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Autore: MandyHoran    01/04/2012    13 recensioni
-E quindi Liam è tornato indietro e mi ha detto che da grande vuole avere una ragazza come quella- finii finalmente il mio discorso abbracciando forte mamma senza smettere di singhiozzare.
-Mh, ho capito tutto- disse lei sorridendo.
-Mamma, io da grande voglio essere come quella ragazza-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The eyes of a child are always innocents.

Vidi con la coda dell'occhio due ragazze più grandi di me. Erano sedute sulla panchina difronte alla nostra ed erano intente a specchiarsi e a mettersi della roba sulla faccia.
 Certo, all'epoca avevo solo otto anni e non immaginavo che quella roba l'avrei utilizzata anch'io dopo qualche anno. 
Una di loro era molto magra e aveva i capelli lunghi e neri. Sembrava un po' Morticia della famiglia Adams. Inoltre aveva anche un naso sproporzionatamente lungo e delle sopracciglia finissime. Poi non riuscivo proprio a capire perché si pitturasse il viso in quel modo: il contorno degli occhi era spesso e terribilmente nero. 
L'altra ragazza invece, era più modesta e meno truccata, ma decisamente più carina di Morticia. Era magra, ma non troppo. Aveva i capelli lisci color marrone scuro che le ricadevano leggeri sotto le spalle e gli occhi verdi, sui quali stava applicando un po' di mascara. Portava una gonna molto corta e una camicetta bianca sbottonata fino a un certo punto. 
-Hai visto quant'è carina quella?- chiesi a Liam che mi accorsi stava guardando nella mia stessa direzione. 
-Sì, infatti è proprio carina- disse lui sorridendomi. -Chissà se ha un fidanzato...- aggiunse con aria pensosa.
-Ma Liam! Avrà dieci anni più di te!- strillai forse un po' troppo forte perché vidi la ragazza in questione girarsi verso di noi e sorridere affabile.
-Lo so Bambi, ma io sono adorabile!- esclamò Liam alzandosi in piedi.
-Secondo me sei solo stupido- dissi sbuffando. -Ora dove vai?-
-Da lei.-
Ma non fece in tempo a fare un passo che la ragazza si alzò e si diresse alla sua sinistra andando incontro ad un ragazzo che la stava aspettando a braccia aperte. Gli saltò in braccio e gli stampò al volo un bacio sulle labbra facendolo arrossire. 
Liam sgranò un po' gli occhi e poi sospirò rumorosamente tornando a sedere un po' imbronciato. 
-Consolati, dai. C'è sempre la sua amica!- esclamai ridendo indicando Morticia con un dito. 
Fece una smorfia schifata e poi tornò a sospirare.
-Beato quello lì! Anch'io quando avrò la sua età, voglio avere una ragazza come la sua!- disse con occhi sognanti. 
Mi grattai una guancia e non dissi niente, abbassai solamente lo sguardo sulle mie scarpe. 
Quando papà mi riportò a casa, scoppiai a piangere senza un buon motivo. Ci riflettei a lungo e solo dopo l'ora di cena raggiunsi una conclusione.
-Che succede piccola?- mi chiese la mia mamma, premurosa e preoccupata allo stesso tempo.
-Mamma oggi al parco ero con Liam e abbiamo visto due ragazze sedute su una panchina...- spezzai la frase con alcuni singhiozzi. 
-E...- m'incitò mia madre. 
-E, beh, una di loro era davvero carina e Liam se n'è accorto e voleva andare da lei. Solo che poi quella ragazza si è alzata ed è andata a dare un bacio ad uno che penso sia il suo fidanzato...- altri singhiozzi. Respirai profondamente tirando su col naso. -E quindi Liam è tornato indietro e mi ha detto che da grande vuole avere una ragazza come quella- finii finalmente il mio discorso abbracciando forte mamma senza smettere di singhiozzare.
-Mh, ho capito tutto- disse lei sorridendo. 
-Mamma, io da grande voglio essere come quella ragazza-

