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Autore: Giuly_96    02/04/2012    0 recensioni
Emma ha la casa libera per tutto il weekend perchè i suoi genitori sono via per lavoro. Intende passare la serata quardando un film, ma riceverà una visita inaspettata.
Questa storia è dedicata a una mia amica a cui avevo promesso di scriverla.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentivo il suo profumo sulla pelle e il suo sapore sulle labbra. Le lenzuola conservavano ancora il calore del suo corpo, ma accanto a me non c’era nessuno. I suoi vestiti non erano più sul pavimento. Lo chiamai, ma mi rispose solo l’eco di una casa vuota. Sconfitta mi lasciai cadere sul letto e chiusi gli occhi arrendendomi al consolante buio dietro le palpebre.

Mi butto sul divano con un’enorme ciotola di popcorn. Che bello non avere nessuno che ti dice non si fa! Il meeting aziendale dei miei genitori era la cosa migliore che potesse accadere: la casa è tutta mia per l’intero weekend.
Suonano alla porta. Guardo l’orologio: le dieci e mezzo. Chi può essere a quest’ora? Apro la porta e mi ritrovo davanti David, i ricordi del nostro ultimo incontro scorrono veloci nella mia mente. Chiude la porta e mi abbraccia. Ho bisogno di parlargli, soprattutto dopo quello che è successo l’altra volta. « David, io…». Mi chiude la bocca con un bacio e mio sciolgo tra le sue braccia.
Arrivati in camera mia, mi sfila la leggera sottoveste estiva e la lascia scivolare accanto ai suoi vestiti.
Ci stendiamo sul letto e mentre lui bacia ogni parte del mio corpo, io riesco finalmente a rilassarmi dimenticando tutte le preoccupazioni e a lasciarmi andare.
Passiamo ore ad amarci in silenzio fino a quando mi addormento tra le sue braccia, tutti e due con un sorriso sulle labbra.

Riaprii gli occhi gonfi di pianto con i ricordi della sera precedente che ancora aleggiavano per la stanza. Era successo di nuovo, mi ero illusa che questa volta sarebbe stato diverso, che lui sarebbe rimasto e non se ne sarebbe andato lasciandomi sola ancora. Mi venne da piangere.
Fu così che mi ritrovò mia madre parecchie ore dopo: seduta nuda sul letto, le lacrime che scorrevano lungo il mio viso e suo figlio nel grembo.

  
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