I would wait a million years
say
you'll remember
Lei
era sprofondata nella sua poltrona
preferita, quella vicino al fuoco, i suoi capelli scuri scaldati dalla
luce del
fuoco erano sparpagliati sulle spalle e la palle diafana appariva
arrossata
dalle fiamme e la bocca socchiusa dove talvolta affondavano i denti, le
stesse
labbra per cui avrebbe commesso promesse e follie, gli occhi chiusi con
le
ciglia che si incurvavano negli zigomi e le palpebre che apparivano
bluastre
confrontate al pallore del viso. L’ho
vista crescere, ma non ho mai provato attrazione per lei, fin quando
non l’ ho
vista accarezzata dal sole una mattina d’Estate. Il suo corpo
sinuoso coperto
solo da un impalpabile vestito , i capelli ricci e scuri che le
lambivano la
schiena, la bocca rossa curvata in un sorriso luminoso, i lineamenti
delicati e gli
occhi, due pozze dorate
di perversione in cui era stato fin troppo semplice precipitare. Sono
rimasto
senza fiato e il mio cuore n’è rimasto incantato.
Un’ attrazione che si è
trasformata in amore e
tuttora l’
amore che provo per lei mi si ritorce
contro ad ogni sguardo riverente che
lei
rivolge a mio fratello. –
Granger,
non mi dire che il Prefetto più perfetto invece di adempire
ai suoi compiti si
addormenta! La vedo
svegliarsi di scatto
fissandomi con astio, parole, trucchi, scherzi per far in modo che lei mi guardi. –Bada
agli affaracci tuoi. -
Granger stiamo diventando popolareschi? Dov’è
finita la tua integrità
morale ? -
Taci Fred. – prende un libro di Pozioni e inizia a sfogliarlo
chiudendo
definitivamente il discorso
finchè
dalla porta non entra mio fratello Ron e la sua
amichetta Lavanda. -
‘Mione! Stai ancora studiando? Tu non hai una
vita … sei peggio di Percy
almeno lui si è fatto la ragazza se continui così
rimarrai da sola per sempre.-
Ron, quel idiota, la vedo impallidire e mordersi il labbro fino a fra
cadere
una stilla di sangue pur di non piangere, prende il libro e esce dalla
Sala
Comune, mentre Ron sorride tronfio a Lavanda e lei ride con la sua
risata
volgare. Decido di seguire Hermione. La trovo nella Torre di Astronomia
intenta
a scrutare il cielo, mi avvicino lentamente fino a sedermi accanto. -
Fred. Lasciami sola – Dalla tasca del
mantello prendo il pacchetto di sigarette magiche, che diventano i due
gusti
nel quale si rispecchia il
fumatore, e
le porgo una sigaretta, lei accetta con un sorriso storto. Gliela
accendo con
la bacchetta, aspira lentamente e soffia fuori il fumo, Miele e
Vaniglia, dolce
come il miele e inebriante come la
vaniglia. I nostri silenzi si condensano nella stanza. – Fred, solo per
questa sera voglio
sentirmi amata La prendo tra le
braccia accarezzandogli i capelli inebriandomi del suo profumo,
l’ amerò fino
alla fine dei tempi, avrei potuto aspettare milioni di anni per essere
qui,
promettimi solo che ti ricorderai di me, che per una sola sera sei
stata solo mia. Inizio a baciarle il collo,
lentamente e dolcemente,mi fermo solo per sussurrarle vicino al orecchi
ì, le
parole che non le ho mai
detto - Desiderarti mi
porta allo
sfinimento.
Possederla completamente.Le
lecco le labbra, infilando la lingua, brucio completamente quando lei
risponde
al mio bacio, una passione infuocata, l’ alchimia dei
sensi,le sbottono la
camicetta mostrando un reggiseno di pizzo, ciò che avevo
sognato per ogni
notte, ossessionato mentre stringevo le lenzuola del mio letto, solo. I
denti
che affondano spietati nel suo petto, marcando e lambendo ogni porzione
di
pelle, le tolgo il reggiseno, la mia mano si posa su un seno con
reverenza,
come un fedele nella reliquia di un santo, poi mi chino a leccare un
capezzolo
, la mia lingua che succhia da lei. Il disperato bisogno di averla
completamente. L’immagine di lei, ormai nuda, accaldata dai
miei baci, gli
occhi con una patina di lascivia, le labbra arrossate e le gambe aperte
per me
mi avrebbe asfissiato per sempre. La passione che dilaniava le carni,
le sue
unghie che si conficcavano nella mia schiena in un’
invocazione dolorosa. Entro
in lei lentamente, perdendomi nei suoi occhi e soffermandomi sul suo
corpo,
ormai marchiato da me, una smania e un angoscia di fondersi con lei ,
il
bisogno di averla era qualcosa di disperato ,una dolcezza intrisa di
inquietudine. Mi muovo dentro di lei, sempre più forte, ogni
spinte chiudendo
gli occhi, perduto tra le sue cosce.
Sentirla gridare il mio nome,mentre l’ apice del
piacere ci avvolgeva
entrambi. Mi accascio sul petto di Hermione, la mia testa sul suo seno,
dove le
batte il cuore, per me. Quella notte la bacia ancora a lungo nel buoi
della
stanza, senza lasciarla prendere fiato, stringendola a me. Per paura di
prenderla o che fosse solo un sogno. –
Fred dimmi che mi ricorderai, dopo questa notte-
Sai molti pensano
che io ho
tutto, ma stanotte ho capito che non sono niente senza di te, tutti i
miei
sogni e tutte le luci non significano niente senza di te. Il tuo amore
è
fatale, nessuno può essere paragonato a te. – La
vedo sorpresa a questa mia
affermazione, poi mi rivolge un sorriso luminoso e si rannicchia contro
di me.
Per una notte il mondo potrebbe anche andare a fuoco, ma a me non
importerebbe.