 
Sinceramente, non so se quella ragazza fosse ciò che sono io adesso, a diciotto anni. 
Avete presente la classica ragazza figa che tutti vogliono a scuola? Quella che può permettersi di indossare una minigonna giroculo senza risultare troppo volgare? Oppure può commentare negativamente il modo di vestirsi di altra gente fregandosene altamente dei sentimenti altrui? Bene, io sono così. Esattamente così e ne sono consapevole. 
Che culo eh?! No, non proprio. 
La maggior parte della gente a scuola pensa che io sia una strafiga - e chi può darle torto?! -, ma anche che sia stupida quanto bella. E questo non è un complimento! 
Ma infine è solo invidia. Sì, mamma me lo dice sempre: "Chi ti insulta ti invidia" oppure "Chi disprezza compra, Bambi, ricordatelo". Saggia donna la mamma, la migliore di tutte! La cosa che più adoro di lei è che ha sempre ragione. 
E poi io non sono stupida. Oh, no. Sono soltanto un po'... Stronza, forse. Cattiva, può darsi. Meschina, a volte. Furba, spesso. Schietta, TROPPO spesso.  Non sono aggettivi "carini" in effetti e me ne vergogno quasi sempre. Ma io sono fatta così, cosa posso farci? O meglio, queste mie qualità - per non chiamarle in modo dispreggiativo - saltano fuori quando mi sento a disagio, cosa che capita frequentemente, soprattutto a scuola. 
E' frustrante essere costantemente al centro dell'attenzione, ve lo assicuro. Ricevo almeno dieci o quindici occhiatacce al giorno da gente invidiosa e la cosa mi manda in bestia! 
Poi, ho la tendenza a scegliere le persone da frequentare. Più che altro cerco di tenermi strette le persone sincere e schiette, perché ho bisogno di sentirmi dire la verità. E fidatevi se vi dico che la verità NON fa male! Può dare fastidio, certo, ma nient'altro. Non vi distrugge, anzi, vi aiuta! I miei amici mi hanno aiutato molto. Spesso inciampo nella loro sincerità. Quando c'è qualcosa che non va nel mio abbigliamento o nei miei capelli, oppure faccio qualcosa di stupido, me lo dicono immediatamente. Io li adoro quando lo fanno. E' così che deve essere un rapporto d'amicizia, no? Insomma, anch'io mi comporto così con loro. Anzi, con tutti. Ho la tendenza a dire sempre ciò che penso e... Non sono solita fare buon viso a cattivo gioco. Anche per questo motivo la gente mi giudica come una stronza.
Bene, l'immagine che ho dato di me non può dirsi esattamente "positiva", ma è quella reale.
Di certo ricordo la prima impressione che ebbi quando guardai per la prima volta la ragazza del parco e non è quella che ho quando mi guardo allo specchio. Ma gli occhi di una bambina sono sempre innocenti quindi può anche darsi che quella fosse stata una stronza di prima categoria, insomma, io non lo so.
So soltanto che una differenza tra me e lei c'è: lei all'epoca aveva il ragazzo, io ora non ce l'ho.
Vorrei, ma l'unico ragazzo che mi piace mi vede solo come un'amica e nient'altro. Per non  contare poi il fatto che va appresso ad una sfigatella del secondo anno, sempre pronta a prenderlo in giro.

