDPBozFkY_4&list=FL9wJA9W_etljdyVvBfwOfrg&index=2&feature=plpp_video Non è il video originale, però quello originale fa davvero schifo -.- Questo invece è pucciosissimo!) Da quando l’ho scoperta mi sono innamorata di questa canzone e così ho deciso che doveva scriverci qualcosa ^^
Oh, bhe… non so davvero che altro dire. Una cosa di cui sono soddisfatta è che il finale non è venuto fluffy come mi esce di solito nelle one-shot. E poi, si, Ash soprattutto potrebbe sembrarvi parecchio OOC, però calcolate che qui ha diciotto anni e quindi dovrebbe essere maturato un po’, no? E poi insomma, la presenza di Brock per tutto questo tempo dovrebbe davvero inserire qualche pensiero non proprio casto nella mente delle persone, no? (ecco perché l’hanno tolto dalla serie, per far rimanere l’anime casto O.O Ci sono arrivata adesso!!)
Bhe, comunque, io vado a letto perché sto morendo di sonno.
Spero che vi sia piaciuta. Commentate, se vi va ^^
Alla prossima!!
Ser <3
  
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