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Autore: The Girl With The Tune    03/04/2012    4 recensioni
Protagonisti della storia sono un'esaurita Courtney,alle prese con il suo piccolo problemino "al femminile" ,e la sua vittima sacrificale Duncan,che continua a provocarla mettendo in pericolo la propria incolumità.
Chi la spunterà?
Anticipazione:-E' un mostro di colore vermiglio che, fin dall'alba dei tempi,tormenta le giovani donne e terrorizza gli uomini,a causa dell'elevato tasso di isteria e di aggressività che esso produce nelle loro “dolci e innocenti fanciulle”-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Duncan/Courtney
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Al Femminile

 

 

 

 

Ecco il desiderio del giorno:

Cambiare sesso!

 

Mi sembra l'unica soluzione possibile per poter porre fine a questa prolungata agonia,

l'unica ancora di salvezza alla quale potermi appigliare,l'unica faro che può riportare una luce di speranza nella mia infelice esistenza.

Sfortunatamente,non si vedono stelle cadenti tutti i giorni,quindi il mio desiderio è destinato a restare un'utopia.

Dannazione,perchè Dio ha voluto divertirsi infliggendomi una piaga così meschina e,soprattutto, dolorosa?

Sarò costretta a convivere con questo “generoso dono” di Madre Natura per tutta la vita. Verrà a farmi visita,ovviamente nei periodi meno opportuni,ogni mese per una settimana,rovinerà i miei momenti intimi e la mia biancheria, finchè la morte non ci separerà.

Di cosa sto parlando?

E' un mostro di colore vermiglio che, fin dall'alba dei tempi,tormenta le giovani donne e terrorizza gli uomini,a causa dell'elevato tasso di isteria e di aggressività che esso produce nelle loro “dolci e innocenti fanciulle”

Ancora non avete capito?

Ma mi sembra ovvio...Il Ciclo Mestruale!

Vi sembro esagerata?No!Sono solamente realista. Sono pronta a scommettere che qualunque essere umano dotato di ovaie la pensi esattamente come me.

Vi riassumo,in quattro sintetici punti,cosa scatena il mestruo sull'organismo e sulla psiche femminile:

1)Il loro umore è instabile. In genere,si oscilla tra irritabilità e violenza animale,con punte di patetico sentimentalismo e crisi di pianto isteriche.

2)Il loro istinto primario,è sfamare il proprio “buco nero”,comunemente chiamato stomaco. La loro dieta comprende alimenti necessari alla sopravvivenza ,ovvero dolciumi e schifezze di vario genere.

3)Il loro ventre si gonfia a tal punto che nemmeno Activia, con il suo infallibile Bifidus ActiRegularis,riesce a diminuirne il volume.

4)In alcune donne,il dolore si manifesta in modo talmente acuto,da impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

 

Qual'è la conclusione? Essere delle ragazze,a volte,è davvero una merda!

 

 

Odio il ciclo mestruale!

Sapete meglio ribadire,può darsi che non mi sia spiegata bene...

Oggi mi sento particolarmente filosofica,per questo mi sono soffermata a riflettere sulla difficile condizione della specie femminile e sulla mia improvvisa crisi d'identità...

Tutte balle!

In realtà non ho nulla da fare,quindi mi dedico all'autocommiserazione,l'attività che meglio mi riesce al momento.

Cosa posso fare,vediamo...Beh,potrei uscire a fare due passi,così mi distraggo un po'.

Mi avvicino alla finestra nella stanza e scosto leggermente la tenda.

Con mio grande rammarico,mi rendo conto che fuori si è scatenato il diluvio universale.

E' possibile che ,proprio quando metto da parte la mia proverbiale pigrizia e scelgo dedicarmi ad un'attività sana e rigenerante,c'è sempre qualcosa che ostacoli i miei programmi?

Dal momento che le strade si sono tramutate in fiumi straripanti e,dal momento che non dispongo di un'imbarcazione capace di fronteggiare una simile calamità naturale,decido di scartare l'idea della passeggiata. In un giorno qualunque,questo fuori programma non mi avrebbe arrecato alcun disturbo,oggi,invece,mi innervosisce parecchio...Detesto perdere il controllo sulla mia razionalità!

Il mio amico stomaco comincia a farsi sentire.

Il richiamo del cibo...non posso di certo ignorarlo. Siate comprensivi!

