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Autore: _loveHoran97_    02/04/2012    11 recensioni
Erano ormai le 16:00 e noi stavamo ancora provando quando il manager si avvicinò a noi.
"Ragazzi abbiamo novità"
"Spara!" esclamò Zayn scendendo con noi dal palco.
"Domani sera prima della chiusura del concerto verranno proiettati 5 video per il compleanno dell’irlandese qui presente. Li abbiamo già pescati a sorte e visti. Sono davvero carini e soprattutto uno ci ha lasciati… senza fiato!"
"E che c’erano? Ragazze nude?"
"Louis!" lo rimproverò Liam.
"Lo vedrete domani".
Risalimmo sul palco e continuammo le prove fino a sera.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happy Birthday Niall
Capitolo 1

11 settembre 2012

Ero su una comoda poltrona, le cuffie nelle orecchie e guardavo il panorama che si presentava al di là del finestrino.
Grigie nuvole coprivano il cielo, e io mi trovavo in mezzo ad esse. A vederle da così vicino sembravano quasi… zucchero filato.
Non fateci caso: ho fame molto spesso, è normale che faccia paragoni di questo tipo.
Tornando alla realtà, ero su quell’aereo da circa un ora. Destinazione? Londra.
La stupenda capitale del Regno Unito per concludere il nostro tour europeo.
Lo stesso giorno avrei compiuto 19 anni. L’idea mi piaceva: avrei passato la giornata con i ragazzi e i fans e avrei cantato e continuato a vivere il mio sogno. 
Insomma, meglio di così non sarebbe potuta andare. O forse si?
La verità è che mi mancava infinitamente casa, la mia famiglia, i miei amici…
Ma avrei dovuto resistere ancora poco, infatti subito dopo quell’ultima tappa saremmo partiti per l’Irlanda e saremmo rimasti per un mese.


I think finally find a note to make you understand
If you can hear it, sing along and take my by the heands
Keep myself inside your head, like your favorite tune
And know my heart is a stereo that only plays for you

Presi a canticchiare:
My heart's a stereo
It beats for you, so listen close
Hear my thoughts in every note
Make me your radio
Turn me up when you feel low
This melody was meant for you
Just sing along to my stereo
Oh oh oh oh To my stereo
Oh oh oh oh So sing along to my stereo...

La stanchezza prese il sopravvento…

“Niall, Niall svegliati: siamo arrivati!”
No Liam, ti prego lasciami dormire ancora un p…
ASPETTA! ARRIVATI? SIAMO ARRIVATI?!
Subito spalancai gli occhi e dal finestrino vidi la pista di atterraggio illuminata, essendo ormai sera e fattosi buio.
Mi girai e vidi Liam e i ragazzi che si stavano alzando per scendere dall’aereo. Li seguii.
Ci volle un bel po’ per recuperare tutti i bagagli: Zayn si era portato dietro l’intera casa!
Beh, dopo tutta l’avventura che avremmo potuto intitolare “Zayn alla ricerca della valigia n° 8” prendemmo un'auto che ci portò all’hotel dove avremmo alloggiato per qualche giorno.
Quando pochi giorni prima ci avevano parlato di questo piccolo periodo di permanenza, tutti noi eravamo d’accordo nell’alloggiare in un quartiere poco lontano da Londra, a Barnes.
Questo per non avere troppi problemi con i fans. Non che non ci piacesse incontrarli, anzi. Ma avevamo bisogno di tranquillità.
Era a 5 stelle, si notava anche senza leggerlo nella descrizione riportata sul volantino che ci aveva dato il manager per riconoscerlo.
L’edificio era in stile barocco, la facciata frontale si presentava a ferro di cavallo, nell’incavo c’era una fontana da cui si ergevano statue rappresentanti angeli e donne con anfore tra le mani, il tutto circondato da una stradina di cemento che, ai primi metri dal grande cancello d’entrata, lasciava spazio ad un vasto giardino ben tenuto. L’interno era altrettanto retrò, molto lussuoso.
Ammetto che quell’edificio è uno dei più belli che abbia visto, anche se aveva un non so che di… Inquietante. Metteva un po’ di soggezione, sarà stato per le statue i cui occhi erano puntati addosso all’ingresso.
Il personale era molto accogliente, ci fecero accomodare nell’atrio mentre portavano i nostri bagagli nelle rispettive stanze.
"Carino questo posto, forse troppo per 5 idioti come noi" disse Louis, scatenando una risata generale.
"Già, credo che non ne resterà incolume" "Niall non usare un linguaggio forbito, fai paura" di nuovo risate.
Il telefono mi squillò, uscii e risposi.


