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Autore: Sgiach    02/04/2012    2 recensioni
Dimenticate tutto ciò che è successo dopo Betrayed. Stevie Rae non ha mai rivisto Zoey e gli altri dopo essere rinata: Neferet l'ha condotta insieme agli altri novizi rossi in un'accademia speciale, parallela alla normale Casa della Notte, in cui i ragazzi potranno imparare a controllare i loro nuovi poteri. Ma se Neferet spera di poter piegare la volontà di Stevie Rae si sbaglia di grosso: una Stevie Rae più combattiva che mai, impegnata a fuggire da quella dannatissima scuola e dall'amore...
Ora cominciavo a ricordare: il mio organismo aveva rifiutato la trasformazione. IL MIO ORGANISMO AVEVA RIFIUTATO LA TRASFORMAZIONE?!!! Questo voleva dire che io ero morta. ERO MORTA?!!!
E Mamy? L’ avranno informata? Oh, poverina, la notizia sarà stata devastante per lei…E Zoey? Avrà pianto a dirotto pensandomi morta e sepolta, mentre io ero qui, a quanto pare viva, ma non altrettanto vegeta, in compagnia di Neferet “la serpe”. Oh per tutti i cowboy, che brutta situazione!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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RED VAMPIRES
inspired by House of Night series
V




“Kramisha: proprio non ci arrivi?! Lei è MALVAGIA! Sarà la sesta volta che te lo ripeto! Cosa devo fare per convincerti?!” Ormai ero sull’orlo di una crisi di nervi. “Prove. Voglio le prove. La tua storia non mi convince, e poi secondo me la tua è solo un impressione: Lei non ti odia, anzi! Sei la sua più grande risorsa!” ribattè Kramisha, con enfasi.
“Si, per una guerra contro i novizi blu: li vuole sterminare. Loro e gli umani. Una persona con queste intenzioni non è forse malvagia?!” dissi, cercando di mantenere la calma, poi continuai “E poi, sarò anche una grande risorsa, ma Neferet sa perfettamente che non mi piegherò tanto facilmente: preferirebbe di certo che la sua novizia d’oro fosse uno zombie, proprio come voi imbecilli!”
Ecco. Avevo perso la calma.
Dallas mi poggiò una mano sulla spalla: “Su, Stevie Rae, non ti agitare.”
“Non ti agitare?! Ma non vedi che questi hanno la recettività di un criceto?! Non lo vogliono capire! E poi quest’altra…” puntai il dito contro la cocciuta ragazza che mi sedeva di fronte “Oh, secondo me la tinta le ha dato alla testa!”
“Ehi, campagnola, vacci piano!” mi intimò Kramisha.
Uh, Stevie Rae, respira. Mh-Uh. Mh-Uh. Mh-Uh.
Pensa alla tua Mamy, alle galline, alla fattoria, a Kenny Chesney senza maglietta (*)… Mh-Uh. Mh-Uh. Mh-Uh.
“Allora…Volete le prove? Che prove siano!” dissi io in tono solenne.
“Andiamo, Dallas!”

***

Il piano era molto semplice: sapevamo che Neferet avrebbe incontrato Karlsen nel suo ufficio per discutere dell’andamento degli alunni e dell’impostazione delle lezioni, perciò io e Dallas ci eravamo attrezzati ed eravamo pronti a registrare il suo discorso, così da dimostrare finalmente a quella banda di deficienti la cattiveria della temuta vampira.
Coma facevamo a sapere che quel discorso sarebbe stato una valida testimonianza?! Lo sapevamo e basta. O almeno, volevamo sperarlo.