Mi dirigo verso la cucina,in cerca di qualche leccornia che tiri su il mio morale,attualmente ad una decina di metri sottoterra.

Mi fiondò nella ricerca del mio “Santo Graal”,ma penso sia praticamente inutile.

La dispensa è desertica quanto il Sahara. Decido di ispezionare il frigorifero,pregando di scovare qualcosa da mettere sotto i denti e appagare,così,il senso di insoddisfazione che mi ossessiona.

Ghiaccio,qui dentro c'è solo una montagna di acqua solidificata.

Devo assolutamente andare a fare la spesa...Un giorno,magari...Meglio il servizio a domicilio,no?

Però,a quanto pare,la sfortuna non è proprio tutta dalla mia parte...

In fondo all'elettrodomestico,scorgo un barattolo di forma cilindrica. Lo afferro tra le mani e sussultò di gioia.

Gelato panna,cioccolato e cocco nel quale affogare tutti i miei dispiaceri.

Tutta soddisfatta,mi lancio con tutto il mio peso sul divano,pregustando la delizia che mi attende.

Affondo il cucchiaio in quel paradiso di gusto,assaporandolo ad ogni morso.

Adesso posso morire felice!Però,mi sa che ,se continuo di questo passo,ingrasserò come una balena.

Accidenti!Non voglio di certo prendere le sembianze di Owen, devo piantarla di ingurgitare qualunque schifezza di dubbia origine mi capiti a tiro.

Ma,d'altra parte,questo gelato è così squisito che sarebbe un peccato gettarlo via.

Mi metto a sedere e mi prendo la testa tra le mani.

Sento che il cervello sta per esplodere. Ci credo,Con tutto il caos che c'è dentro la mia scatola cranica,il mio organo dell'intelletto farebbe volentieri le valigie e si prenderebbe una meritata vacanza.

Sento la porta d'ingresso chiudersi e un tintinnio di chiavi,vuol dire che è tornato...

-“Hey Principessa,vedo che ti stai divertendo”-sorride lui,indicando il contenitore semivuoto è la posata sporca.

Duncan è la persona,sicuramente,più abile nell'arte di farmi incavolare.

E' così dannatamente fastidioso è sarcastico. Non riesce a capire che sono talmente irascibile che potrei provocargli un trauma cranico,usando il cucchiaino da dessert?

Vorrei tanto non averlo tra i piedi. Non so il perchè,ma in “questi giorni”non sopporto la presenza di nessuno,nemmeno la sua...

La testa continua a pulsarmi. Premo le tempie con le dita,come se questo gesto potesse il dolore,e stringo i denti,aspettando che la fitta improvvisa di palchi.

Mi accorgo che Duncan è davanti a me,in posizione flessa e gli avambracci appoggiati sulle ginocchia.

-“Ma che ti prende,si può sapere?”-mi domanda brusco,anzi,quasi annoiato.

Quanto mi indispettisce questo suo atteggiamento,perchè mi chiede cosa mi prende se,in realtà, non gli interessa?

Mi solleva sgraziatamente il capo con la mano,costringendomi a guardarlo negli occhi.

“-Allora,vuoi parlare o no?”-prosegue,imperterrito.

Ma come si permette di trattarmi in questo modo?Che razza di insensibile,non è abbastanza evidente che non mi sento affatto bene?

-“Fatti gli affari tuoi!”-sibilo velenosa,voltandogli le spalle e rannicchiandomi sul divano.

Come se non bastasse,all'emicrania si è aggiunto il tipico dolore lancinante al basso ventre.

Mi mancava la ciliegina sulla torta,non c'è che dire.

Meglio togliere la spina ai pensieri e concedersi un pisolino ristoratore,può darsi rimetta ordine nella mia testolina in subbuglio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Devo aver dormito un bel po',poichè è già calata la sera.

Ammetto che l'illuminazione del sonnellino è stata provvidenziale,mi sento decisamente meglio.

Sollevo il busto per sgranchirmi le braccia indolenzite e mi accorgo che indosso una coperta e di un cuscino adagiato sul bracciolo del divano .”L'orco chiodato”deve avermi vista infreddolita. Strano ma vero,ogni tanto anche lui è capace di un gesto affettuoso.

Ma sono ancora arrabbiata con lui!Il suo cinismo e distacco,alle volte,mi fanno dubitare perfino dei suoi sentimenti nei miei confronti...

