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Autore: M4RT1    01/04/2012    0 recensioni
Una storia un po’ strana, anzi: così strana da restare sconvolti! James frequenta il suo settimo anno ad Hogwarts, come ormai sappiamo bene, ma… che ci fa Petunia Evans con la divisa di Hogwarts? E perché Lily si sta iscrivendo all’Università?
Eh sì, cari amici: what if… Petunia fosse una maga e Lily no? Come farà mai James a conquistarla? O invece sarà più facile? Tre capitoli per tre episodi: Lily e il primo incontro con i Malandrini, Petunia e Hogwarts e poi… qualche anno più tardi!
Storia partecipante al Contest "Se esprimi un desiderio... fa attenzione!" indetto da Lalani, classificatasi quinta su dodici, a parimerito ^^
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Petunia Dursley | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Cara Tunia,
oggi ho conosciuto due dei tuoi compagni. E’ gente strana, e non perché sono maghi.
Quando è arrivato il secondo, quello con gli occhiali, mi è quasi venuto un colpo: non che sia brutto, eh, ma non ha fatto altro che parlare di scope volanti e Quidditch (credo si chiami così, quello sport di cui mi hai parlato).
Credo di piacergli.
Te lo saresti mai immaginato? Io e un mago?
A papà verrà un colpo!
Ci vediamo presto, un bacio
Lils

 
Petunia Evans lesse attonita le ultime righe, poi ripiegò il foglio e scese in Sala Comune.
-E così, Potter, ti piace mia sorella?
Il suddetto Potter era troppo impegnato a giocare a Sparaschiocco con Remus Lupin per accorgersi del guaio in cui si stava cacciando:
-Beh, sì… la trovo carina!
Furono quelle ultime tre parole a interrompere  le attività della scolaresca intera.
-A Potter piace una ragazza?- domandò Alice, una compagna di stanza di Petunia.
-A Potter piace veramente una ragazza?- rincarò Frank Paciock, uscendo dalla doccia.
Sirius Black non trovò di meglio da fare che scoppiare a ridere, seguito da Peter Minus.
-A Potter la piace la sorella di Evans! A Potter piace la sorella di Evans!
James Potter si accorse troppo tardi di essersi auto-condannato a morte certa.
-Non ho detto che mi piace!- urlò, al di sopra del frastuono.
-Sì, l’hai detto!- lo accusò Sirius.
-Ho detto solo che la trovo carina!
Petunia rise sguaiatamente insieme ad Alice, mentre il povero Potter rinunciava a smentire i vari coretti e si sedeva, imbronciato.
-E’ davvero carina?- bisbigliò Peter dopo un po’ –Perché se è carina, potrei farci un pensierino…
-Tu?
Peter si offese.
-Sì! Perché, cosa c’è che non va?
-Tu… tu… tu non sei me!
-Meglio!- gridò Sirius, saltando sulla poltroncina.
-No!- urlò James.
-Ma allora è vero che ti piace!
James Potter rinunciò a rispondere.
 
 
 
ty� om� 0� style='font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"; color:#131806;background:#F9F9FF'>Aveva sorriso, Lily: non riusciva ad essere gelosa della sorella, non ancora…*
 
Da quel giorno Lily e Severus si erano frequentati sempre meno.
Il giorno della partenza Severus aveva dato un bacetto sulla guancia alla più piccola delle Evans, ma poi era entrato nel treno con Petunia.
E lei era stata esclusa dal loro mondo.
Non era arrabbiata: in effetti, si ripeteva, non era colpa di nessuno.
Era solo il destino: sua sorella era strega, lei no.
E Severus sì.
-Ciao, tu sei la sorella di Petunia?
Lily, persa nei suoi pensieri, sobbalzò alla vista di quel ragazzo.
-Chi sei? Cosa vuoi da me?- chiese, sulla difensiva.
-Sono Sirius Black!
Per un attimo la ragazza pensò di stare sognando: un mago fuori casa sua? Roba da non credere!
-Tu sei… tu stai in classe con mia sorella!- esclamò, non appena riuscì a riprendere la parola.
-Sì! In effetti mi ci ha mandato lei, qui!- rispose il ragazzo.
Aveva capelli castani lunghi fino alle spalle, un cappotto un po’ troppo fuori moda per essere credibile e grandi, profondi occhi neri.
Ma le sembrava piuttosto antipatico.
-Ah, sì? E cosa ti ha detto?
-Che le serve il suo pigiama verde!
-Non poteva venire personalmente?
-Ehi! Calma! E comunque… non tutti sono come noi!
Lily la prese come un’offesa.
-Noi? Chi, noi?
-Noi Malandrini!
La ragazza batté le ciglia, ostentando un’espressione attonita.
-E allora?
-E allora, non è che i comuni mortali possano uscire dal Castello come e quando gli pare, lo sai?
Lily non lo sapeva, ma annuì.
-Certo che lo so!
Il ragazzo rise sotto i baffi:
-Sì, sì… come no!
-Senti- gli disse allora lei –Ho fretta e non ho voglia di parlare con te. Se vuoi il pigiama di mia sorella vado a prendertelo, ma poi devi andartene, chiaro?
Lui annuì:
-Non mi aspettavo niente di più gentile, dalla sorellina della Evans!- la sbeffeggiò il ragazzo, seguendola.
-Ehilà, gente! Salve!
Un altro ragazzo, più alto del primo, comparve dietro di loro.
-Ehilà, Ramoso!
-Ramoso?
La ragazza si girò:
-Oh, hai compagnia! Che c’è? Credevi di non farcela da solo?
-Ignorala…- borbottò Sirius, ma in realtà Lily aveva ragione: lui con i Babbani non ci sapeva proprio fare.
  
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