Dallas aveva posizionato un piccolo registratore nella libreria dell’ufficio di Neferet, nascosto tra due vecchi volumi impolverati.
Noi, invece, eravamo appostati dietro una rigogliosa pianta ad attendere l’arrivo della Sacerdotessa.
Io, dal mio canto, mi sentivo tanto Clover di ‘Totally Spies’: avevo persino trovato una tutina come la sua, l’avrei voluta rossa ma… Vabbeh, che lo dico a fare!
Dallas, invece era davvero figo in versione spia, il nero gli stava da dio…
Basta! Concentrazione, Stevie Rae. Concentrazione!
A quel punto udimmo dei passi provenire dall’altro capo del corridoio e poco dopo Karlsen e Neferet si trovavano già davanti all’ufficio di quest’ultima; io me la stavo facendo sotto, temevo che ci avrebbe scoperti: Neferet era molto furba e se se ne fosse accorta saremmo stati davvero nei guai.
Magari avremmo potuto riprendere tutte le sevizie a cui saremmo stati sottoposti e mostrarle agli altri novizi, Kramisha e i suoi non avrebbero avuto più nulla da ridire… Diciamo che sarebbe stato il piano B!
Intanto il piano A andava avanti e io e Dallas eravamo entrambi tesissimi, ma secondo il dispositivo di controllo che il mio compagno di sventure teneva in mano la cimice continuava a registrare senza problemi e se Neferet avesse continuato a sbraitare istericamente come stava facendo in questo momento avremmo avuto il, materiale sufficiente per ‘convertire’ gli altri novizi.
Io e Dallas ci sorridemmo complici: forse ce l’avremmo fatta.

Passò un’altra mezz’ora e le mie povere gambe e il mio povero fondo schiena da Roopers si era irrimediabilmente intorpidito da almeno quindici minuti.
In compenso le urla non si erano placate neppure per un secondo e la cimice era riuscita a registrare ogni cosa.
Ce l’avevamo fatta: avevamo le prove!
Troppo bello per essere vero.

“Ehm ehm.” La voce di Neferet ci fece sobbalzare.
Per fortuna Dallas ebbe la prontezza di nascondere quella specie di controller, invece io ero rimasta letteralmente pietrificata e mentre il moro accanto a me si era alzato e ricomposto quasi immediatamente, io ero ancora accovacciata -come una cretina- tra le foglie del ficus.
“Allora, Stevie Rae, che ne dici di seguirmi, tu e il tuo amichetto, nel mio ufficio?”
Mi alzai di scatto e afferrai la mano di Dallas, la strinsi con forza. Lui mi guardò, come a volermi rassicurare, ma si vedeva benissimo che anche lui era terrorizzato: dovevamo solo sperare che non scoprisse niente della cimice, era la nostra unica speranza.
“Allora, cosa facevate dietro il ficus? ”
“La stavamo spiando” Che cosa? Si era rincretinito forse?
“Come, scusa?”
“La stavamo spiando” ripeté quella faccia tosta di Dallas
“E perché mai, eh Stevie Rae?” Che vipera!
“Beh… Noi…” Oddio! Non sapevo che dire…
Per fortuna Dallas accorse in mio aiuto: “Sapevamo che lei si sarebbe vista con il professor Karlsen e pensavamo che avreste discusso dell’andamento degli alunni e ci tenevamo a sapere che opinione avete di noi.”
Ok: quel ragazzo era un genio. Ma Neferet non ci sarebbe caduta.
“Beh, c’era bisogno di mettersi a giocare alle spie per questo? Sarebbe bastato fermarsi dopo le lezioni e domandare al professore: non ci sarebbe stato alcun problema!” puntualizzò, un sorriso sornione stampato in volto.
Dallas, però, non aveva intenzione di cedere: “Già, ma Stevie Rae non se la sentiva e quindi abbiamo optato per il piano B.” ribatté quindi spavaldo.
“E dimmi, cara, come mai ti sei fatta tutti questi problemi?” mi chiese, guardando provocatoria nella mia direzione.
Bene. Se la vogliamo mettere così, Neferet… Oddio, non credevo a quello che stavo per fare!
“Ehm… Beh, io… L’ho fatto per stare con Dallas!” dissi. Poi spalancai gli occhi: l’avevo detto davvero?!
Dallas mi guardò, il suo sguardo era un misto tra l’incredulo ed il divertito.
Io ricambiai l’occhiata: “Ehi, non ho saputo fare di meglio…” dicevano i miei occhi; magari era solo un’impressione, ma mi era sembrato… deluso.
“Ah. E un invito a cena no, eh? Sai, è un metodo molto in voga al momento…” insinuò, spaesata dalla mia risposta. Beh, ero stata brava, no?!
Stevie Rae 1. Neferet 0.
“Si, ma… Insomma, mi era stato detto che Dallas amava l’avventura, il pericolo, perciò… Mi sembrava, ecco, una buona idea per cominciare…” ribattei. Mi faceva schifo il modo favoloso in cui iniziavo a mentire…
“Bene. Allora io vi lascio alle vostre sospette problematiche adolescenziali, ma sappiate che la cosa non mi convince e, soprattutto, che non finisce qui!”
Uscì quindi, sbattendo la porta.
Io e Dallas tirammo un grosso sospiro di sollievo.

