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Autore: ElleLawliet    03/04/2012    2 recensioni
O.MIO.DIO.
Ok è la prima Ichiruki che scrivo: non odiatemi >.<
La storia è una AU pura. Tutti i personaggi di Bleach ambientati in un mondo normale, senza Hollow o Arrancar. Spero vi piaccia e abbiate pazienza!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POV ICHIGO


- BUON GIORNO ICHIGOOO -.
Il ragazzo si svegliò di soprassalto ed evitò il calcio del padre saltando giù dal letto. Afferrò la gamba del genitore e, con una rotazione perfetta, lo scaraventò fuori dalla stanza. Isshin si rialzò di botto e lo guardo ammirato - Bravo, figliolo! - gli urlò, con le lacrime agli occhi - evitare così un calcio simile! -. Ichigo sbuffò e chise la porta della stanza. 
Era un lunedì mattina e Ichigo Kurosaki era terribilemente annoiato. 
Prese l'unifotme, si vestì e scese a fare colazione.
- Buon giorno, Icchi-nii -.
- Yo, Yuzu - la salutò il fratello, sbadigliando. 
- Icchi-nii, non dovresti fare male al papà! - gli disse lei, mentre gli passava una fetta di pane imburrato.
- Uff, Yuzu pensavo ci avessi fatto l'abbitudine! Piuttosto, dov'è Karin? -.
- Oh, stamattina è uscita in fretta e furia dicendo che si vedeva con Hitsugaya -. Ichigo sbuffò, infastidito: sua sorella e Hitsugaya si vedevano da un bel po' ormai, ma lui non sopportava quel ragazzino dai capelli argentei. 
- Va bé io vado - annunciò il ragazzo, prendendo lo zaino. 
- Buona giornata, Icchi-nii! - gli urlò Yuzu. Ichigo uscì in strada e si avviò verso scuola.
Stava camminando da qualche minuto, quando sentì chiamere il suo nome. Si voltò e vide Renji venirgli incontro. Salutò l'amico e gli venne da ridere, osservando i grandi tatuaggi a forma di saetta che si era fatto fare quasi un mese prima. Renji fece finta di niente. 
- Caspita, non la reggo proprio la scuola! - si lamentò, calciando una lattina di succo vuota. 
- A chi lo dici - affermò Ichigo, osservando la strada. 
- Per fortuna che tra poco ci sono le vacanze estive - disse l'altro, grattandosi i capelli rossi. Ichigo annuì, distrattamente.
Arrivarono a scuola qualche minuto dopo ed entrarono in classe. 
- Ehy, Kurosaki! -. Ichigo salutò Inue e Tatsuki e si sedette con un sospiro al suo posto. 
Lanciò uno sguardo al banco vuoto di Chad e si chiese in quali guai si fosse cacciato l'amico. 
La professoressa entrò pochi secondi dopo, sorridente. 
Ichigo si chiese cosa avesse tanto da sorridere. La professoressa annunciò, con voce stridula, che la classe avrebbe avuto un nuovo membro. 
I compagni di Ichigo levarono un coro di voci sorprese, mentre il ragazzo dai capelli arancioni sospirava: un'altro nome da imparare, un'altra persona con cui parlare.
La professoressa richiamò la classe al silenzio e invitò la nuova arrivata ad entrare. La classe ammutolì e Ichigo ebbe l'impressione che tutti stessero trattenendo il fiato. Lui osservò incuriosito la porta che venne varcata in quel momento da una ragazza. Lei era piccola, magra e bassina. I capelli neri le arrivavano alle spalle e gli occhi azzurri scrutavano duri i ragazzi della classe. 
Ichigo era completamente ammaliato da quella ragazzina. Lei si posizionò davanti alla cattedra e si presentò. La sua voce era profonda e tranquilla. - Sono Kuchiki Rukia - disse, mentre i ragazzi della classe si scambiavano sguardi divertiti - e sono molto felice di essere qui -. Sorrise e i suoi lineamenti si distesero. Ichigo la osservava senza fiato.
La professoressa fece sedere Rukia in un banco libero e iniziò la spiegazione. Ma Ichigo non sentì una sola parola, completamente concentrato sulla nuova arrivata: Kuchiki Rukia era seduta dritta con la schiena, gli occhi concentrati e le mani sul banco. Ichigo la osservò per tutta la giornata. Quando suonò la pausa pranzo la guardò mangiare. La stava ancora contemplando quando Tatsuki gli prese la mano e lo fece alzare.
- Hoi, hoi che fai? - le chiese lui, quando vide che l'amica lo stava trascinando verso il banco di Rukia. - Mi devi un favore - gli disse lei, spingendolo contro la ragazza. 
Ichigo si ritovò davanti a Rukia che stava tranquillamente mangiando. Lei alzò gli occhi chiari su di lui. Ichigo deglutì e maledisse Tatsuki. 
- Yo - le disse, cercando di sciogliersi. Rukia gli sorrise, cordiale - Yo - gli rispose, mangiando un po' di riso.
- Io sono Ichigo Kurosaki - si presentò lui, calmandosi.
- Io Rukia Kuchiki, come avrai sentito - gli rispose, sempre più divertita - ma chiamami solo Rukia - gli suggerì. Ichigo le strinse la mano: la sua mano era molto morbida.
Si sedette sulla sedia di fianco a lei e iniziarono a chiacchierare.
Parlarono per tutta la pausa pranzo e Ichigo si rese conto di trovarsi molto a su agio con la nuova arrivata. Rukia si rivelò essere molto più orgogliosa di quanto non pensasse e dopo poco tempo presero confidenza. 
- Tsk, come ti permetti di darmi della nana? - gli ringhiò contro lei, leggermente irritata. Ichigo ridacchiò e le mise una mano sulla testa - Ma se sei alta appena un metro e quaranta! -.
Rukia sbuffò - Un metro e quarantaquattro per la precisione! - rispose, sbuffando. Lui rise e Rukia con lui. 