-“Dormito bene?”-la sua voce roca si insinua nelle mie orecchie,infondendomi quel familiare effetto di serenità e sicurezza che solo lui è capace di trasmettermi.

Mi stropiccio delicatamente gli occhi ancora impastati di sonno e mi volto nella sua direzione,per poter stabilire un contatto visivo -“Abbastanza...”-

Scavalca il divano con un salto e si schianta accanto a me,facendomi sobbalzare -“Ti ho preparato una camomilla...”-Mi scruta con insistenza i tratti del mio viso,come se volesse analizzare la mia mimica facciale per arrivare ad intuire la fonte della mia irrequietudine.

-“Sei una vera stupida!”-Ok,ritiro tutte le parole carine che ho speso nei suoi confronti...

-“Potevi dirmelo che avevi le tue... “cose”,così ti avrei lasciata in pace”-

Quanta premura!questo ragazzi mi sbalordisce ogni giorno che passa.

In fondo,lui non ha nessuna colpa,il problema sono io e la mia indole lunatica.

Spesso mi chiedo come faccia a sopportarmi. Sono una persona complicata,insicura e sommersa da strampalate manie,non lo nego. Non mi stupirei se si stancasse di me...

-“Scusami sono solo un po' ...”-

Mi sorride comprensivo -“Posso sforzarmi a capire come ti senti,non vorrei mai essere al tuo posto...”-

Gli sferro un pugno sul braccio muscoloso - “Certo!Perchè non riusciresti a sopportare un simile stress”-Duncan gonfia il petto con fare altezzoso -“Un vero uomo sopporta qualsiasi dolore!”-

Sul mio viso è stampata un'espressione di disappunto -“Davvero?Allora perchè,l'ultima volta che siamo stati in uno studio dentistico,tu sei scappato a gambe levate?”-domando ammiccandogli.

Lui finge di pensarci per un istante -“Mi ero ricordato di un impegno improrogabile...”-

-“Fifone!”-sghignazzando in segno di trionfo. Io ho sempre ragione!

Scoppiare in una fragorosa risata è inevitabile. Certo,Duncan ha una milione di difetti,è meschino,egoista,menefreghista,cinico,malizioso,idiota ( e la lista potrebbe continuare all'infinito),

ma riesce sempre a risollevarmi il morale e farmi sorridere,anche con poche,semplici parole,ed è proprio questo che amo di lui.

-“Duncan?-cerco di rompere il silenzio ci invade,richiamando la sua attenzione.

-“Si Principessa?”-Mi rivolge il suo sguardo amorevole e un concentrato indistinto di sensazioni mi invade fin nelle viscere.

Non sapevo che il mio fidanzato fosse un mago,ma i suoi occhi magnetici hanno la capacità di ipnotizzarmi,assoggettandomi al loro fascino seduttivo.

Solleva un ciglio con fare interrogativo e sfacciatamente sexy,attendendo impaziente che proferissi parola.

Sento la necessità di disintegrare la barriera di quiete che si è creata tra noi e instaurare un contatto fisico.

Voglio percepire il calore del suo corpo.

Voglio sentire la forza delle sue braccia che mi cingono la vita.

Voglio assaporare avidamente il suo profumo.

Voglio ascoltare il palpiti del suo cuore.

Voglio vedere il desiderio ardere in quei pozzi color del mare.

Voglio il suo amore e nient'altro,

Impulsivamente,gli getto le braccia al collo,stringendolo forte conto il mio petto.

Non mi aspetto che ricambi,non lo pretendo. Non è il classico ragazzo “carino e coccoloso”,anzi,certe manifestazioni d'affetto improvvise lo infastidiscono o,più semplicemente,lo imbarazzano,anche se non vuole ammetterlo.

Ma non mi importa!In questo preciso istante,tutto il mio egoismo represso sta risalendo,prepotentemente,a galla. Desidero solo che mi stia accanto.

Come previsto,da parte sua non incontro nessuna replica da parte sua,ma almeno ho soddisfatto il mio “capriccio”.

Scoraggiata,decido di prendere le distanze.

Nemmeno con quest'ultimo gesto esasperato sono riuscita a sciogliere il gelo del suo animo. Mi sento una vera fallita.

Cosa succede?non riesco ad allontanarmi da lui. Forse la mia mente mi sta giocando un brutto scherzo,non può essere...

