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Autore: _Benny_    31/03/2012    3 recensioni
Vi siete mai chieste perché quel ragazzo così carino all'improvviso si nasconda quando vi vede passare in corridoio?
Forse non sono gli uomini che sono schizofrenici... Leggere per capire^^
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosetta che mi è venuta in mente l’altra volta quando una mia compagna dell’università mi stava esponendo una scena del genere capitata a lei all’esame.
Le ho aperto gli occhi cercando di essere il più delicata possibile, ma credo di averla sconvolta poverina.
E così ho deciso che dalla sua disavventura si poteva ricavare anche qualcosa di utile e divertente.
Io credo davvero che certe volte, nella loro semplicità/primordialità (non me ne vogliano i maschietti), gli uomini abbiano veramente una marcia un più.
 
Diamoci una svegliata ragazze!
 
Spero che vi piaccia, se potete lasciate anche un commentino, anche insulti, vanno bene lo stesso^^
Buona lettuta^^
 
 
Eccoci di fronte a un problema che ha assillato miliardi di psicologi, sociologi, esperti di comunicazione, ma soprattutto donne e ragazze di tutto il mondo. Un argomento su cui persino l’industria cinematografica ha speso, e spende tutt’ora, dal momento che non passerà mai di moda, milioni di dollari in film e serie tv: perché mai le donne e gli uomini hanno modi talmente diversi di vedere le cose?
 
Il concetto base, quello che tante donne fanno una fatica immensa a capire, è che fondamentalmente l’uomo è mille volte più semplice della donna. E non perché sia più stupido, più superficiale, pigro o quant’altro, semplicemente perché è così e basta.
 
 Ma no, a una donna comune, quindi una donna che mediamente riesce a fare centoventi cose nello stesso momento, tipo parlare al telefono, guardare il figlio che gioca mentre con una mano gira il sugo e con l’altra attacca la lavastoviglie, sembra impossibile che l’uomo necessiti di fare le cose con calma, una per volta.
 
Per la donna, se non riesce ad attaccare la lavatrice prima che l’arrosto si sia cotto nel forno, è una tragedia perché poi si ritroverebbe a dover stendere subito i panni bagnati, perché sennò poi puzzano, e nel frattempo corre il rischio di far freddare l’arrosto.
 
Come andrebbero le cose se al suo posto ci fosse un uomo? Probabilmente si sarebbe scordato sia i panni che l’arrosto, risultato: i panni li stende lo stesso e poi li indossa con quel fantastico odore di cane bagnato che fa la roba umida lasciata al chiuso (tanto solo tre giorni dopo se li sarebbe scordati per una settimana nella borsa della palestra e avrebbero comunque assunto lo stesso odore), butterà l’arrosto ormai carbonizzato nella pattumiera, si farà una risata e ordinerà la pizza.
 
 Fine del dramma.
 
E la cosa più divertente di tutti è quando l’uomo viene fatto letteralmente prigioniero dei film mentali più fantasiosi della donna, il tutto senza che il poveretto lo sospetti minimamente.
 
 Esempio classico: esame all’università.
 
La donna, che nella maggior parte dei casi ha la secchionaggine inserita nel codice genetico, è nel panico, pur sapendo a memoria tutto il libro.
 
L’uomo, che al contrario manca proprio del gene che codifica per l’impegno accademico e per lo studio in generale, è tranquillo come bradipo, consapevole che se non lo darà alla prima botta, lo potrà sempre dare all’altra sessione.
 
 La situazione più classica è che lei si ritrovi a riversare tutte le sue ansie sul povero sconosciuto iniziando a ripetere tutti gli argomenti del libro che non sa e che è certa che le verranno chiesti all’esame, argomenti di cui lui ignora altamente l’esistenza, o al massimo ricorda distintamente il momento in cui leggendo il titolo del capitolo ha pensato: “Ma no, che è questa roba, sicuramente non la chiedono”. A questo punto il poveretto che fa? Cercando di mettere un freno al torrente di ansia che gli sta riversando contro, commette un errore fatale. Nel tentativo di farla stare zitta, la rassicura: “Ma no, sei preparatissima, vedrai che vai alla grande!”
 
Ed ecco qua, è finita per lui.
 
 Perché da quel momento, senza che lui ne abbia la minima idea, in lei è già scattato il meccanismo del film.
 
Ed ecco le seguenti stadi che, solitamente, si susseguono in questi casi.
 
Stadio 1: Lei pensa:” Che ragazzo gentile che ho incontrato, non come quegli stronzi che si vedono sempre nei film! Sicuramente ha detto così perché gli piaccio!”
Quello che fondamentalmente la donna non ha ancora capito, proprio a causa di tutti quei film e telefilm che ritraggono gli uomini come dei mostri con la delicatezza di un caterpillar, è non esiste un ragazzo gentile ogni mille ragazzi stronzi. Grazie al cielo esistono anche ragazzi normali, con un minimo di educazione e decoro, ma non per questo devono essere scambiati per il principe azzurro. A volte una persona è gentile con un’altra solo perché è la sua natura e non perché trovi qualcosa di particolarmente interessante in lei.
 
Ma no, questo è un concetto che per molte donne è ancora sconosciuto.
 
Stadio 2: lei non farà altro che pensare per tutto il pomeriggio a lui, mentre il diretto interessato sarò probabilmente andato a farsi una birra con gli amici per consolarsi della bocciatura.
 
Stadio 3: La donna comincerà a equivocare ogni singolo gesto dell’uomo trasformandolo in qualunque cosa possa far pensare ad un interessamento del ragazzo, anche le cose più assurde.
Esempi:
 
 “Sono sicurissima che mi stia guardando (nel frattempo lui è di spalle)”;
 
“ è venuto a spegnere la sigaretta in questa pattumiera perché è la più vicina a dove mi trovo io” (questa qui non ho nemmeno il coraggio di commentarla);
 
“ Mi ha fatto passare avanti al bar perché così mi può guardare ancora un po’ ”(in realtà lui non se ne è nemmeno accorto, era solo distratto perché stava ancora decidendo se prendere l’occhio di bue con la Nutella o la bomba con la crema) e chi più ne ha più ne metta, ne esistono davvero di fantasiose.
 
E il peggio è quando la donna si stufa e decide che, se lui non si da una mossa, allora il primo passo deve farlo lei, tanto ormai le donne sono emancipate e non devono più aspettare che sia l’uomo a corteggiarle.
 
Quindi va ad approcciarlo, di solito quando è con gli amici, così si umilia meglio, e comincia a sparargli una raffica di parole: “Ciaotiricordisonoquelladellesameatecomeèandatanontipreoccupareloridailaprossimavoltasevuoitidoripetizioni” col risultato che lui non ha capito nulla e nel dubbio ha continuato a sorridere e annuire.
 
Alla fine della conversazione lei se ne andrà soddisfatta convinta di averlo in pugno e lui invece sarà ancora stordito con gli amici che lo guardano stralunati dicendogli: “Ma che soggetto hai raccattato?”
 
E tutte le volte che si incontreranno in corridoio sarà sempre lei  salutarlo per prima.
 
E contemporaneamente nelle loro menti ci saranno i seguenti pensieri:
Lei: “Ma che carino, non mi saluta perché è timido”
Lui: “Oddio no, questa è quella che parla a manetta sparando parole a raffica, se la saluto morirò sommerso! Fa che non mi veda, fa che non mi veda… Cazzo, mi ha visto! Sorridi, annuisci e tira dritto verso il bagno!”
 
Donne, che creature magiche... *
 
*I crediti per questa sarcastica e meravigliosa considerazione vanno al mitico Willwoosh^^
  
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