-Si pronto?- 
-Ciao Niall come stai?- 
-Oh ciao mamma. Qui tutto bene, siamo all’hotel. Lì come vanno le cose?- 
-Tutto bene, siamo molto elettrizzati per il matrimonio. Stiamo già cominciando i preparativi!-.
Il pomeriggio stesso del giorno del nostro arrivo mia zia Eveline si sarebbe sposata, e noi eravamo invitati all’evento.
-Non vedo l’ora di riabbracciarvi tutti, davvero- 
-Anche noi non vediamo l’ora: ci manchi tanto! Comunque ne abbiamo parlato qui e vi abbiamo trovato un posto in cui stare- 
-Spero sia vicino a te e agli altri- 
-Oh si, direi che è molto vicino!- 
-Cioè?- 
-Tua cugina Carol [figlia della sposa] ha comprato una villa. C’è posto per tutti!-
 -Mamma è perfetto! Grazie mille- 
-Non ringraziarmi tesoro, ora vai a riposare. Buonanotte, ci manchi- 
-Notte mamma, mi mancate tutti-

Rientrai e vidi solo il personale, i ragazzi non c’erano. Così mi avviai verso la reception e chiesi quale fosse la mia stanza. Stanza numero 437. Quarto piano.
Presi l’ascensore che salì in fretta fino ad arrivare alla mia destinazione.
Appena uscii vidi i ragazzi in fondo al corridoio parlare, mi avvicinai. "Chi era?" mi chiese Zayn.
"Mia madre. Alloggeremo a casa di mia cugina" "E’ carina?" Styles ma tu non pensi ad altro?
"Molto" "Allora non vediamo l’ora!" Harry fece un sorrisetto compiaciuto e si ritirò nella sua stanza, noi lo imitammo.
Presi la scheda magnetica che mi avevano consegnato poco prima.
Aperta la porta, rimasi per un attimo sull’uscio. Era una camera da letto molto grande, sulla facciata davanti a sé c’era una grande porta a vetrata che portava al balcone, a destra di essa c’era un letto ad una piazza e mezza con a fianco un comodino e davanti a questi ultimi sorgeva un grande armadio a due ante con affianco una porta che portava al bagno.
La mia valigia era ai piedi del letto, ma ero troppo stanco per disfarla essendo ormai le 23:00 così tastai il letto, era davvero morbido e comodo!
Mi ci sdraiai sopra e mi addormentai ancora completamente vestito.


12 settembre 2012

Quella mattina, dopo l’ abbondante colazione andammo con il nostro manager a vedere la sala da concerti “Royal Albert Hall” dove ci saremmo dovuti esibire il giorno dopo e dove avremmo effettuato le prove, che avrebbero occupato la maggior parte di questa giornata.
Quel palco era davvero enorme, e poi sarebbe stato il mio compleanno. Mi sarei sicuramente emozionato.
Erano ormai le 16:00 e noi stavamo ancora provando quando il manager si avvicinò a noi.
"Ragazzi abbiamo novità" "Spara!" esclamò Zayn scendendo con noi dal palco.
"Domani sera prima della chiusura del concerto verranno proiettati 5 video per il compleanno dell’irlandese qui presente.  Li abbiamo già pescati a sorte e visti. Sono davvero carini e soprattutto uno ci ha lasciati… senza fiato!" "E che c’erano? Ragazze nude?" "Louis!" lo rimproverò Liam.
"Lo vedrete domani".
Risalimmo sul palco e continuammo le prove fino a sera.
E da quando il manager aveva accennato ai video io non riuscivo a non continuare ad interrogarmi su cosa intendesse per “soprattutto uno ci ha lasciati… senza fiato!”.
Insomma, tutti i fans che esprimono amore per noi lasciano senza fiato! Mi torturai con questi pensieri per tutta la giornata, finche non mi addormentai.