No,no è un'allucinazione!Le sue mani mi sorreggono il capo,trattenendomi,come se tutto d'un tratto, si rendesse conto che la mia lontananza gli facesse male.

Non mi ribello,sarebbe una contraddizione da parte mia.

-“Perdonami,Courtney”-mi bisbiglia -“Perdonami per non essere l'uomo che hai sempre sognato. Non so se ci riuscirò a cambiare ma...”-

Mi scosto millimetricamente ,creandomi lo spazio che mi occorre per potergli poggiare un dito sulle labbra -“Io voglio che tu sia te stesso,ovvero la persona per la quale ho perso totalmente la testa”-

Mi afferra le mani e le stringe saldamente,cercando disperatamente le mie labbra.

Le trova,sempre lì,a sua completa disposizione. Non aveva mai preso un'iniziativa del genere prima d'ora. Piangerei dalla gioia,ma non vorrei sembrare ridicola!

-“Mi sa tanto che la camomilla deve essersi raffreddata...”-le labbra gli si incurvano in una smorfia di compiacimento,mentre mi indica la tazza contenente il liquido giallastro.

Quell'espressione furbastra non mi piace affatto. Afferro il bicchiere e studio la bevanda,la annuso...- “Cos'hai messo qui dentro?”-credeva di ingannarmi,che idiota!

Il “fidanzatino premuroso”si rigira i pollici,cercando una scusa plausibile.

-“Niente”-la risposta più prevedibile che potessi aspettarmi,doppiamente idiota!!

-“Forse un po' di sonnifero,ma per il resto è tutta camomilla”-giura mettendosi la mano destro sul cuore.

Altro che ragazzo gentile e attento alle mie esigenze,questo voleva solo liberarsi di un fastidio!

Presa dalla furia ceca,cerco di ucciderlo tappandogli le vie respiratorie con un cuscino -“Volevi farmi fuori con questa roba?Beh,ora subirai la mia vendetta!”-

Però,non voglio un morto sulla coscienza,quindi decido di mollare la presa sulla mia preda.

Lo scemo si porta le mani al collo,lieto di aver ripreso a respirare regolarmente. Mi rivolge lo sguardo sbigottito.

-“Ma sei impazzita?Volevi davvero uccidermi...- senza darmi il tempo di ribattere,vengo attaccata da una raffica di cuscinate. Mi serve un'arma per contrattaccare. Mi dileguo verso il piano cottura prendo il primo arnese che mi capita tra le dita. Poveretto il mio amore,è un coltello...

Avanzo verso di lui con passo felino,pronta a sferrare il mio colpo a sorpresa.

Gli punto minacciosamente l'utensile al collo -“Implora perdono,se vuoi che ti risparmi”-

E' in trappola. Questa volta,ho il coltello dalla parte del manico,in tutti i sensi.

La mia vittima mette in piedi una scena disgustosamente pietosa e lacrimevole,che la mia parte pietosa mi obbliga a graziarlo.- “Oggi hai sperimentato,a tue spese,che non bisogna mai stuzzicare una donna quando ha le sue...ehm... “cose”!-Soffio sulla mia arma,come un pistolero del far west,e la ripongo al suo posto.

-“La prossima volta dovrò procurarmi uno di quei fucili spara sedativi che usano i bracconieri”-

Non ha ancora imparato la lezione?Allora non mi resta che sfoderare il mio asso nella manica...

I pizzicotti,un alleato letale.

Dopo innumerevoli attacchi all'addome,si arrende alla bruciante sconfitta.

Si avvicina,stringendomi i fianchi e accarezzandomi i capelli -“Ovviamente,non potrei mai fare del male alla mia isterica e delicata Principessa”-Conclude il suo intervento con un tenero bacio sulla fronte.

 

Ho cambiato idea riguardo al cambiare sesso!Essere donna ha i suoi lati positivi,sempre tralasciandone “alcuni”...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autrice

 

Salve a tutte chicas!

Eccomi con una nuova fanfic,DxC ovviamente!La mia mente contorta ha partorito questa”genialata” durante la notte,complice il delirio da febbre a 39 xD.

In realtà,non so cosa ne sia uscito,ma mi sembrava carina come cosa e,così,l'ho voluta mettere nero su bianco. Spero tanto possa piacervi e,in ogni caso,non esitate a farmi sapere il vostro giudizio,che è sempre gradito!

 

 

Un beso e hasta la proxima vez!

 

  
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