Sono caduta, ma mi sono rialzata.
E lo so, inciamperò ancora molte volte nella mia vita. Inciamperò in ogni emozione, ogni gesto, ogni sguardo, ogni parola, ogni canzone.
Ma mi rialzerò, di nuovo.
So che non vincerò mai questa battaglia, è inevitabile che io continui a cadere, fino alla fine.
Ma in fondo è piacevole. È ciò che mi tiene in vita, che mi fa sentire viva.
Ci sono tanti modi di cadere...si può sprofondare in un sogno, nel buio, nella tristezza.
Si può cadere insieme.
Si può crollare per la forza dei nostri sentimenti, per la forza di una melodia al tempo stesso soave e terribile. Perchè la musica può essere così potente, schiacciante, confortante. Mi sento piccola, un'infinitesima parte del mio mondo di fronte alla sua enormità.
Ma sono le corde di quella chitarra, le dita su un pianoforte, i battiti di quello strumento che sembrano concordare con il mio cuore a darmi i brividi, a farmi piangere, a farmi ridere. E quella voce, che a tratti sembra parlare alla mia anima, scatena in me un infinito uragano.
La odio. Scava nel profondo e tira fuori tutto ciò che non comprendo di me stessa e che, forse, vorrei continuare a nascondere, seppellire nel mio cuore senza pietà.
La amo. È tutto ciò che sono. Mi aggrappo a lei con tutte le mie forze quando vorrei sprofondare, morire...Cadere. E non rialzarmi. È la mia luce.
Sì, sono sull'orlo di un baratro. Ma c'è sempre qualcosa che mi risolleva, a volte mi trascina, altre mi prende delicatamente per mano.
E a volte non la sento.
Mi raggomitolo nell'oscurità, non posso, non voglio rialzarmi. È tutto così freddo, così vuoto. Ma la sua energia è sconvolgente, attraente, calda. La sua morbida carezza riesce sempre a sciogliere i tormenti e finalmente, semplicemente, le lacrime scorrono sulle mie guance, un sorriso illumina le mie labbra.
E a volte grido con lei.
È come un'onda travolgente che non affoga, ma culla dolcemente e porta sempre più in alto, finchè non comprendo che senza di lei niente sarebbe lo stesso.
Urla! Colpiscimi! Distruggimi! Grazie a lei mi rialzerò sempre, sempre.
È un continuo cambiamento. Non è nascita, vita, morte:
Morte, Rinascita, Vita.