POV RUKIA

Rukia varcò le porte della scuola con la cartella a tracolla. Era molto, molto agitata. 
Si recò in segreteria e chiese dove si trovasse la sua sezione. Le fu detta la strada e, pochi minuti dopo, Rukia si imbatté nella sua professoressa. La donna la accolse con un sorriso solare e la condusse in classe. 
Quando arrivarono alla porta Rukia indugiò: non sapeva cosa aspettarsi dalla nuva classe. La professoressa entrò per presentarla. Rukia sentì i versi sorpresi dei suoi nuovi compagni e le venne da ridere. Con un respiro profondo si calmò ed entrò nell'aula.
I ragazzi la osservavano, stupiti. Tutti erano sempre molto colpiti dalla sua taglia ridotta. Rukia si posiziò appositamente davanti alla cattedra e, cercando di non far tremere la voce, si presentò.
Approfittò del momento per osservare i suoi compagni: c'era una ragazza dalle forme prosperose e i capelli arancioni, una dai capelli neri e lo sguardo duro, un ragazzo dai capelli azzurri con gli occhiali e tanti altri ragazzi e ragazze. La sorprese, però, un ragazzo dagli occhi marroni e i capelli arancioni, che la osservava con gli occhi sgranati. Sorrise, vedendolo così sorpreso e sentì la tensione passare.
Si sedette al suo posto e la lezione iniziò. Si rese subito conto che il ragazzo arancione la fissava, così cercò di ascoltare la lezione. Si sedette dritta con la schiena e mise le mani sul banco. Le lezioni si susseguivano tranquille e, ben presto, suonò la pausa pranzo. Rukia aveva appena preso il suo pranzo, quando sentì delle voci. 
- Hoi, hoi che fai? - disse una voce, sovrastando il rumore della classe. 
In un attimo il ragazzo arancione le fu davanti. Era rosso in volto e la osservava imbarazzato. Rukia gli fece un sorriso cordiale, cercando di farlo sentire a suo agio. 
- Yo - disse lui, impacciato. Rukia decise di assecondarlo - Yo - disse a sua volta, iniziando a mangiare. Amava il riso.
- Io sono Ichigo Kurosaki - si presentò il ragazzo. Rukia si presentò per la seconda volta. - Ma chiamami solo Rukia - gi disse, stringendogli la mano: la sua era forte e ruvida, ma anche molto calda.
Ichigo si sedette vicino a lei e iniziò a parlare come un treno in corsa. 
Rukia lo osservava, divertita. Iniziarono a chiacchierare e Rukia si sentì subito a suo agio con il ragazzo. In poco tempo iniziò a rivelargli la sua parte più orgogliosa e lui la sua più sfacciata.
- Tsk, come ti permetti di darmi della nana? - gli disse, quando lui mise in campo la questione dell'altezza per rispondere a una sua battuta sul colore dei suoi capelli.
Ichigo rise e le mise una mano sulla testa. Rukia ebbe un brivido. - Ma se sei alta appena un metro e quaranta! -. Lei si riprese e sbuffò - Un metro e quarantaquattro per la precisione! - era molto fiera di quei quattro centimetri! Ichigo le offrì un altro sorriso e Rukia rise a sua volta, contaggiata da quello strano ragazzo che aveva il potere di farla sentire bene.

  
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