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Autore: OMFG    02/04/2012    0 recensioni
Alex ha smesso di piangere all'età di 10 anni quando pensò che i suoi genitori l'avessero lasciata in quel maledetto orfanotrofio perché non la volessero.La sua unica fonte di salvezza è il suo migliore amico Max ma,chi altro riuscirà a sconvolgerle la vita?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

-E con questo sono 6 Alex,ormai sei riuscita a farne 6 proprio come volevi vero?-Disse Max.
Si,è vero, sin da bambina ho sempre voluto farmi 6 buchi in un solo orecchio,era una cosa che mi aveva sempre dato l'impressione di apparire una persone forte,sicura di sè e che non dipendeva da nessuno.Nessuno,beh da chi potevo dipendere, non ho mai conosciuto i miei genitori e ho sempre vissuto in un orfanotrofio,dalle suore...Già quel posto dove i genitori irresponsabili possono scaricarti,senza preoccuparsi del futuro del proprio figlio.Non ho mai saputo nulla sul conto dei miei e mai l'ho voluto sapere,il sol pensiero che loro mi avessere lasciato in una culla,suonato il campanello e scappati davanti quell'odioso orfanotrofio mi dava il voltastomaco,un senso di ribrezzo...Come hanno potuto lasciarmi a solo 20 giorni dalla nascita? Essendo cresciuta con quest'unico pensiero di come i miei mi avessero abbandonata,mi ero promessa,all'età di 10 anni,che non me ne sarei importata,non avrei versato più lacrime.Loro non si meritavano minimamente il fatto che io pensassi a com'erano e a dov'erano...Raggion per cui,sono 8 anni che non piango.Sono sempre stata ribelle alle suore insomma,quale bambino dev'essere costretto a mangiare con dei libri sotto le braccia per mantenere una posizione eretta con la schiena? Un bambino dev'essere libero,spensierato e deve ridere specialmente quando non si ha una fottutissima famiglia. Io l'ho sempre pensata in questo modo infatti,le suore mi mandavano sempre a letto senza cena,secondo loro...Già perché io non andavo mai a letto senza cena, Max mi portava sempre qualche fetta di pane..lui c'era sempre per me,il mio migliore amico da una vita,il mio Max,l'unica persona con cui posso davvero fare le migliori avventure,di cui potevo veramente fidare.Se si puo' considerare l'unico amico che si ha una famiglia,allora si, Max è la mia famiglia e io la sua.Nonostante non accettasse l'idea dei 6 piercing ad un solo orecchio,lui era disposto  a vedermi l'orecchio  pieno di sangue e con un nuovo punto luce pur di vedermi sorridere.
L'orfanotrofio consegnava ogni anno una borsa di studio ad ogni alunno ormai giunto alla maggiore età purché egli potesse iniziare una vita al di fuori di quel luogo. Max aveva ricevuto quella borsa di studio cinque mesi prima di me,essendo più grande di me di tanto e tutte le sere in cui mi veniva a far visita prima del mio diciottesimo compleanno,mi raccontava di come era tremenda la vita lì fuori.Dopo aver disinfettato il mio nuovo buco,mi prepapo a ricevere la mia borsa di studio,l'unica fonte di salvezza che mi avrebbe cacciata fuori da quell'inferno soprattutto perché non avrei più rivisto mura grigie e suore in nero.Ero pronta.Max mi aveva proposto di andare a vivere con lui giusto i primi mesi per ambientarmi alla mia nuova vita,finché non avrei trovato un lavoro ,racimulato dei soldi e affittato una casa accanto alla sua,nel centro di Londra.Bene,è fatta..sono pronta ad uscire,la consegna della borsa di studio è andata non mi restava altro che prendere le mie valigie,alzare per l'ultima volta il terzo dito alle suore e uscire da quell'inferno.Max mi aveva portato al suo appartamento con un taxi.Non era un lussuoso posto da toglierti il fiato ma, era un posto tranquillo e apposto.Una volta vista la camera in cui avrei trascorso i primi mesi della mia vita,inizio a disfare le valigie e alcuni scatoloni.Attacco al muro i disegni fatti con Max quando eravamo bambini ed esco,dirigendomi in cucina dove avrei iniziato una piacevole conversazione con il mio migliore amico.
-Bene Max,sono anche io maggiorenne...finalmente sono pronta a vivere una nuova vita o meglio,ad iniziarla...e tu sarai accanto a me,non è vero?- Con lui questi momenti di dolcezza venivano poco ma ci non dispiaceva...
-Beh si,dopo 18 anni che ti sopporto,come posso abbanonarti proprio ora? Inizieremmo un'altra avventura insieme,come promesso.- Si perché esattamene 8 anni fa ci eravamo fatti due promesse:quella di non piangere più per i nostri genitori,che subito lui non mantenne,e quella di andare a vivere insieme e di rimanere uniti per il resto della vita.
-Dai Max,almeno questa promessa siamo riusciti a mantenerla,per il resto della vita..ricordi?-
-Certo che ricordo,e comunque solo per la cronaca...l'altra promessa non l'ho mantenuta perché vedere ogni giorno una porta spalancarsi e sperare che si sia spalancata per te,per avere una nuova famiglia quella che hai sempre sognato e poi,scoprire che quella coppia di fidanzati sceglieva sempre l'ultimo neonato arrivato,mi rattristiva molto e tu sai quanto!-
-Lo so,me ne sono fatta una ragione anche io però poi penso..Non credi sia stata la cosa migliore per entrambi? Insomma,non essere stati adottati da nessuno ha fatto si che noi potessimo andare a vivere insieme e di essere migliori amici fino alla fine!-
-Sai Alex,non l'avevo mai visto sotto questo aspetto..Hai ragione,rimaremmo uniti è questo quello che conta!- Aveva un sorriso così grande che mostrava davvero di essere felice e sincero e,anche se io non potevo vederlo,sentivo che anche sul mio viso ne era spuntato uno.Poi però,noto qualcosa di sospetto nel suo sguardo così chiedo tutto d'un botto... 
-Hey Max, tutto apposto? Sento che devi dirmi qualcosa- 
-Beh ecco...Cazzo Alex hai sempre avuto questo magico potere di indovinare le cose,ti invidio tantissimo-Ridemmo entrambi non appena finì la sua frase dopotutto,era vero...quando qualcosa non gli andava lo capivo subito.
-Andiamo Max,dimmi cosa ti rende pensieroso-
-Beh ecco,in queste giornate passate in gran parte senza di te,ho scoperto una cosa di cui non so se esserne felice o triste...-
Poi continuò,con un tono confuso
-Mentre tu eri alle prese con il ragazzino del terzo piano,con cui ti sei scambiata i primi baci e, crescendo, anche la tua verginità,io non ho mai baciato una ragazza e ma ho voluto farlo così un giorno mi chiesi "Ma non sarò omosessuale?" ed ecco,mi spuntò un sorriso anche perché,credo, che non mi dispiacerebbe esserlo-
Max era davvero gay? Nemmeno a me dispiaceva,però infondo pensandoci era comprensibile,non ha mai avuto gli ormoni a mille quando mi mettevo in intimo davanti a lui,era come se io rimanessi comunque con i vestiti,non distoglieva lo sgardo dal mio per sbavare sulla mia quarta abbondante o sul mio fisico snello,mai.
-Beh Max,a me non importa se tu sei gay,etero..a me importa che tu sia felice e nient'altro! Pero,per favore,non chiedermi di accompagnarmi a qualche gaypride..-
Ridemmo insieme.Ecco,ora nel suo sguardo notavo un senso di sollievo,tutto andava bene,tutto era iniziato...!
  
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