Svolto l'angolo dietro al quale dovrebbe esserci la mia classe, ma la mia attenzione viene attirata da una conversazione che sta avvenendo davanti alla prima fontanella del corridoio. 
Eccoli lì, Liam e la sua cara "amica" della seconda. Lei lo guarda come se lo volesse... Mangiare? Bah, è una strega.
Mi nascondo dietro al primo armadietto che trovo, in modo da poter ascoltare ciò che si stanno dicendo. Sì, di solito faccio certe cose, ma chi non le fa?!
-Allora, vieni da me dopo?- dice lei con voce acuta e io le faccio il verso a bassa voce storcendo la bocca. 
-No, mi dispiace Ginny. Dopo devo uscire con Bambi.- rispone lui...
CAZZO! E' vero oggi dobbiamo uscire insieme! Me ne ero completamente dimenticata. Prendo il cellulare e mando un messaggio veloce alla mia amica Ashley e disdico l'appuntamento che avevo preso con lei qualche ora prima. Poi ricomincio ad origliare. 
-Oh wow, adesso ti metti ad uscire con le puttane?- 
Che cosa ha detto?! Stringo i pugni e divento paonazza in volto. Però aspetto. Aspetto che Liam dica qualcosa. Liam, DI QUALCOSA! Difendimi.
-E' da tanto che non passiamo un po' di tempo insieme- dice lui soltanto. 
Cioè, non accenna neanche al fatto che la sua amichetta mi ha appena chiamato puttana? Non posso crederci!
-Fai un po' come ti pare- lei parla svelta e scappa in classe lasciandolo lì come un ebete davanti alla fontanella. 
E' il mio momento, ora entro in scena io. Fai la faccia incazzata Bambi! 
Esco fuori dal mio nascondiglio e punto gli occhi addosso  a Liam che si accorge di me solo qualche secondo dopo. 
-Complimenti Payne, te le scegli proprio bene le amiche- dico fra i denti quasi sibilando. 
Lui mi guarda con aria interrogativa, ma poi capisce. 
-Da quanto tempo ci stai ascoltando?- mi chiede. 
E no bello mio! Ora non riggirarti la frittata. 
-Non è importante. Liam mi fai schifo. E non aspettarti che ti chiami oggi pomeriggio. Stai tranquillo puoi benissimo andare da lei.- sputo quelle parole che uscendo fanno male anche a me. 
-Bambi...- sento che mi chiama, ma ormai sono lontana da lui. Gli ho voltato le spalle e cammino a passo spedito. Sento che due lacrimoni mi solcano le guance. 
-Bambi!- ora però è più vicino, troppo vicino. Mi afferra e mi tira per un braccio. Mi ritrovo con il volto appiccicato al suo petto e gli bagno la maglietta. -Non devi dare ascolto a ciò che dice la gente- sussurra nel mio orecchio. 
Mi dimeno, ma inutilmente, la sua presa è troppo forte. Tiro su col naso rumorosamente e continuo a piangere. 
-Solo perché tu sei più carina delle altre, non significa che tua sia una puttana- continua a parlare imperterrito.
-Ma quella...-
-Quella non sa ciò che dice e a me non va di sprecare tempo a discuterci. Parla solo per invidia perché vorrebbe possedere almeno la metà della tua bellezza. Bambi, da piccola eri la più bella di tutte e anche la più intelligente e sai una cosa? Non è cambiato niente. Almeno, per me no...- parla dolcemente accarezzandomi il viso, portando poi due ciocche dei miei capelli marroni scuri dietro le orecchie.
-Non sono sempre stata la più bella Liam. La ragazza del parco, ricordi?- chiedo asciugandomi un paio di lacrime.
-Non te l'ho mai detto? Quella ragazza era la copia sputata di te, solo con qualche anno in più. E ora... Tu sei molto meglio di lei- dice chinandosi leggermente verso di me eliminando le distanze tra i nostri visi. Preme leggermente le labbra sulle mie, poi con più forza fin quando anch'io mi ritrovo a ricambiare quel bacio. Intreccio le dita tra i suoi capelli e mi stacco un attimo la bocca dalla sua. 
-Liam, da piccolo eri uno stupido. Sai una cosa? Non è cambiato niente-.


Note dell'autrice.
Bene, eccomi qui con una nuova One-shot. Beh, come vi è sembrata?
Ammetto che la cosa che mi è piaciuta di più a me è la parte di quando sono bimbi!
Il caro Payne è così tenero qui non trovate anche voi? *-*
Spero vivamente che vi sia piaciuta perché mi sentivo proprio in vena di scrivere
qualcosa di sdolcinato questo periodo. Questa OS lo è abbastanza? 
Mmmh fatemelo sapere, magari in una recensione
Bene, vi lascio ai vostri commenti. Con tanto affetto,
la vostra Mandy.
  
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