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Autore: shelovesrock    31/03/2012    0 recensioni
Syria e il rapporto con un padre mai conosciuto, ma di cui è l'immagine perfetta. Scritta per la challange "La Casa degli Specchi". Specchio sdoppiante.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:If you had met me
Autrice: SyriaStark
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Slice of life
Fandom: Game of Thrones
Contesto: tra ′A Game of Thrones′ e ′A Clash of Kings′
Pairing: nessuno (a meno che non si voglia considerarlo un Brandon/Syria)
Specchio: specchio sdoppiante
Personaggio protagonista: Syria Snow
Avvertimenti: Missing Moments, What if?
Disclaimer: tranne Syria, i personaggi non sono miei ma di George R.R. Martin, David Benioff e D.B Weiss. La storia non è scritta a scopo di lucro.
NdA: ah, i rapporti padre/figlia… quanto sono complicati! In questo caso, il rapporto non c’è mai stato ma Brandon è comunque una figura importante nella vita di sua figlia, e il ricordo (o meglio, il pensiero) di ciò che ha fatto segnerà la vita di Syria in più di una maniera. Partecipa alla challenge "La Casa degli Specchi" indetta dalla pagina Facebook "Cirque de Mots {FF Challenge and Contest}
 


Syria osserva il riflesso dei suoi occhi nel piccolo specchio che tiene nella mano destra: occhi grigi, come il cielo in tempesta, circondati da folte ciglia, e su cui ricadevano i capelli neri come il carbone.
Sospirò, e abbassò lo specchio… tutti quanti le dicevano sempre quanto fosse simile a suo padre.
“Hai gli stessi occhi di Brandon, proprio il loro colore” le aveva detto Edmure Tully, il fratello di lady Catelyn, con un sorriso quasi nostalgico, quando aveva parlato con lei per la prima volta.
“I capelli neri degli Stark, non c’è dubbio. E anche la faccia di Brandon” esclamava sempre ser Rodrik Cassel, guardandola, con un sorriso compiaciuto.
“Lo stesso carattere fiero di un lupo del Nord” le ripeteva Robb, per darle coraggio, quando si sentiva inutile.
“Il tuo carattere è troppo irruento, ragazzina: finirai per farti ammazzare, come tuo padre” l’aveva rimbeccata Jon Umber, quella sera, e lei aveva contratto le mascelle. Un silenzio pesante era calato sui presenti, Robb aveva spostato lo sguardo tra i due, e nessuno aveva osato dire una sola parola… così Syria si era alzata in piedi e se n’era andata via, diretta verso la sua camera, con le lacrime che le scorrevano sulle guance e Shadow che le trottava dietro. Nemmeno Theon le era andato dietro.
‘Finirai per farti ammazzare, come tuo padre’... quella frase le era rimasta in mente, e non se ne voleva andare. Morire com’era morto suo padre, l’erede legittimo di Winterfell, colui che doveva avere quello che era stato del padre di Robb, moglie compresa. Brandon si era strangolato a morte mentre cercava di salvare suo padre dalle fiamme che lo stavano cuocendo vivo nella sua armatura, adesso lo sapeva. Jamie Lannister le aveva raccontato ogni cosa, e non aveva risparmiato nessun dettaglio. Lo aveva chiesto lei, in fondo, voleva conoscere più cose possibili di quel padre mai visto e mai conosciuto.
Avrebbe avuto anche lei lo stesso coraggio del padre, morire per salvare qualcun altro? Certo che sì, si rispose. L’avrebbe fatto, e senza pensarci neanche per un solo istante: avrebbe salvato la vita di suo padre, anche a costo di perdere la sua nel tentativo.
Chissà se Brandon sapeva che sua madre era incinta… chissà se sarebbe stato contento di avere una femmina, e non un maschio. E se l’avesse saputo, cosa avrebbe fatto? L’avrebbe mandata a Winterfell per farla crescere come una Stark, assegnandole il nome di un bastardo del Nord, oppure l’avrebbe lasciata dov’era, in una casa al Moat Cailin con sua madre? Ma lei non poteva saperlo, non l’aveva mai conosciuto.
E lei? Come si sarebbe comportata con suo padre, se lui fosse stato vivo? Tutti quanti le dicevano quanto Brandon fosse un uomo impulsivo, dal sangue caldo, che non ascoltava nessuno e faceva sempre di testa sua… esattamente come lei. Gli somigliava anche in questo, dunque.
‘Finirai per farti ammazzare, come tuo padre’, eccola di nuovo, quella frase. No, a lei non sarebbe successo nulla di tutto ciò, lei aveva Shadow a proteggerla.
Molto probabilmente sarebbero andati d’accordo… o almeno, questo era quello che voleva credere. Era comunque del tutto inutile pensarci: Brandon Stark era morto da diciassette anni, prima ancora che lei riuscisse a dire la parola ′padre′, e di sicuro non aveva mai saputo della sua esistenza.
Si alzò dal letto, e riprese lo specchio, fissando nuovamente il suo riflesso. “Ti sarei piaciuta, se mi avessi incontrato anche una sola volta, padre”. 
  
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