Serie TV > Dr. House - Medical Division
Ricorda la storia  |       
Autore: Shuchan    27/10/2006    1 recensioni
Cameron deve fare una scelta che solo House può influenzare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP 1

Il team di House quella mattinata non aveva ricevuto nessun caso su cui lavorare.
House era seduto intorno al tavolo di cristallo con le gambe su di esso, Foreman e Chase erano in ambulatorio e Cameron stava compilando delle cartelle dal lato opposto del tavolo rispetto ad House.

HOUSE: Cameron dammi una tazza di caffè

CAMERON alzò gli occhi dalle sue carte visibilmente irritata: Non sono la tua cameriera

HOUSE: No, infatti sei la mia assistente

CAMERON: Non vedi che sto facendo? Questi compiti burocratici dovresti farli te…

HOUSE con gli occhini dolci: ti prego ti prego ti prego *-*

Cameron si alzò sbuffando e si avvicinò all’angolo cucina prendendo la teiera del caffè e versandola in una tazza, poi si avvicinò ad House e gliela porse

HOUSE tra un sorso e l’altro: pensavo ad una cosa, che ne dici se inoltro alla Cuddy la proposta di sostituire i camici con dei completino da cameriera? Hai presente quelle dei fast-food sui pattini? Credo che staresti benissimo, molto meglio che con il camice

CAMERON anche se sapeva benissimo che House la stava sminuendo non potè fare a meno di vedere nelle sue parole una sorta di complimento: Anche Chase e Foreman?

HOUSE pensando alla scena: …che immagine disgustosa

Cameron fece un lieve sorriso, in quel momento entrò la Cuddy

CUDDY: proprio voi due cercavo, venite nel mio ufficio devo parlarvi

HOUSE: non vedi? Sto bevendo il mio caffè

CUDDY: alza il sedere da quella sedia e portalo nel mio ufficio subito!

Arrivati nell’ufficio della Cuddy, Cameron era piuttosto curiosa di sapere cosa poteva dirle che centrasse anche House

CUDDY: sarà coincisa, l’ospedale dopo la perdita di quel milione di dollari ‘fissò House il quale fece finta di guardare da altre parti’ sta passando un periodo piuttosto difficile, ci stiamo tenendo in piedi solo grazie ai sussidi dello Stato e alle donazioni.

HUOSE: Ehi Cameron, vuole i nostri risparmi tagliamo la corda!

CUDDY: finiscila di sparare assurdità per un secondo

CAMERON: quindi noi che potremmo fare?

CUDDY: Un paziente che avete curato, il dottor Charles Sebastian, ha istituitò insieme al dottor Grimberg un ospedale che si occupa anche di ricerche nel campo medico avanzato

HOUSE: sarebbe molto bello sentire il resto della storia ma ancora non ho capito che diavolo centriamo io e Cameron

CUDDY seccata: se mi fai finire ci arrivo

HOUSE sottovoce a Cameron: per fortuna che doveva essere coincisa

CUDDY cercando di ignorarlo: Il dottor Sebastian ha richiesto la presenza nel suo gruppo di assistenti di Cameron in cambio di una donazione che attualmente farebbe molto comodo

Cameron era sorpresa, sapeva che il dr Sebastian nutriva un certo interessamento verso di lei, ma non avrebbe mai potuto immaginare che avrebbe desiderato averla nel suo progetto

HOUSE era piuttosto indispettito da ciò che aveva appena sentito: ora non si vendono più solo i giocatori di calcio, ma anche i dottori

CUDDY: House io ho esposto i fatti così come sono, sta a Cameron decidere

HOUSE: e io che diavolo centro? Perché hai chiamato anche me?

CUDDY sopresa: perché forse sei il suo capo? E perché forse avresti avuto qualcosa da dire? Dopotutto tu hai sempre qualcosa da dire purtroppo…

HOUSE: non oggi, non ora. Tra poco inizia General Hospital non mandare i tuoi soldatini a cercarmi, per i prossimi quaranta minuti sarò indisponibile

Detto ciò se ne andò via senza neanche guardare Cameron

CUDDY: Cameron cosa ne pensi?

CAMERON: Io… vorrei prendermi un po di tempo per pensare se fosse possibile

CUDDY: devo dare la mia risposto entro la fine della settimana, appena hai deciso qualcosa fammelo sapere subito


Cameron era a casa, era sdraiata sul suo divano con la televisione accesa ma era come se non lo fosse, lei pensava ad altro, pensava a come si era comportato House.
Quando lei aveva dato le dimissioni per Volger, lui era venuta fino a casa sua per convincerla a tornare “Sei la sola che riesce a tenermi al mio posto”, aveva addirittura accettato di uscire con lei, quella cena era stata davvero un disastro…
In fondo oggi avrebbe desiderato che si fosse opposto con qualche frase del tipo “Lei è un membro fondamentale della mia equip, non se ne va da nessuna parte”, sapeva che non sarebbe mai successo, lui non si era neanche interessato delle sue condizioni di salute quando c’èra il pericolo dell’HIV figuriamoci di un trasferimento.
Lei lo sapevo, House non nutriva il minimo interesse nei suoi confronti, interesse di nessun genere neanche in campo lavorativo.