***

[…]
“Ma, Neferet, non pensa agli studenti? Molti di loro non sono ancora pronti!”
“Christopher, se continuiamo a proteggerli così, senza lasciare che lo facciano da soli, come vuoi che lo siano?!”
“Questa battaglia è molto rischiosa, ci vorrà tempo prima che possano affrontarla: ora come ora sopravvivrebbero in pochi, molti rischiano di rimanere uccisi!”
“E se così fosse?! Non possiamo continuare a perdere tempo dietro a mocciosi che sul campo non sopravvivrebbero neppure un minuto! Se non riusciranno ad uscirne vivi sapremo che non erano i nostri ‘uomini’! Bisogna correre dei rischi, se necessario anche sacrificare delle vite, al fine di raggiungere il nostro obiettivo; e noi sappiamo quanto tu lo desideri, non è vero, Chris?...”
“Sta’ lontana da me, Neferet! Non rischierò le vite dei miei alunni, non ho nessuna intenzione di affrontare questa battaglia con la tua stessa superficialità!”
“Oh, Chris, Chris… La mia non è superficialità, è solo determinazione. Non ho paura di sacrificare qualche vita per raggiungere un obiettivo tanto agognato, e nemmeno tu dovresti averne…”
“Ti ho detto di starmi lontana! Ci devo pensare, ok? Non mettermi fretta!”
“D’accordo. Come vuoi, Chris… Se avrai bisogno di un po’ di compagnia in questi giorni di meditazione sai dove trovarmi…”

Dallas mise in pausa la registrazione.
Ok, avevo già ascoltato il nastro, ma ogni volta mi assaliva un senso di nausea al solo sentire quella voce viscida e suadente…
Guardai Kramisha e gli altri confabulare.
Poi si voltarono tutti, contemporaneamente, verso di noi.
Dallas mi strinse la mano, e io, rincuorata dal suo gesto d’incoraggiamento, alzai lo sguardo e sostenni per qualche secondo quello di Kramisha e dei suoi amici, poi la mora parlò: “Va bene. Vi crediamo. E adesso?”


*Memorie di "Abduction" e di Taylor Lautner senza maglietta... é.é



Note d'autrice
Com’è che si dice? Sono elegantemente in ritardo.
Ma mooooolto elegantemente, considerando che il mio spaventoso ritardo è di più di tre mesi… Beh, la classe non è acqua!
Anyway, il capitolo è piuttosto lungo per i miei standard e finalmente abbiamo la svolta tanto attesa: spero solo che vi piaccia!
Poi, un paio di avvisi:
- Sulla mia pagina, nello spazio dedicato alla presentazione troverete il mio programma degli aggiornamenti che conto (non che ci speri troppo, ma vabbeh…) di rispettare, salvo imprevisti come il mio computer che mi ha abbandonata proprio quando ero motivatissima a mettere in atto il programma;
- Vi invito a dare un’occhiata alla pagina facebook che gestisco non la mia amica nonché Beta AliYe
Ora vi lascio in pace e spero di non farvi sorbire ancora una così lunga attesa.
Bacioni :-*. Sgiach <3.
  
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