She can
kill with a smile…
Il
suo sorriso. Il suo dolce sorriso imperfetto. Il suo sorriso
affascinante,
timido. Il sorriso di una ragazza, di una giovane donna che si mostra
al mondo
in tutta la sua bellezza.
Non è più la ragazzina saccente che ho
conosciuto.
Non è più una bambina.
E il suo sorriso… amo il suo sorriso. Se la guardi
sorridere, ti sciogli come neve al sole. Un suo sorriso ti scalda il
cuore. Ti
fa rimanere secco, tanto è bello.
She can
wound with her eyes…
Occhi
dolci, occhi di donna. Occhi color del cioccolato. Tante volte li ho
sentiti su
di me. Tante volte quegli occhi celavano un velato rimprovero. Mi
guardavano,
assottigliati, mentre imploravo in ginocchio per un aiuto con i
compiti.
Mi
hanno guardato, colpevoli, quando le avevo chiesto chi fosse il suo
accompagnatore per il ballo. Mi hanno trafitto come lame affilate
quando ho
fatto una scenata per il suo “fraternizzare col
nemico”.
She can
ruin your faith with her casual lies…
Le
sue bugie… le sue piccole bugie. Quando riceveva quelle
lettere, io le chiedevo
sempre chi fosse il mittente. Ma lei, scrollando le spalle, evitava di
rispondermi. O mentiva, dicendo che le erano state mandate dai suoi
genitori.
Io lo sapevo, però, che stava mentendo. Ma questa
consapevolezza non mi
impediva di soffrire, per lei, e per lui, il terzo incomodo. Lui, che
non
avrebbe mai dovuto incontrarla, lui che non avrebbe mai dovuto
invitarla al
ballo.
Lui, che non avrebbe mai dovuto innamorarsene.
E le sue bugie sui suoi
sentimenti. Ricordo bene la sua espressione quando mi vide con lei. I
suoi
occhi, i suoi bellissimi occhi feriti, traditi. Continuava a mentire,
facendo
finta che fosse tutto normale.
Continuava a mentire, anche quando mi scagliò
contro quei pennuti svolazzanti, con le lacrime agli occhi. Mentiva
quando i
suoi occhi incrociarono i miei, e io vi lessi la verità.
Yeah, she
hides like a child…
E,
dopo la sua scenata, corse via, andandosi a nascondere in qualche luogo
sperduto del castello. Harry andò a cercarla,
immediatamente. Mentre io rimasi
immobile a fissare il punto in cui era sparita.
Perché doveva essere così
difficile, tra di noi? Perché dovevamo comportarci come due
stupidi, due
bambini? Perchè, perché,
perché… tutte queste domande mi assillavano la
mente,
e io non riuscivo a trovare delle risposte.
But
she’s
always a woman to me…
Mi
riscossi dal torpore. Corsi via, corsi per tutto il castello. Sapevo
dove avrei
potuto trovarla. E quando entrai in biblioteca, sentii i suoi
singhiozzi.
Evidentemente, dovette sentire il rumore dei miei passi,
perché smise subito di
piangere.
La trovai, nell’angolo più oscuro della
biblioteca, seduta per terra.
Le porsi la mia mano per aiutarla ad alzarsi. Lei la prese. La
sensazione della
sua piccola e dolce mano nella mia fu qualcosa di meraviglioso. Si
ricompose in
fretta, in tutta la sua dignità. Una donna. Una piccola
donna. Ecco cos’era.
She
never gives in…
No,
lei non cedette. Non avrebbe mai ceduto. Non mi avrebbe mai fatto
capire che
provava qualcosa per me. Una piccola donna testarda e cocciuta.
Sicuramente,
temeva che, se avesse ceduto, sarebbe stata vulnerabile.
She’s
always a woman to me…
Anche
adesso, a distanza si anni, ritrovo quella piccola donna cocciuta e
testarda,
quella ragazzina che si nascondeva. Scappava da me, si nascondeva
all’amore. A
distanza di anni, lei non è cambiata neanche di una virgola.
È ancora testarda.
È sempre più infantile di prima, a volte.
Soprattutto in questo periodo, mi
sembra di avere di fronte una bambina.
Vuole comprato il cioccolato. E vuole i
fiori a casa. Vuole che le compri il gelato alla vaniglia, il suo
preferito.
Vuole che le compri nuovi libri da leggere. Vuole essere viziata. E
quando, la
sera sul divano mi poggia la mano sul suo ventre, sento il mio cuore
battere
veloce.
E sono felice. Felice di avere sposato lei, felice di guardare il suo
sorriso, felice di perdermi nei suoi occhi di cioccolato. Felice di
aver scelto
questa piccola ragazzina viziata. Felice perché, anche se si
comporta come una
bambina di tre anni, è sempre la mia piccola donna.
Sono felice perché quando
sono accanto a lei sul divano e la guardo, sento di amarla ogni secondo
di più.
Sono felice insieme a lei quando sentiamo la creaturina nel suo ventre
scalciare. E insieme a lei, con un sorriso, penso: “Speriamo
che sia femmina”.
Grazie
a: Evil_Angel, Rumi, Clod e Ginger_Caroline, sono contenta che la fic
precedente vi sia piaciuta.
Grazie
a Winola, per i complimenti e per avermi offerto il tuo aiuto. Spero
continuerai a seguirmi!baci
Un
Grazie particolare va a Idra, la mia migliore amica, che mi sostiene in
ogni
mia impresa. Ehi, amica, ti amooo!!!!!
E
il mio più sentito Grazie va all’autrice di
fanfiction che preferisco, diciamo
pure la mia Dea…
A
Stateira: Grazie, Grazie e ancora Grazie!!!! Sono contenta che la
storia ti sia
piaciuta, e sono contenta che tu mia abbia lasciato un commento. Mi ha
fatto
davvero tanto piacere! Figurati che stavo quasi per
piangere… J
Baci e grazie
ancora!
Blaise