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Autore: Silvia_sic    01/04/2012    3 recensioni
Una giornata iniziata in tutta tranquillità si trasformerà in una corsa contro il tempo, grazie alla fretta del piccolo Anthony di venire al Mondo!
Nulla può essere normale, neanche una nascita, se si parla della famiglia Stark!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, James 'Rhodey' Rhodes, Nuovo personaggio, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Gli occhi del sole

 

Capitolo 1: Una grigliata tra amici

 

Non era passato molto tempo da quando Tony e Pepper si erano sposati e vivevano nella loro splendida abitazione a Malibu, un'adorabile città sulla costa Pacifica americana.

 

Dopo aver compiuto il grande passo del matrimonio, avevano deciso di metter su famiglia. Pepper era al nono mese di gravidanza e la scadenza era prevista nel giro di qualche settimana. Con grande gioia da parte di Tony, attendevano l'arrivo di un maschietto! Pepper aveva deciso di chiamarlo Anthony proprio con il nome del marito, le era sempre piaciuto quel nome e così, visto che il coniuge era sempre chiamato col diminutivo di Tony, non si erano creati problemi.

 

Erano i primi di aprile e la giornata si prospettava buona, il sole splendeva nel cielo e c'era una temperatura perfetta. Quel giorno Tony e Pepper erano stati invitati a casa di Rhody per una grigliata tra amici, ad organizzare tutto era stata sua moglie Krystal, la quale era diventata molto amica di Pepper.

 

I due coniugi si stavano preparando per poi andare a casa di Rhody a Los Angeles.

 

-Tony, ci siamo dimenticati di prendere un pensiero per Krystal! Non possiamo mica presentarci a mani vuote!- enunciò Pepper, seduta sul letto, mentre finiva di riempire la borsa con vari accessori.

 

-Un pensiero per cosa, scusa? Mica è il suo compleanno!- esclamò lui, sbucando dalla porta del bagno, con l'asciugamano intorno alla vita.

 

-Un regalino per averci invitato, è stato carino da parte sua!-

 

-Ah, ok! Ci fermeremo per strada a prendere una pianta o un fiore, quello che vuoi.- disse Tony, risolvendo il piccolo problema, infilandosi i boxer e finendo di asciugarsi.

 

-Ci porta Happy, vero? Non guidi tu?- chiese lei, sperando in una risposta affermativa. L'unica paranoia che le era venuta durante la gravidanza era proprio questa! Alla maggior parte delle donne incinta vengono le voglie dei cibi più assurdi e introvabili del mondo, invece per Pepper il solo problema era quello di avere Tony vicino quando viaggiava in macchina! Era letteralmente una cosa assurda, però Tony, da bravo maritino, accontentava la compagna.

 

-Sì, tranquilla, ho detto a Happy di essere qui per le 10...-

 

-Ok, grazie! Potresti darti una mossa?! Io sono già pronta, mentre tu sei ancora mezzo nudo e sono già le 10 passate! Non vorremo mica far aspettare il povero Happy!- esclamò Pepper, notando l'ora tarda.

 

-Perchè?! Potrei venire così! Non ti piaccio? - domandò, ridendo e mettendosi in posa come il David di Michelangelo con soli i boxer addosso.

 

-Al contrario! Apprezzo moltissimo!- esclamò, sorridendo. Lui le si avvicinò, sedendosi vicino a lei.

 

-Il complimento è reciproco!- le sussurrò, per poi darle un romantico bacio.

 

-Forse 9 mesi fa, il giudizio era più sincero... ora sembro una balena con questo pancione!- esclamò Pepper.

 

-Per me sei sempre stupenda!- disse Tony, dandole un altro bacio più appassionato.

 

-Non fare il furbetto, ho capito le tue intenzioni! Non resteremo a casa a farci le coccole, forza preparati!- esclamò lei sorridendo, mettendolo nel sacco.

 

-Accidenti! Mi conosci troppo bene!- disse, alzandosi e finendo di vestirsi.

 

Pepper si alzò in piedi e una forte fitta la colpì sul ventre, costringendola a risedersi. Poggiò una mano sul pancione per tranquillizzare il piccolo.

 

-Ehy! Tutto bene?!?!- domandò Tony allarmato, andandole subito accanto.

 

-Sì, adesso tutto bene! Credo che Anthony si sia seccato di stare nella stessa posizione e mi ha tirato un bel calcio!-

 

-Non posso dargli torto! Chiunque si stuferebbe lì dentro!- esclamò Tony, tranquillizzandosi e facendo sorridere la compagna.

 

-Con la tua voce si calma! Che strana cosa! Prova a parlargli!- disse Pepper, incitandolo a parlare col figlio.

 

-Sarà una coincidenza, non può sentirmi da lì dentro!-

 

-La dottoressa ha detto che sente tutti i suoni e quando nasce riuscirà a riconoscere le voci. Adesso che ci penso, non hai mai parlato con lui! Digli qualcosa!-

 

Tony si sentiva leggermente a disagio, non sapeva cosa dire ed era un po' imbarazzato.

 

-Ma è tardissimo! Meglio se ci sbrighiamo, Happy dovrebbe essere arrivato!- disse Tony, cambiando subito discorso, non volendo affrontare quella delicata situazione.

 

Pepper lasciò perdere non dandogli troppo peso, aveva notato che Tony era imbarazzato. Sicuramente si sarebbe presentata un'altra occasione per farlo parlare con suo figlio.

