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Autore: anjy89    02/04/2012    2 recensioni
La C.Y.L.A. (Change Your Life Agency) è un'agenzia che si occupa di rimettere in riga e cambiare la vita delle persone.
Il miglior agente della C.Y.L.A. ,Jake Limar, è attualmente "fuori uso" e viene così deciso di affidargli un caso semplice, Rose Middle.
Peccato che di semplice la ragazza non abbia niente...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Questa è la terza storia che decido di postare ma è anche la prima non yaoi...
A chi ha già letto le altre mie storie dico : tranquille che non ho abbandonato lo yaoi *___*

A chi invece sta per leggere questa dico :Spero vi piaccia e fatemi sapere che ne pensate!


Cara C.Y.L.A.,
mi chiamo Violet Middle ed ho 16 anni.
Ho sentito parlare del vostro progetto "esprimi un desiderio" e vi scrivo a nome di mia sorella Rose.
Lei ha tanto bisogno di aiuto!
Mia sorella ha 26 anni, lavora presso il negozio di fiori della mia famiglia ed è un caso disperato!
Fisicamente la descriverei carina ma nessuno ci fa caso per via del suo stile alternativo-vagabondo.
Non mette tacchi, non mette minigonne, non va mai scollata,non va dalla parrucchiera, non va dall'estetista, non va in discoteca, non va al cinema, non va in vacanza... in pratica non esce molto e si copre tanto.
Per quanto riguarda la sua personalità basta pensare al suo nome.
E' una rosa con spine affilate come lame.
Mia sorella è aggressiva, seria, sarcastica, testarda e negativa.
Non le interessa trovarsi un uomo e quei pochi che sono usciti con lei non sono mai durati più di due appuntamenti.
Credo che alla base di questo suo comportamento ci sia la morte di mia madre.
Mamma è morta quando ero molto piccola ed io e mio fratello siamo stati praticamente cresciuti da Rose visto che nostro padre è sempre in viaggio per lavoro.
Lei è stata per noi anche una madre e per questo le sarò grata in enterno.
Prima di rivolgermi a voi ho cercato più e più volte di convincerla ad essere più femminile e a sciogliersi un pò ma non è servito a niente.
Però io non mi arrendo, sono più che sicura che,come una rosa, sia pronta a sbocciare ma ho bisogno di aiuto!
Spero scegliate di cambiare la sua vita perché se lo merita.
Farete sbocciare lei e rendereste felice una ragazzina che vuole soltanto il meglio per sua sorella.
Con le dita incrociate
                                                                                                                                     Violet Middle


P.S.
Allego alla lettera una sua foto e tutti i suoi dati.



Il Presidente della C.Y.L.A. l'aveva finalmente trovato!
Aveva trovato il caso perfetto, quello nè troppo difficile nè troppo facile, quello ideale per rimettere in carreggiata il suo miglior life coach.
La ragazza, Rose Middle, non era un caso disperato e in più aveva una storia personale seria alle spalle.
Non avrebbe destato troppi sospetti in Jake e non avrebbe richiesto troppo tempo.
La ragazza era, come dice il suo cognome, nella media.
Nulla di eccezionale.
Fattibile.
Posò la lettera sulla sua scrivania e pigiò il bottone dell'interfono.
-Margharet? Puoi mandarmi Jake?-
-Subito Signore.-
Il Presidente fece un profondo respiro.
Il caso era stato trovato ma ora veniva il difficile, convincere Jake.
Jake Limar era il suo secondo genito, nonchè il suo miglior life coach.
Non c'era nessuno migliore di lui.
Attori, cantanti, politici, musicisti, presentatori, nonostante la sua giovane età riusciva a gestire e a rimettere in piedi tutti.
Ma il destino a volte è crudele e strano allo stesso tempo, l'unica persona che Jake Limar non riusciva a rimettere in riga era proprio se stesso.
Se solo non ci fosse stato quel incidente...
La sua fila di pensieri fu interrotta dall'entrata del figlio.
"Anche oggi non si è fatto la barba" fu la prima cosa che notò il Presidente.
-Cosa vuoi papà?-
-Shhh.- lo ammutolì lui -Quante volte devo dirti che in ufficio devi chiamarmi Presidente o Signore? E quando ti deciderai a farti la barba?.-
-Questi sono fatti miei Signore.- gli rispose l'altro con un sorriso.
"Almeno ha ricominciato a lavarsi i denti"
-Allora,- gli fece Jake sedendosi davanti a lui -perché mi hai chiamato?-
Il Presidente gli passò la cartella.
-E allora?- gli chiese il figlio dopo aver dato un'occhiata veloce al fascicolo.
-E allora questo è il tuo prossimo caso.-
-Scordatelo.-
-Bene, allora ti licenzio e ti taglio tutti i fondi.-
-Ma papà...-
-NON chiamarmi papà in ufficio! Sei un dipendente Jake, e nonostante quello che ti è successo devi lavorare.-
Fu allora che iniziò tra i due una silenziosa guerra fredda.
Iniziò il "chi prima abbassa lo sguardo perde"
La lotta fu estenuante e lunga ma alla fine vinse il Presidente.
Nessuno batteva il Presidente.
-E va bene!- esclamò il figlio
-Ottimo, e vedi di darti una sistemata. L'immagine prima di tutto.-
-Ma perchè questa tizia? Perché non il solito personaggio famoso?-
-Perché dopo quello che è successo è meglio che ti occupi di casi seri ma più tranquilli da un punto di vista mediatico.-
Jake sospirò portando la testa indietro.
Dietro quel sospiro si nascondeva altro... il mocciosetto stava pensando a chi scaricare l'incarico.
Il Presidente lo conosceva molto bene, in fondo era suo figlio!
-Jake.- proferì in tono solenne da chi non ammette repliche -Il caso è tuo e solo tu ci lavorerai. Un solo sgarro e ti lincenzio.-
-E io chiamo mamma.-
-Tua madre è daccordo con me.-
-Merda!-
Qualche ora più tardi il Presidente continuava a pensare che sarebbe andato tutto bene.
Il caso era semplice.
Suo figlio avrebbe fatto un buon lavoro e avrebbe ritrovato fiducia in se stesso.
Sarebbe tornato quello di prima.
Come padre e Presidente aveva agito bene.
Quella Rose Middle era una passeggiata... era nella media!
Il povero Presidente non poteva sapere che a qualche chilometro di distanza, nel paese dove vive Rose Middle, avrebbe trovato 5098 anime che gli avrebbero volentieri detto che la ragazza non si poteva propro definire "nella media".

  
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