Il giorno successivo Cameron era piuttosto in ritardo, la notte non era riuscita a chiudere occhio e si era svegliata tardi. A prova di questo incontrò House nella hall che procedeva tranquillamente, dopotutto era abituato ad arrivare con calma, con molta calma.
Finirono per prendere lo stesso ascensore.

HOUSE senza guardarla: dormito male?

CAMERON con voce fredda: no, benissimo, tanto bene che ho dormito troppo.

HOUSE sapeva che stava mentendo: Poi che hai deciso?

CAMERON fece finta di non capire: riguardo a cosa?

HOUSE: al dentifricio, preferisci quello al fluoro o quello antiplacca?

CAMERON: ho tutta la settimana per decidere, perché lo vuoi sapere? Ieri non mi sembravi interessato

HOUSE: se un componente del mio team se ne va ho il diritto di saperlo

La conversazione finì lì. House era solo curioso, non gli importava nulla della decisione che avrebbe preso se non per la scocciatura dei colloqui per sostituirla.

I giorni passarono in fretta, era giovedì pomeriggio, entro venerdì Cameron avrebbe dovuto dire alla Cuddy la sua decisione.

Il team era riunito a discutere su un caso, ad un tratto la Cuddy si affacciò

CUDDY: Vi interrompo solo un attimo, Cameron sono solo passata a ricordarti che devi darmi la tua risposta entro domani

Cameron annuì suscitando in Chase e Foreman un moto di stupore e cusiorità

FOREMAN: A che si riferiva?

HOUSE: la nostra crocerossina ci lascerà per correre nelle braccia del dottor Africa

CHASE: Charles Sebastian?

CAMERON: Non ho ancora deciso nulla

HOUSE: ma non farci ridere, tu che sei tanto altruista che metti gli altri sempre al primo posto rinunceresti ad una donazione tanto importante per l’ospedale? Per cosa poi? Per restare qui?

CAMERON: Hai ragione, in fondo perché indugiare, dirò alla Cuddy che accetto oggi stesso prima di andarmene a casa.

HOUSE rimase un attimo interdetto, non era questa la reazione che voleva suscitare in lei, non sapendo come replicare riprese a parlare dei sintomi del paziente.


Quel pomeriggio House era seduto sulla poltrona appoggiando i piedi sulla scrivania nell’ufficio di Wilson.
Quest’ultimo entrò e dopo aver visto House osservò meglio la porta e lesse
‘Dr James Wilson’

HOUSE: heilà Jimmy! Ce ne hai messo di tempo

WILSON chiuse la porta e si sedette di fronte al suo amico: che succede?

HOUSE: così mi ferisci, per venire a farti una visita deve per forza essere successo qualcosa?

WILSON: fammi pensare… si, direi di si. Comunque so gia cosa vuoi dirmi, e ti dico di non preoccuparti, Cameron non lascerà mai questo posto

HOUSE: veramente a me ha detto il contrario, e comunque non sono affatto preoccupato

WILSON: sei un idiota

HOUSE: perché?!

WILSON: se ha detto una cosa simile significa che le hai fatto qualcosa

HOUSE: forse…

Ad un tratto il cercapersone di Wilson segnalò un codice rosso

WILSON: Greg devo andare

HOUSE lo afferrò per un braccio: va a dire alla Cuddy stasera che accetta

WILSON guardò negli occhi l’amico: devi capire tu cosa vuoi, io non posso dirti di fare nulla è una decisione che spetta a te, ora devo andare


Cameron era rimasta da sola nell’ufficio della diagnostica, le tapparelle erano abbassate e nella stanza era calata la penombra.
Non sapeva davvero cosa fare, la testa le diceva di accettare, quella donazione serviva davvero all’ospedale, ma il suo cuore… nonostante come si era comportato lei sarebbe rimasta se solo lui avrebbe mostrato un minimo di interesse per lei…

Cameron si avviò verso l’ufficio della Cuddy, passando per l’ufficio di House lo vide che era appena entrato

I due si fissarono per qualche istante poi House per spezzare il silenzio

HOUSE: sei ancora qui?

CAMERON: stavo per andare dalla Cuddy

HOUSE: ah

Il silenzio tornò incombente, questa volta i loro sguardi non si incrociarono: Cameron guardava a terra e House fissava il suo bastone

CAMERON: ti prego… chiedimi di restare…

House alzò gli occhi e tornò a fissarla, il suo guardo era colmo di stupore per le parole che aveva appena pronunciato la dottoressa.

HOUSE: penso, penso che faresti bene ad accettare. Il dottor Africa anche se ha un ego mostruoso ha le giuste conoscenze, con lui penso che potresti far carriera… poi siete tutti e due pieni di ideali e di voglia di fare, non sareste una coppia così male assortita… senza contare della donazione

CAMERON aveva lo sguardo lontano, dai suoi occhi non scendevano lacrime ma era come se ci fossero: hai perfettamente ragione… avrei dovuto accettare subito invece di esitare… e poi scusa, dimentica quello che ho detto…

House fece un cenno di assenso col capo dopodichè uscì dall’ufficio lasciando la sua ormai ex assistente da sola.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Shuchan