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Autore: ArashiStorm    01/04/2012    1 recensioni
è di nuovo il primo aprile e tutti gli amici di Watanuki sono al negozio per festeggiare. Lo stregone si addormenta e nel sogno arriva anche l’ultimo invitato a porgere i propri auguri e a regalare perle di saggezza …
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruka Doumeki, Kimihiro Watanuki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Amore, che parola spaventosa…
Rating: verde
Personaggi: Watanuki, Haruka, un po’ tutti
Disclamer: xxxHOLiC e i suoi personaggi sono proprietà CLAMP
Parole: 1159
Spoiler: fine serie Rou
Riassunto: è di nuovo il primo aprile e tutti gli amici di Watanuki sono al negozio per festeggiare. Lo stregone si addormenta e nel sogno arriva anche l’ultimo invitato a porgere i propri auguri e a regalare perle di saggezza …
Note: questa fic doveva avere un prologo e un seguito che ho tentato di scrivere ma non mi risultavano mai soddisfacenti. Shu dopo aver letto la fic in anteprima ha decretato che anche così era degna di essere postata e quindi quale miglior giorno del primo d’aprile? Se poi piacerà potrei anche riprovare a scriverci un prologo o un seguito chissà ..per il momento enjoy e BUON PRIMO APRILE and HAPPY CLAMP DAY



“Haruka-san”

“Buonasera Watanuki-kun. Trasportato a mo’ di sposa dal cavaliere senza macchia e senza paura, noto”

“Cos… – Watanuki avvampò e fosse per imbarazzo o ira non l’avrebbe saputo dire nemmeno lui – Anche lei? Oooh ma è una persecuzione” si lamentò quindi sedendosi sul portico a fianco al monaco.

“ e pensare che ormai sembriamo quasi padre e figlio più che amici di liceo”

“Amici?” – chiese stupito Haruka nel sentire il Mago definire così colui che aveva sempre ritenuto sua nemesi vivente – Sbaglio o hai sempre sottolineato che Shizuka non fosse tua amico, ma anzi, il tuo rivale”

Watanuki volse lo sguardo leggermente imbronciato verso quell’uomo così simile al ragazzo con cui aveva diviso i suoi giorni da liceale. Un leggero sorriso poi si dipinse sul suo volto, un sorriso quasi di rassegnazione eppure al tempo stesso sincero e naturale.

“Le cose cambiano” commentò solamente.

“Mi domando se siano le cose a cambiare o la percezione che si ha delle stesse…”

Il Mago chiuse gli occhi ascoltando le parole concedendo loro di venir trasportate via dal tempo ma di lasciare alle spalle un significato infraintendibile.

“è una caratteristica di famiglia quella di aver sempre ragione?” si arrese poi sospirando profondamente.

Haruka rise sonoramente a quella domanda allontanando la sigaretta dalle labbra “Direi di si – rispose – siamo dei bravi osservatori e piuttosto ostinati nelle nostre convinzioni”

“Oh si decisamente – annuì convinto lo stregone – spero che il nuovo nato possa prendere qualche buona caratteristica anche da Kohane-chan…un altro clone di Doumeki potrebbe essere deleterio per la mia sanità mentale”

Il monaco riprese nuovamente a ridere.

“Mi fa piacere sentirti così di buon umore”

Watanuki sorrise, sinceramente, con quel sorriso che era solito fare sempre più raramente in quegli ultimi tempi “Ha ragione, – rispose – sarà che oggi è il mio compleanno e sono contento di aver rivisto tutti”

“Oh è vero, quasi scordavo che questo è proprio il motivo per cui sono venuto a trovarti – si ricordò all’improvviso Haruka facendo un elegante movimento con la mano – Ecco questo è per te. Buon Compleanno”

Watanuki allungò la mano prendendo tra le dita il sottile filo, comparso dal nulla, a cui era legato un palloncino giallo, del tutto simile a quello che tanti anni fa aveva regalato a Kohane.

“Mi domando se questa volta lo terrai per te e se lo regalerai di nuovo a qualcuno altro…”

Watanuki ricordando fin troppo bene quelle circostanze non rispose, si limitò a guardare il palloncino che fluttuava leggero in aria.

“Grazie – concedette poi, dopo alcuni secondi in cui aveva ponderato l’idea di non accettare un dono tanto prezioso – è un pensiero molto gentile da parte sua Haruka-san”

“Di nulla Watanuki-kun. Mi spiace di non poterti dare nulla di, diciamo, più tangibile”

“Non si preoccupi, anzi le assicuro che il mio stomaco è già ormai pieno di regali ‘tangibili’ che mi sono arrivati” sottolineò il Mago portandosi una mano alla pancia.