Royal Albert Hall

13 settembre 2012

Quando mi svegliai, subito accesi il cellulare per controllare l’ora.
Mi ritrovai pieno di messaggi, tutti da persone che conoscevo, che mi facevano gli auguri. Un calore mi invase nel leggerli: mi facevano sentire bene, a casa.
Poi controllai l’ora, erano le 9:00. Bene Niall, è ora di alzarsi.
Velocemente mi lavai e cambiai e sbirciai nelle camere dei ragazzi per vedere se erano svegli. Erano tutte vuote.
Così scesi al ristorante per fare colazione ma anche il tavolo destinato a noi era vuoto. Dove si erano cacciati proprio il giorno del mio diciannovesimo compleanno?!
Uscii e non appena misi un passo fuori dall’hotel mi ritrovai bagnato fradicio. Ok era il mio compleanno, ci poteva anche stare.
"Buon compleanno!!!" erano tutti affiancati alla porta. Harry teneva tra le mani il secchio ormai vuoto.
"Grazie ragazzi, come siete dolci!" esclamai ironicamente per poi abbracciarli. "Sei freddo cazzo!" urlò Zayn. "Chissà perché!".

Dopo essermi asciugato e aver fatto colazione con gli altri, tutti insieme passammo la giornata in giro, le strade intasate da fans. Era tutto stupendo.
Ormai si erano fatte le 20:00 e di lì ad un’ora avremmo cominciato il concerto.
Nel frattempo mi erano arrivati molti altri messaggi, ma mi stranì il fatto che una persona in particolare non mi avesse né inviato un sms né fatto una chiamata.
Non può essere stata una dimenticanza: non era mai accaduta una cosa del genere e poi stava sempre insieme ai miei parenti, era impossibile che non avessero accennato al mio compleanno. Ci ero rimasto un po’ male, si. Ma la giornata non era ancora finita, poteva ancora arrivare questo benedetto messaggio.
Rientrammo in hotel,ci vestimmo e ci sistemammo.
Salimmo in limousine che ci portò proprio davanti alla sala da concerti ormai intasata da fans e fotografi. Scendemmo dalla macchina, i presenti in delirio, i body guard faticarono a farci largo tra la folla.
Una volta entrati andammo nel backstage a prepararci e successivamente il concerto cominciò. Presentammo tutto il nostro repertorio, i fans erano estasiati, le emozioni erano troppe.
Ed ecco, finalmente il turno dei video: non vedevo l’ora!
Partì il primo. Era un video dove i nostri fans francesi mi facevano gli auguri. Come sottofondo musicale aveva il nostro primo singolo: “What Makes You Beautiful”.
Il secondo era da parte dell’Italia. Sottofondo “U Smile” di Justin Bieber, uno dei miei artisti preferiti.
Terzo video, fans americani, sottofondo “Up All Night”.
Penultimo video, UK, “Another World”.
Ed ecco l’ultimo. Esitarono molto prima di proiettarlo.
L’ansia cresceva: era quello il video che aveva lasciato senza fiato il manager e lo staff.
Una melodia partì e una dolce voce parlò sotto quelle note che componevano un motivetto mai sentito.
Sorrisi, come un’ebete.
Ecco il mio messaggio d’auguri mancante nella lista degli sms ricevuti.

  
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