 

*******************************************************************************

 

Happy portò Tony e Pepper fino a casa di Rhody, dopo essersi fermati per prendere una stupenda orchidea da portare come dono alla padrona di casa. Una volta arrivati a Los Angeles, Happy tornò alle sue faccende, mettendosi d'accordo con Tony per l'orario in cui sarebbe dovuto venirli a prendere e dopo vari calcoli, decisero che il modo più semplice era quello di chiamarlo al cellulare quando il piccolo party terminava.

 

Furono subito accolti dalla piccola Ashley, felice di vederli. Ashley aveva sette anni ed era la figlia di Rhody e Krystal, la sua pelle aveva un colorito nocciola, molto simile a quello della madre, in testa aveva un cesto di capelli ricci, che le davano l'aria di una bambina allegra, come effettivamente era.

 

-Ciao Ashley! Come stai?- domandò dolcemente Pepper alla bimba, appena la vide.

 

-Ciao! Io sto benissimo, grazie! Seguitemi, mamma e papà sono in giardino che preparano la griglia.- enunciò Ashley, facendo strada ai due invitati.

 

-Benissimo! Allora vedremo tuo padre nelle vesti di cuoco oggi!- esclamò Tony.

 

-In un certo senso... Non riesce a far funzionare la griglia, perchè l'ha comprata nuova e le istruzioni sono in svedese! Mamma è su tutte le furie!- esclamò la bambina, ridendo. Entrati in giardino videro Krystal, mentre sbraitava contro il povero Rhody, che se ne stava zitto consapevole di aver fatto un grosso errore.

 

Appena Krystal vide Pepper e Tony, cambiò subito atteggiamento.

 

-Oh! Che piacere rivedervi! Vi aspettavamo!- esclamò, andando verso di loro e abbracciandoli.

 

-Questo è per te, un piccolo pensiero da parte nostra.- disse Pepper, porgendole l'orchidea blu.

 

-Grazie, ma non dovevate disturbarvi! Ashley, portala dentro in casa, per favore.- le ordinò, dandole la graziosa piantina. Rhody li salutò con la mano, poi tornò subito al libretto delle istruzioni in svedese.

 

-Inconvenienti con il barbecue?!- chiese Tony a Krystal.

 

-Un piccolo problemino, visto che IL TUO AMICO HA DECISO DI IMPARARE LO SVEDESE CON IL GRILL!- esclamò lei, alzando il tono della voce e girandosi verso il marito, come per sgridarlo. -Non è che potresti andare a dargli una mano? Sono sicura che capirai come far funzionare quell'aggeggio!- disse, rivolgendosi a Tony.

 

-Certo, in un modo o in un altro lo faremo funzionare!- disse, avviandosi verso l'amico.

 

-Andiamo a sederci sotto il gazebo e chiacchieriamo un po', intanto che gli uomini si danno da fare!- esclamò Krystal, invitando l'amica ad accomodarsi.

 

-Com'è lo svedese?!- chiese Tony, scherzando e avvicinandosi all'amico.

 

-Per favore, non ti ci mettere anche tu! Le ho già sentite tutta la mattina per colpa di questo coso!- esclamò Rhody, cercando di decifrare le parole del libretto.

 

Tony analizzò ogni parte del grill, cercando di capire qual era il problema.

Dopo pochi minuti arrivò Ashley e mettendosi seduta sopra il suo pallone giallo, osservava i due uomini.

 

-Allora Ashley, come va a scuola?- chiese Tony.

 

-Benissimo! Ieri ho preso 10 in spagnolo!- esclamò la bambina, fiera del suo andamento scolastico.

 

-Non è che studi anche lo svedese?!- domandò Tony, scherzando.

 

La piccola rise divertita. - No, mi spiace!-

 

-Cos'ha che non funziona?! A me sembra tutto a posto!- esclamò Tony, dopo aver finito di controllare il barbecue.

 

-La valvola di accensione non funziona, quindi non si accende! È più di un'ora che ci lavoro!- esclamò Rhody, non sapendo più che fare.

 

Tony guardò la valvola di accensione e provò ad attivarla. E... il barbecue si accese.

Tony osservò per un momento l'amico che non poteva credere ai propri occhi. Ashley stava ridendo come una matta, tanto che perse l'equilibrio sul pallone e finì col sedere per terra.

 

-Giuro, che non funzionava!- esclamò Rhody.

 

-Lavori troppo, amico. Dovresti prenderti una pausa!- gli consigliò, ridendo e dandogli una leggera pacca sulla spalla.

 

-Già... dovrei chiedere una settimana!- esclamò, ridendo anche lui.

 

Ashley si avvicinò al grill, curiosa di vedere il padre all'opera come cuoco.

 

-Principessa, adesso è meglio se vai con la mamma, qui ti potresti scottare!- disse Rhody, non volendo che la figlia stesse troppo vicino al fuoco.

 

-Va bene...- disse un po' dispiaciuta. -Vado a dire a mamma che il grill svedese funziona!- esclamò, correndo verso il gazebo dove si trovavano Krystal e Pepper.

 

Continua...

 

 

NdA:

Ciao a tutti! Eccomi tornata con questa piccola ficcy che parlerà della nascita del piccolo Anthony (ormai per me è diventato un personaggio fondamentale).

Questo capitoletto è molto easy... una semplice grigliata in una tranquilla giornata di aprile! Ma la tranquillità finirà presto =)

Ditemi che ne pensate lasciando qualche commentuccio =)

Alla prossima settimana per il secondo capitolo!

Baci by Sic!

   
 
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