“Forse la cosa non ti ha fatto piacere?” chiese il monaco dopo aver lasciato fuoriuscire una nuova nuvola di fumo.

“Certo che mi ha fatto piacere – ribatté immediatamente l’altro mantenendo però la voce bassa e monocorde – I bignè di Himawari-chan, la torta di Kohane-chan e perfino quegli orridi biscotti di Doumeki, erano tutti buonissimi……ad ogni boccone che mangiavo riuscivo a sentire il loro affetto. È stato quasi.. – si fermò cercando la parola adatta – commuovente – rivelò poi – solo che…”

“Solo che?” lo incalzò Haruka voltandosi verso di lui appoggiando la testa sulla mano libera dalla presa della sigaretta.

“Solo che – riprese – ogni anno che passa mi rendo conto di come ormai viviamo su mondi completamente diversi. Di come mi stia allontanando la loro e loro da me. È inevitabile, lo so bene, come lo sapevo quando ho preso la mia decisione, però ora che sta succedendo…è più doloroso di quel che credevo”

Haruka non rispose subito, lasciò passare alcuni minuti permettendo all’odore di tabacco proveniente dalla sua sigaretta di perdersi nell’aria, prima di prendere un’ulteriore boccata e rivolgersi nuovamente al suo interlocutore.

“Sai Watanuki-kun…penso che dovresti mangiare qualche altro boccone dei tuoi regali di compleanno”

“Eh? Che intende dire?”

“Hai parlato di affetto prima, forse mangiando un altro po’ di quei dolci capiresti che si tratta di amore”

“Amore?” chiese Watanuki leggermente imbarazzato.

“Esatto – ripose il monaco senza togliere gli occhi dal ragazzo al suo fianco – Himawari-chan, Kohane-chan, Shizuka, io stesso e con me buona parte degli spiriti che abitano nell’altro mondo e naturalmente anche quella donna che tu attendi con tanta determinazione…tutti noi ti amiamo.”

“Non mi prenda in giro Haruka-san…voglio dire, so bene che loro mi vogliono bene. Ma arrivare a parlare di amore, potrei capire Himawari-chan e Kohane-chan e di sicuro Zashiki Warashi, ma tutti gli altri…d’accordo affetto, ma amore…”

Haruka allungò il braccio portando la sua mano a toccare delicatamente il mento di Watanuki per poter guidare il suo sguardo verso i propri occhi dorati .

“Per quanto tu posso essere diventato potente e per quanto la tua magia possa essersi evoluta per certe cose resti ancora il bambino che sembri…
Quello che tu ora stai definendo Amore è solo una parte di ciò che gli esseri umani tendono a incatenare nei vincoli della parola. Non esiste solo l’amore romantico nato dalla passione, come quello che può unire Himawari-chan a suo marito o la piccola Kohane al mio Shizuka o ancora come l’amore che legava i tuoi genitori o quello che ancora oggi si rincorre tra i vari mondi nel tentativo di ricongiungere le due ali di cui una tu ben conosci e senti vicina più di ogni altra. L’Amore è un sentimento molto più ampio e sicuramente più complicato per poterlo semplicemente incatenare in una semplice parola.”

Watanuki non riuscì a rispondere, restò in silenzio ad osservare i caldi occhi del monaco che sorrise ancora una volta portandosi più vicino al volto del Mago per lasciare la presa solo dopo aver baciato delicatamente la fronte del ragazzo così come un nonno farebbe con il piccolo nipote.

“Rifletti su quanto ti ho detto Watanuki-kun, poi mi saprai dire se scoprirai qualcosa…” e con queste parola Haruka scomparve lasciando dietro di sé il suo pungente ma caratteristico odore di tabacco.

Quando Watanuki si svegliò era sul suo enorme letto. Sulla fronte sentiva ancora il leggero tocco delle labbra di Haruka e il ricordo lo imbarazzò al punto da farlo diventare rosso come era solito succedergli quando era più giovane. Per un attimo si ritrovò a immaginare Yuuko baciarlo allo stesso modo, delicatamente, sulla fronte, come una madre con il suo bimbo e si riscoprì di esser certo che la sensazione appena provata con Haruka sarebbe stata assai simile se al suo posto ci fosse stata Yuuko. Come se entrambi fossero per Watanuki sullo stesso piano. Il Mago alzò gli occhi a quel pensiero.

Tutti noi ti amiamo…aveva detto Haruka.

Watanuki sorrise portando il dito sulla fronte.

“Amore…è davvero una parola spaventosa” disse poi chiudendo gli occhi per un momento.
  
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