But time goes on
"I'm a machine
no longer living,
just a shell
of what I dreamed"
The Fantasy - 30 Seconds to Mars
Tic-tac
Tic-tac
Ichigo scosse la testa e si concentrò ancora di più sui suoi esercizi, premendo la matita sul foglio.
Tic-tac
Tic-tac
Chiuse gli occhi infastidito. Crack. La matita nelle sue mani era spezzata a metà, Tatsuki gli rivolse uno sguardo interrogativo, lui alzò le spalle noncurante.
Ne prese un'altra.
Tic-tac
Tic-tac
Il ragazzo dai capelli arancioni stava per alzarsi e spaccare a metà quell'aggeggio infernale quando la campanella suonò.
Corse sul tetto seguito da Keigo.
-Caspita Ichigo cos'è la decima matita che rompi in una settimana? Ma che ti prende?- gli chiese ridendo l'amico.
-Niente, mi da solo fastidio l'orologio ecco tutto- rispose.
-Perché?-
-Ma che ne so! Mi da fastidio punto!- sbottò Ichigo in modo rude.
Calò il silenzio mentre un caldo sole primaverile scaldava il mondo.
-Chissà cosa starà facendo la piccola Rukia- sussurrò all'improvviso Keigo rovinando quel momento di pace.
Ichigo corrugò la fronte.
-Perchè tiri fuori Rukia?-
-Insomma potrebbe anche farsi viva ogni tanto, no? Non è tornata nemmeno una volta da allora, che freddezza!- rispose, il viso imbronciato.
Ichigo si portò una mano al petto, un'ombra scura gli scese sugli occhi.
Durò più o meno qualche secondo, così poco che l'amico neanche se ne accorse, poi il ragazzo dai capelli arancioni riprese la sua solita espressione.
-Macché freddezza, non è più di stanza a Karakura, è normale che non si faccia viva-
Keigo lo scrutò sospettoso.
-Non ti manca?-
-Ovvio che no-
La sua voce si era incrinata nel pronunciare quelle tre parole, anche se nessuno se ne sarebbe mai potuto accorgere.
Stava mentendo. Ogni singola cellula del suo corpo urlava il contrario, il suo petto era costantemente oppresso da un peso insostenibile: la nostalgia.
Eppure lui mentiva, mentiva agli altri, ma soprattutto a se stesso.
-Mi ci sono voluti sedici anni per avere una vita normale, mi va bene continuare a stare in pace fino alla morte- aggiunse Ichigo dando le spalle all'amico, che lo guardò triste.
-Hai ragione nemmeno io voglio ripetere un'esperienza così terrificante- commentò Keigo alzandosi in piedi.
La campanella suonò nuovamente, segnando la fine dell'intervallo, i due si avviarono verso le scale; prima di scendere Ichigo si voltò ancora una volta e gli sembrò di vederla lì, appoggiata alla ringhiera, i suoi meravigliosi occhi blu spalancati, le labbra socchiuse in un sorriso timido.
Una lacrima trasparente rigò il volto del ragazzo e cadde a terra formando una piccola macchia perfettamente circolare.
Tic-tac
Tic-tac
Alla fine della lezione il ragazzo si avvicinò al muro, staccò l'orologio e gli tolse le batterie, per poi rimetterlo al suo posto. Lo fissò per qualche secondo, leggermente soddisfatto.
C'era un motivo per il quale Ichigo Kurosaki odiava talmente tanto quel suono.
Quella era la prova che il tempo che passava, che tutto cambiava intorno a lui.
Ogni volta che lo sentiva era come se una vecchia ferita si riaprisse.
L'aveva capito già da un po', era inutile, una vita senza di lei non valeva la pena di essere vissuta.
Ma il tempo passava...
Il tempo lanciava degli sguardi di sfida a quel ragazzino che osava mettersi contro di lui.
Povero sciocco.
Il tempo passava, insensibile al suo dolore, andava avanti.... Lasciandolo indietro.
_Moon's corner_
Hi guys :D sono tornata con una raccolta di ichiruki, che ne pensate?
Sto provando un po' di tutto e quest'idea mi ispirava particolarmente ^^
Cercherò di aggiornare il prima possibile lo giuro :)
Byeeee e recensite :D
-Moon